Parola, detta, ridetta. non detta
meditata e poi trattenuta
con la voce che quasi balbetta
in una frase un po' riveduta
parola che ormai è scappata
è così che vien detta frittata.
Parola invece più schietta
irrompe, corre non è prevenuta
va impetuosa, colpisce diretta
pare far male sebben che t'aiuta
pare distrugga invece t'incalza
ti soccorre ti premia ti innalza.
Ed ancora altre che senti chiassose
usate come ringhia un molosso
per apparire austere, pompose
come pietre ti cadono addosso
infuria la parola è tempesta
di colpo, singhiozza. s'arresta.
Parole come un sussurro
tra respiri e promesse d'amore
per poi sciogliersi come burro
al calore che dà il batticuore
parole che non voglion misura
son compagne di vita futura.
E che dire di parole foreste?
Che invadono la nostra loquela?
Aimé! Come sono indigeste!
L'inglese, si dice... meglio rivela
semplifica, ma quanto abusato
in questo tempo trovato!
E le intraducibili infine
che tradotte non hanno sapore
al concetto poi, nemmen son vicine
cambiando lingua sono un'orrore
originali bensì son saggezza
acutezza, scaltrezza e carezza.
Uno scrigno ricolmo, un bacello
"divertissement", prendo a modello.
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