martedì 21 gennaio 2025

Doccia


Ecco,
sono dentro,
alzo lo sguardo
e vedo i forellini.
Con una mano
aziono la leva
e chiudo gli occhi.

Un getto tiepido
mi colpisce il volto,
sento il lieve calore
scorrermi sui capelli
e sulla faccia.
Tengo gli occhi serrati
e mi beo
di questo tepore liquido
che scivola sulla pelle.

Lo sento irrorarmi
fino ai piedi,
un brivido mi corre
lungo la schiena
e riapro gli occhi,
aumento la temperatura
poco a poco ...

Osservo il vapore
staccarsi dal mio corpo
e invadere lo spazio
intorno a me.
Alzo la testa
e mi godo
questo momento
di caldo benessere ...

 

lunedì 20 gennaio 2025

Ramarro





Nel 1986 un giovane disegnatore di nome Giuseppe Palumbo si presenta nella redazione della Primo Carnera Editore, mitica casa editrice che dall’inizio del decennio con la carica iconoclasta del suo Frigidaire entusiasma i lettori italiani grazie alla genialità dei suoi autori, Pazienza, Scòzzari, Liberatore e tanti altri. Il ventiduenne autore di Matera reca con sé alcune splendide tavole di un nuovo personaggio, un nerboruto e verdissimo supereroe dal nome di Ramarro che di lì a poco, dopo l’esordio sul n. 12 di Tempi Supplementari, avrebbe invaso le pagine di Frigidaire con le sue folli gesta.
Ramarro è infatti un eroe sui generis, come il rettile da cui prende il nome ha la possibilità di far ricrescere le parti del corpo che nel corso delle sue avventure gli vengono asportate. Anzi, a maggior ragione, Ramarro gode della situazione e questo fa di lui il primo e forse unico eroe masochista della storia del Fumetto. Le autolesionistiche imprese di Ramarro si propagano all’interno di un mondo dalle atmosfere livide e sature di colori cangianti e iridescenti. L’epicità dell’ambientazione diventa una perfetta cornice per Ramarro, eroe nero, perverso e decadente, che non rifugge l’abisso ma vi si specchia bramoso lasciandosi cadere.
Geni del Male, donzelle in pericolo, mondi da salvare, Ramarro ci si butta a capofitto, ogni avventura un pretesto per soddisfare il suo masochistico bisogno di mutilazione e dolore, sempre alla ricerca di un avversario feroce e sanguinario, pronto ad infliggergli le pene più atroci. Obiettivo finale: la sua totale e straziante autodistruzione. Nel corso degli anni Ramarro affronterà numerose avventure e numerose amputazioni e accompagnerà il suo creatore in diverse esperienze editoriali. Ogni impresa una nuova agonia, nuovi violentissimi scontri e soprattutto nuove meravigliose tavole nelle quali Palumbo si evolve come artista e matura come autore.


 

sabato 18 gennaio 2025

Lucia Brandoli: A un poeta



Una donna cerca
qualcuno che venga a portarsi via tutti
i libri di una casa.

Un solo
            possibile
                          giorno.
                                      Una sola
                                                         ora.

Così univoco da destare sospetti.
Ma a te solo so pensare.
Ai soldi mancanti. Desiderata.

Ai libri
di cui ti privavi
per restare

a galla,
nella città del mondo.
Fintanto che ti batteva il cuore.

giovedì 16 gennaio 2025

Linda Maria Messina: Mio caro...


Mio caro, 
sono molto felice di ricevere questa lettera, ma anche piuttosto stupita perché mi sembra di leggere tra le righe un certo scontento. Credevo che tu fossi assolutamente felice. Hai ottenuto tutto quello che volevi: una separazione pacifica (sei stato anche molto generoso, grazie); una nuova, giovane compagna e un rapporto d’amicizia con me, che per tanti anni sono stata tua moglie, amica e confidente. Dunque, perché non sei felice, amico mio? Spero di sbagliarmi, spero che sia solo un momento di malumore, ma sappi che io sono qui, pronta ad ascoltare le tue confidenze. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
credo proprio che tu dia corpo alle ombre. È ovvio che la tua nuova donna gradisca la compagnia dei suoi coetanei; è giusto che non rompa i rapporti con i vecchi amici (anche tu hai mantenuto i contatti con me); è assurdo che tu ti risenta per questo. Sono anche sicura che alla tua non più verde età tu non muoia dalla voglia di andare a ballare fino alle ore piccole e rammento come amavi stare con me, in penombra ad ascoltare musica classica, ma i tempi cambiano, le persone anche e, quindi, ti consiglio di adeguarti ai desideri della “ragazza” (non rammento mai il suo nome, scusami) e non vedere tradimenti dove, quasi certamente, non ci sono. 
A presto, Emma.

Mio caro,
è veramente irragionevole da parte tua fare tante storie per qualche piccola bugia. Io credo che la ragazza sia stata costretta a dirla dalla tua continua gelosia; in fondo non è poi così grave che sia andata a passare il fine settimana con i suoi amici dicendoti che andava dalla sua mamma. Tu sei stato viziato dalla mia assoluta sincerità e non sai difenderti da comportamenti diversi. È vero che tra amanti (scusa se non mi viene altro termine, ma è quello giusto, no?) bisognerebbe evitare le menzogne, ma tu sei sicuro di essere completamente sincero con lei? Forse sì. È vero che noi non desideravamo altro che stare sempre insieme, ma non tutti sentono nello stesso modo. È vero che tra quegli amici c’era anche il suo vecchio fidanzato, ma… non mi viene niente. 
A presto, Emma.

Mio caro,