venerdì 28 dicembre 2018

Tre Destini... di Andrea Righi


Andrea Righi è nato a Castelfranco Emilia il nel Maggio del 1977. E' cresciuto a Manzolino, una piccola frazione di Castelfranco Emilia in provincia di Modena Si è diplomato in un istituto tecnico ad indirizzo scientifico nel 1996. Finiti gli studi ha iniziato a lavorare come operaio metalmeccanico, settore che tutt'ora lo vede impegnato come impiegato tecnico. Oggi vive a Modena con la moglie Donatella ed il figlio Davide. Ha molte passioni tra le quali spiccano la musica e i libri. Predilige il rock e il grunge, nei suoi romanzi compaiono spesso citazioni tratte da brani dei Pearl Jam, suo gruppo di riferimento. Legge molto, specialmente thriller, gialli, horror e Fantasy. Tra gli autori preferiti ci sono Loriano Macchiavelli, Stefano Benni, Carlo Lucarelli, Stephen King e Giorgio Faletti. Si può dire che gli ultimi due abbiano una forte influenza sui lavori di Andrea. Scrive da quando è adolescente, ma la scrittura rimane comunque per lui un hobby, che coltiva però con determinazione e spensieratezza. Ha all'attivo tre romanzi,SAMHAIN, e QUARZO, editi con Edizioni Il Fiorino di Modena, e “TRE DESTINI”, pubblicato da “Linee infinite edizioni” di Lodi, e alcuni racconti, uno dei quali, L'alba verde, edito dalla Associazione Editori Modenesi nell'antologia "Modena Domani", ha vinto il secondo premio della giuria popolare nel concorso dedicato. Attualmente collabora con la rivista “Modena storia e cultura” dove cura la rubrica “Leggendo Leggende”.


Tre vite, tre anime, tre destini. Cisco, Roberto e Anna: tre modi differenti di affrontare il cammino che sono chiamati a percorrere quotidianamente e che porterà i protagonisti di questo romanzo a incrociare le loro strade. Il romanzo si svolge tra la Sicilia e le due città di Modena e Bologna.

Un omicidio importante e la scomparsa del Professor Federici danno una scossa alla storia.
Da una parte ci sono le indagini di Cisco (anticonformista, ispettore di polizia in continuo contrasto con il sistema), il maresciallo Destro e i suoi collaboratori; in simultanea ci sono “ombre” che impossessano corpi, Roberto uno scrittore abile e scaltro, ma solitario e schiacciato dalla sua notorietà, sempre in cerca di nuovi spunti per i suoi romanzi.

E infine c’è Anna, un’ ex poliziotta con il pensiero ancora rivolto alla sua storia con Roberto, ma che incontra un affascinante fotografo di nome Adam.

mercoledì 26 dicembre 2018

Evanishing di Autori Vari



Raccolta omaggio al genere giallo, diviso in due sezioni.

La prima sezione, denominata “Adult”, è dedicata a un pubblico smaliziato nei riguardi della letteratura poliziesca, i racconti ci proiettano in un mondo di detective, indagini e reati da risolvere sia in ambienti locali, sia in metropoli oltre oceaniche o addirittura futuristiche:

Andrea Righi: 9 gennaio 1950
Cristiano Tassinari: La collana di rose bianche
Mauro Sighicelli: Evanishing
Mauro Sighicelli: Judok Dan
Roberto Roganti: ...ciao amore, ciao...
Roberto Roagnti: Mors tua, vita mea


La seconda sezione, denominata “Young”, è dedicata ai ragazzi con scritti di:

Carmen Bompani: Omicidio in galleria
Manuela Cati & Silvia Volpi: Delitto all'Italiana
Mauro Sighicelli: Il caso Inpronti
Mauro Sighicelli: L’inutile delitto
Mauro Sighicelli: La camera blindata
Roberto Roganti: La bicicletta
e non ultimo un fumetto giallo “handmade” di Mauro Sighicelli: Judok Dan.

lunedì 24 dicembre 2018

CSS 6 Rosanna Fantoni: Poesie e Piccoli Scritti


Collana Senza Scarpe 6

Quando qualche tempo fa Rosanna mi aveva confidato di aver scritto delle poesie, non sono rimasto sorpreso, un tempo si era più avvezzi a queste pratiche, ma quando le ho lette, sì, allora sì che sono rimasto sorpreso. Devo ammettere la mia meraviglia nel leggere parole così profonde, così intime, così … piene d’amore.
E mi è venuta questa idea, proporre a Rosanna un libro strenna natalizia per amici intimi e parenti. Mi aveva confessato che, a parte qualcuna, non le aveva mai fatte leggere a nessuno. Le considerava un segreto tutto suo, ricordi di gioie, di dolori, di amori giovanili, ricordi che si nascondono molto spesso in fondo all'animo e che si ha fin vergogna a mostrarli.
Rosanna non li ha lasciati nel dimenticatoio del cuore, ma li ha fissati sotto forma di poesie. E ora eccoli qui, pronti per essere colti e meditati, pronti per mostrare alla cerchia di amici e parenti chi è, chi era e chi è stata Rosanna. 
A lei il merito di averli scritti, a me la fortuna di aver conosciuto una così fine dicitrice.

Roberto Roganti

Dopo sprazzi di poesia mi sento meglio, meglio disposta verso tutto e tutti, più disponibile e leggera. E’ come se il mio essere riuscisse ad operare una astrazione da sé, e mi sentissi solo essenza vitale, aere, anima. Ciò che ho scritto non ha certo la pretesa di essere vera poesia, è solo il modo di esporre con un certo ritmo i miei pensieri, è l’esigenza di presentare, in una cadenza ordinata, i miei sentimenti.


Un sottile filo la percorre, frutto della depressione che ha segnato spesso la mia vita e che ho combattuto duramente con tutte le mie forze, tenendola nascosta il più possibile, ma arrendendomi poi, mio malgrado, alle cure.
Questi miei piccoli scritti non li ha letti quasi nessuno, mi vergognavo a renderli noti. Quel qualcuno che li ha letti li ha apprezzati, mi pare sinceramente, rassicurando un po’ questo mio carattere a volte forte, sportivo, allegro, spesso però timido, complessato, inquieto.
Tempo fa non ho fatto altro che riunire in forma un po’ più organica, vari piccoli lampi che scrivevo su foglietti occasionali, nei momenti più impensati e che, dopo anni, ho riunito in un quaderno dove una cosa sola non manca: la spontaneità.
La metrica non è certo perfetta, le rime anche, non ho cercato la perfezione proprio perché il tutto rimanesse più spontaneo.
Se volete, leggete e non ridete di me, per favore.

erreffe



venerdì 21 dicembre 2018

Bar dell'Angolo di Claudia Boccaletti


Claudia Boccaletti – classe 1954 – si presenta: sono alla mia prima esperienza come scrittrice. Fin’ora mi sono divertita a dipingere ed a fare fotografie e faccio parte del mondo di Nonantolarte.


Bar dell'Angolo è una lettura fresca, scorrevole  e si legge tutto d’un fiato sotto l’ombrellone o all’ombra di una grande  quercia insieme agli amici.
I personaggi sono tanti, per la maggior parte sono adolescenti alle prese con le loro prime esperienze di vita. Lavoro, ragazzine, coetanei.  La sera si ritrovano al Bar dell’Angolo per raccontarsi cosa è successo durante il giorno e, magari, per chiedere consigli. Fanno parte della vita di questi ragazzi anche le nonne, gli zii, gli anziani che frequentano il Bar. Diventa quindi un romanzo di vita vera.
Sono molto divertenti gli interventi in dialetto modenese. Proverbi e modi di dire che in un periodo di grande cambiamento, come è stato il 1968, rivelano tutta la vitalità delle persone oltre i quarantanni del tempo che difendevano a spada tratta il loro mondo, le loro tradizioni!
Su suggerimento de Il Rio ho riportato le forme dialettali solo a fondo pagina.  In questo modo anche la persona che non conosce il dialetto può godersi le battute in lingua italiana.  Chi vuole provare, può leggere il dialetto ad alta voce, magari con l’aiuto di un nonno!



Mi sono permesso di scrivere due righe su questa "opera prima", in quanto è stata una lettura facile. E' un album di ricordi, fotografie di un tempo che fu e che sono ben catalogate nella mente dell'autore. Un angolo ... di mondo, se vogliamo, dove nella realtà cittadina di certe zone il Bar rappresentava il luogo di ritrovo per tutti, mi viene quasi da pensare al BarLume di Marco Malvaldi, anche se l'ambiente giallo/thriller con questo non ha nulla da spartire.
E in questo libro si raccontano alcune avventure, o aneddoti che dir si voglia, di spezzoni di vita di quei personaggi che lo hanno vissuto e che lo hanno eletto a loro ritrovo non occasionale ma principale per i loro momenti di "stasi".
Mi ricorda un po' il film Gli amici del Bar Margherita di Pupi Avati, una specie di Amarcord, uno spaccato di varie vite in un luogo preciso, il Bar dell'Angolo, appunto. Ben scritto in una forma quasi elementare per raggiungere tutti i cuori.

Roberto Roganti              


lunedì 17 dicembre 2018

CSS 5 Roberto Roganti - Al me slang ed Mòdna

Collana Senza Scarpe 5

Slang: Insieme di espressioni che si adoperano (spec. da certe classi o gruppi) in luogo di quelle del linguaggio usuale, a scopo di maggiore espressività, ma non di segretezza (differisce in questo dal gergo).

Dialetto: Sistema linguistico di ambito geografico o culturale per lo più limitato, che non ha raggiunto o che ha perduto autonomia e prestigio, anche in rapporto con la lingua nazionale non sempre è facile segnare i confini del dialetto, specie se questo ha molti punti di contatto con quella.

Questa prefazione è scritta per i puristi del dialetto, se dovete iniziare a leggere e a criticare la lingua che ho utilizzato, allora lasciate perdere, ma se siete mossi da curiosità, fate pure, ma in silenzio.
Questa non vuole essere un'antologia di poesie in dialetto modenese, infatti si chiama slang, cioè il mio personale modo di interpretare il dialetto. Siamo forse tutti d'accordo nell'asserire che il dialetto di qualsiasi località è e non è una lingua, piuttosto una specie di gergo, un sistema linguistico parlato e tramandato a voce. Vero, sono nati dizionari e vocabolari, ma le regole sono piuttosto variabili, a secondo del territorio di appartenenza, differiscono perfino per distanze minime, quindi non possiamo asserire che questa sia una lingua con una sua precisa connotazione e con regole ferree, come può essere l'italiano. Il dialetto è la lingua parlata di un popolo in un determinato contesto geografico, che può essere più o meno vasto o più o meno ristretto.

Ai puristi ho chiesto un aiuto che non mi è mai stato dato, e ho dovuto arrangiarmi con le ovvie conseguenze. Come si fa ad imparare una cosa se chi si fregia del titolo di maestro non vuole insegnare? Non è un problema, ci si crea il proprio dialetto. Forse è anche così che è nato il primo linguaggio, chissà ....

Ad ogni modo eccomi qui, con il mio slang, preferisco chiamarlo così inglesizzandolo ed esorcizzandolo. Ho assemblato poesie, alcune tradotte da testi in italiano - quelle che mi piacevano poco e che sono diventate più belle - e quelle che ho pensato direttamente in dialetto, opps, in slang. Ho cercato anche di mettere tutti gli accenti, apostrofi e segnetti vari, quelli che tanti puristi evitano di scrivere perchè loro possono, mi sono avvalso dell'aiuto di mio padre e di mia moglie, che ringrazio e che mi sono stati di grandissimo aiuto, ma alla fine, tra il mio modenese, quello medollese e quello lamese, è nato “Al mê slang ed Mòdna”.


venerdì 14 dicembre 2018

E le stelle brillano ancora di Mattia Cattaneo


Nato a Trescore Balneario (BG) il 31-07-1988, abita a San Paolo d'Argon (BG) ed è laureato in Scienze della comunicazione. Adora la montagna e la natura. Lavora come assistente educatore presso una cooperativa. Poeta e scrittore, ha pubblicato alcune poesie presso una collana di poesia contemporanea edita da Pagine Edizioni nel 2015. Tiene alcuni laboratori teatrali per le scuole primarie, scrive racconti romanzati a puntate su un blog di storie. Collabora con l’attore e poeta Carlo Arrigoni in varie letture teatrali sulla shoah e la liberazione d’Italia e fa parte del gruppo artistico-culturale “Un fiume d’arte” di cui realizza assieme ad Arrigoni la rassegna letteraria “Quattro chiacchiere con l’autore”. Ha pubblicato tre sillogi: “Dritto al cuore” (2016), “La luna e i suoi occhi” (2017) di cui ha realizzato un tour poetico tra il lecchese e la bergamasca e “Tracce di me” (2018).
Gestisce il blog “Vento d’emozioni” e la web radio omonima.


E' la storia di due donne, nonna e nipote, che si incontrano dopo tanto tempo nella fattoria dell'anziana donna nel Mencleburgo, in Germania.
Un passato importante e un segreto che verrà affrontato andando a ritroso nel tempo durante la divisione del paese per il Muro di Berlino, ricercando e riscoprendo sé stessi, i propri errori, e la propria volontà di vivere la vita. 
Un romanzo di riconciliazione, d’amore, ascoltandosi e ascoltando la natura che ci accompagna brillando, proprio come le stelle, nella nostra esistenza.


lunedì 10 dicembre 2018

CSS 4. Pablo Ballester Bonet - Io sto con te

Collana Senza Scarpe 4

Pablo Ballester Bonet è nato a Valencia (Spagna) il 26 febbraio 1982. Sfortunatamente per via di un regime politico non facile, con uno zaino in spalla ha scelto di farsi strada in Italia, dove ha trovato un entusiasmante "rifugio" in un paese transalpino.
Con testardaggine ha portato finalmente a compimento questo romanzo di suspence che ormai lo stava ossessionando e adesso spera in un buon successo.
Attualmente lavora come pubblicista, traduttore e insegnante di lingua castigliana a Modena, che ormai considera la sua casa, ma lo scrittore non smette mai di ricordare la sua città natale della quale parla con orgoglio ovunque vada. Con l'amore per la sua terra e la sua caparbietà cerca di spingere e incoraggiare i giovani che hanno un sogno a non lasciarsi spaventare dagli ostacoli, perché le sfide sono importanti e vanno affrontateper ottenere la giusta soddisfazione.


Desde mi primer viernes en el centro de Via Crocetta, Zachari se colgaba con sus ilusiones de mi brazo, y pronunciaba lo mismo. Cada tarde, una inapelable cláusula que le asegurase que la felicidad le estaba pagando poco a poco la deuda que arrastraba…


venerdì 7 dicembre 2018

Nessun posto per nascondersi di Luigi Guicciardi

Modenese, docente di liceo e critico letterario, Luigi Guicciardi è autore di una serie di mystery: La calda estate del commissario Cataldo (1999; Heyne, München, 2000; Hersilia Press, Oxfordshire, 2010), Filastrocca di sangue per il commissario Cataldo (2000; Heyne, München, 2001) – entrambi finalisti al Premio Scerbanenco – Relazioni pericolose per il commissario Cataldo (2001), Un nido di vipere per il commissario Cataldo (2003), Cadaveri diversi (2004) per Piemme; Occhi nel buio (2006), Dipinto nel sangue (2007), Errore di prospettiva (2008), Senza rimorso (2008), La belva (2009), La morte ha mille mani (2010) per Hobby&Work; Una tranquilla città di paura (2013) per LCF Edizioni; Le stanze segrete (2014), Paesaggio con figure morte (2015), Giorni di dubbio (2016), Una tranquilla disperazione (2017) per Cordero Editore; Nessun posto per nascondersi (2018) per Frilli Editori. Ha contribuito con un racconto alle antologie Scosse. Scrittori per il terremoto, Felici Editore, 2012; GialloModena, Damster, 2016; L'anno di fuoco: il Sessantotto a Modena, Il Foglio, 2018, e 44 gatti in noir, Frilli Editori, 2018.


Molte cose risultano estranee alla mentalità e allo spirito di una squadra di calcio, e una di queste è l'omicidio. Fino alla notte in cui,  appena finito il campionato, viene torturato e ucciso il medico sociale della Modenese F.C. L'indagine, affidata al commissario Cataldo e subito difficile per assenza di indizi e di moventi, si complica ancor più al ritrovamento, due giorni dopo, di un altro cadavere, stavolta ben più noto in città: il brasiliano Valdir, bomber della squadra e fidanzato con la figlia del ricco sponsor. L'opinione pubblica è scossa, i tifosi sconvolti, e Cataldo – al culmine della maturità professionale, ma incupito da una pena segreta, che riguarda la sua vita privata – inizia un lungo e angoscioso viaggio attraverso un mondo a lui del tutto ignoto. Coadiuvato da due giovani colleghi, spesso ahimè in competizione fra loro, il commissario penetra ben presto in un sordido intrigo di omertà, passioni illecite, doppie vite, ricatti, tradimenti, invidie, vendette, avidità, dove ognuno ha qualcosa da nascondere e nessuno è come sembra che sia. E mentre l'assassino continua a insanguinare l'ambiente calcistico di nuove vittime, Cataldo è costretto a impegnarsi in una corsa disperata contro il tempo – tra i segreti del passato e gli orrori del presente – e insieme a lui il lettore vive lo stesso tormento di brancolare nel buio e, fino all'ultimo, di vedere impunita una serie di delitti freddi e spietati.

lunedì 3 dicembre 2018

CSS 3. Autori Vari - Evanishing

Collana Senza Scarpe n. 3

Questo terzo volume, “Evanishing”, è un omaggio al genere giallo diviso in due sezioni.

La prima sezione, denominata “Adult”, è dedicata a un pubblico smaliziato nei riguardi della letteratura poliziesca:

Andrea Righi, 9 gennaio 1950
Cristiano Tassinari, La collana di rose bianche
Mauro Sighicelli, Evanishing
Mauro Sighicelli, Judok Dan
Roberto Roganti, ...ciao amore, ciao...
Roberto Roagnti, Mors tua, vita mea

ci proiettano in un mondo di detective, indagini e reati da risolvere sia in ambienti locali, sia in metropoli oltre oceaniche o addirittura futuristiche.

La seconda sezione, denominata “Young”, è dedicata ai ragazzi con scritti di:

Carmen Bompani, Omicidio in galleria
Manuela Cati & Silvia Volpi, Delitto all'Italiana
Mauro SighicelliIl caso Inpronti
Mauro SighicelliL’inutile delitto
Mauro SighicelliLa camera blindata
Roberto Roganti, La bicicletta

e non ultimo un fumetto giallo “handmade” di Mauro Sighicelli, Judok Dan.


venerdì 30 novembre 2018

Storie dal ghetto di Roberto Bolzoni

Roberto Bolzoni è nato a Modena nel 1946. Dopo la laurea all’Università di Bologna, grazie ad una borsa di studio Fulbright, si è specializzato in letteratura e storia americane negli Stati Uniti, presso la Rutgers University e l’Università di Stato del Connecticut dove ha conseguito la libera docenza. Tornato in Italia nel 1976, ha lavorato a lungo a Roma presso l’Ambasciata americana sempre nel settore culturale. Con la fine della Guerra Fredda, lasciato l’incarico, ha alternato l’insegnamento universitario con la carriera di giornalista free lance sia per la RAI che per le testate Mediaset. Alla scrittura creativa è arrivato solo a fine secolo XX, pubblicando racconti a sfondo storico per varie antologie e poi raccogliendo gli stessi in due volumi, entrambi per i tipi de Il Fiorino di Modena, Uomini & Soldati e Storie dal Ghetto. E’ stato ufficiale degli Alpini, cosa della quale va particolarmente fiero.


Per qualche tempo, una pubblicità in rete ha chiesto ai navigatori se, a pagamento, volessero scoprire o aver confermate presunte origini ebraiche. Evidentemente, la questione intriga e, ci auguriamo, solo per giuste ragioni o semplice curiosità. Confesso che non sono stato attratto dall’offerta di verificare se nel mio sangue scorra quello dei Levi, dei Coen o di lontani antenati sefarditi o ashkenazi. E’ vero, tuttavia, che visto che il cognome della mia nonna materna era Veroni, sono stato spesso tentato di assimilarlo a Bassani o ad Urbini, la cui origini israelite sono certe, al punto che a uno dei personaggi chiave del secondo dei quattro racconti che compongono questa raccolta, intitolata Storie dal Ghetto, ho assegnato proprio il cognome Veroni. La verità, comunque, è che non sono ebreo per nascita e scoprire le ragioni per le quali la cosa mi possa dispiacere comporterebbe un’analisi che non ho, francamente, bisogno di condividere con i miei lettori. Resta il fatto che una cugina, nella piacevolezza di una serata conviviale, mi ha rivelato, recentemente, che uno zio cui tutti volevano bene per la sua simpatia e generosità, asseriva di una probabile origine marrana della famiglia. I marranos erano quegli ebrei convertiti al cattolicesimo per coercizione dell’Inquisizione spagnola e per libera scelta. Una ragione in più per giustificare, caso mai ce ne fosse bisogno, il progetto che da tempo avevo in mente ed in cantiere di riunire insieme racconti pubblicati negli anni separatamente al fine di costruire una mia storia degli ebrei modenesi. 

venerdì 23 novembre 2018

Al me SLANG ed Mòdna di Roberto Roganti

Roberto Roganti, modenese, fisioterapista; tutto cominciò nel 2009, praticamente per caso ma sicuramente ce l'aveva nel sangue, la sua media dislessia gli aveva impedito per almeno 50 anni di esprimersi a dovere, adesso che è sbocciato non lo ferma più nessuno.
Nel 2010 ha partecipato alla II° edizione del Premio Provinciale di Poesia Dialettale “La Gratusa d’Or” con buon piazzamento.
Nel 2011 ha partecipato alla XVII° Edizione del Concorso “Tra Secchia e Panaro” e nella sezione Poesia dialettale ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria piazzandosi al settimo posto.
Nel 2016 ha partecipato alla VIII° ed. del Concorso Parole e Poesie, piazzando ben due poesie al 4° posto.
Ha fatto e fa parte di giurie in vari concorsi nazionali. Fondatore de I Poetineranti, gruppo che si dedica alla lettura dei propri testi in pubblico, in lingua e in vernacolo. Organizza eventi per i Poetineranti e dal 2018 è il direttore artistico della poesia nel Festival della canzone e della poesia dialettale di Modena.

Pubblicazioni:
· Attimi..., 2009, poesie
· Illusionista, 2009, poesie
· Famiglia, 2010, poesie
· Groggologia, 2010, poesie e racconti
· GnaM Anno 1, 2011, eno-gastro-chiacchiere
· GnaM Anno 2, 2013, eno-gastro-chiacchiere
· Appunti poetici di un fornicatore di anime, 2013, poesie
· Rac...corti in scatola, 2013, racconti
· GnaM Anno 3, 2015, eno-gastro-chiacchiere
· Dal seggiolone al liceo in 100 passi, 2016, autobiografico
· Morte al Villaggio Giardino, 2018, giallo

Inoltre suoi racconti e poesie in italiano e vernacolo sono presenti in diverse antologie.




Questa non vuole essere un'antologia di poesie in puro dialetto modenese, infatti si chiama slang, cioè il mio personale modo di interpretare il dialetto. Siamo forse tutti d'accordo nel-l'asserire che il dialetto di qualsiasi località è e non è una lingua, piuttosto una specie di gergo, un sistema linguistico parlato e tramandato a voce. Vero, sono nati dizionari e vocabolari, ma le regole sono piuttosto variabili, a secondo del territorio di appartenenza, differiscono perfino per distanze minime, quindi non possiamo asserire che questa sia una lingua con una sua precisa connotazione e con regole ferree, come può essere l'italiano. Il dialetto è la lingua parlata di un popolo in un determinato contesto geografico, che può essere più o meno vasto o più o meno ristretto.

Ad ogni modo eccomi qui, con il mio slang, preferisco chiamarlo così inglesizzandolo ed esorcizzandolo. Ho assemblato le mie poesie, alcune tradotte dai testi in italiano - quelle che mi piacevano poco e che così sono diventate più belle - e quelle che ho pensato direttamente in dialetto, opps, in slang. Ho cercato anche di mettere tutti gli accenti, apostrofi e segnetti vari, quelli che tanti puristi evitano di scrivere perché loro possono, sicuramente troverete degli strafalcioni non indifferenti ma non m’importa, questo slang è mio e solamente mio. Quando lo recito in pubblico tutti capiscono e a me basta. Mi sono avvalso dell'appoggio di mio padre e di mia moglie, che ringrazio e che mi sono stati di grandissimo aiuto, ma alla fine, tra il mio modenese, il medollese e il lamese, è nato “Al mê slang ed Mòdna”.

lunedì 19 novembre 2018

CSS 2. Mauro Sighicelli - L'ombra del Signore

Collana Senza Scarpe numero 2

Nel romanzo L’ombra del Signore (2002-2005) un parroco della periferia di Modena, Don Paolo, riceve una strana confessione di una assurda gravidanza da parte di una ragazza russa, Svetlana Rocimova. Il presunto padre, Pietro Abeti, appena uscito dal coma, scopre di possedere nuove doti taumaturgiche che lo portano a confrontarsi con il marito della giovane ragazza dell’Est, Francesco Auricchio  e con una serie di picareschi personaggi che ruotano attorno a questa vicenda, dove lo stesso parroco verrà travolto da una serie di episodi  drammatici, erotici, romantici e umoristici. Viene narrata in seguito  la gioventù del guaritore Pietro Abeti, in una serie di antefatti che consentono al lettore di chiarire e collegare gli avvenimenti di questa saga nel loro regolare svolgimento cronologico. I personaggi del passato riaffioreranno tempestivamente nell’intreccio della vicenda, in un vorticoso turbinio con effetti esilaranti. Dal passato emerge un ponte in cui il parroco protagonista della vicenda cerca di fare luce prima di avventurarsi nei misteri di una esperienza post-mortem che sembra segnare il destino di Pietro, inconsapevole ed impreparato a gestire la  dote misteriosa di guaritore avuta in dono. La nascita del figlio di Svetlana Rocimova e Pietro Abeti, in una casa-vacanze montana, sembra porre fine al delirio collettivo ma è solo il preludio per innestare la serie di avventure presenti in questo libro.

sabato 17 novembre 2018

14 novembre 2018 Biancospino. Omaggio a Gino Sacchetti



Davanti a un folto pubblico i Poetineranti hanno reso omaggio alla memoria di Gino Sacchetti portando in scena la lettura del suo poema in tre atti La scurèza.

Dopo l'introduzione di Roberto Roganti, Vanna Bassoli ha magistralmente condotto la kermesse portando al microfono, nell'ordine, Andrea Bassoli, Federica Calvi, Stefano Benati, Massimo Calvi, Bruno Boni, Athos Marchesini, Maurizio Marinelli e Mauro Bavutti.




Riprese e montaggio video
Roberto Roganti

Location
Agriturismo Il Biancospino
Ravarino (Modena)


lunedì 5 novembre 2018

Cristiano Tassinari giudica Evanishing

Tante storie, tanti thriller e polizieschi per adulti e ragazzi, come recita il sottotitolo di "Evanishing", il libro di racconti pubblicato dalle Edizioni Il Fiorino di Modena (complimenti per la copertina, tutta cosi verde con il quadro "Muchaha a la ventana" di Salvador Dalì).

Visto che io stesso faccio parte del "pacchetto dei prescelti" a scrivere almeno un racconto da inserire in questa raccolta, non commenterò il mio "La collana di rose bianche", lasciando alla bontà dei lettori il giudizio su questa mia storia breve ambientata nella splendida Reggia di Venaria, alle porte di Torino.
E cosi, passando ai miei "colleghi" scrittori, dico subito quali racconti sono i miei preferiti: "Mors tua, vita mea" di Roberto Roganti e "9 gennaio 1950" di Andrea Righi. Quest'ultimo racconto, in particolare, mi ha colpito e semplicemente perchè è una storia vera. Semplicemente, si fa per dire. La storia, vista da un certo punto di osservazione, dell'Eccidio delle Riunite, che da quel 9 gennaio 1950 è entrato, purtroppo, nei libri di storia della città di Modena. E i fatti veri, raccontati bene e con lucidità come ha fatto Righi, hanno una marcia in più. Proprio perchè non sono episodi frutto della fervida fantasia di uno scrittore, ma sono realmente accaduti. Vorrei anch'io saper scrivere cosi bene di "storie vere". Magari ci proverò. E magari chiederò' un aiuto proprio ad Andrea Righi.
Nella categoria che io ho definito "racconti noir secchi" (forse anche "stecchiti"), il mio preferito è "Mors tua, vita mea", del bravissimo Roberto Roganti, storia da cui poi è nato il romanzo "Morte al Villaggio Giardino", che ho avuto il piacere di leggere alcuni mesi fa. Ebbene, se possibile, il racconto è ancora migliore, più tranchant, più definitivo: una donna malata, un uomo che vuole sbarazzarsene, un balcone che deve crollare, ma che crolla al momento sbagliato, il bacio sorridente di Lara, il terrore di Giorgio, la ringhiera che precipita...brrr...brividi! Dev'essere questo l'effetto di un noir, no? Quindi, onore al buon Roganti.
Per il resto, vorrei chiedere a Mauro Sighicelli quali saranno le prossime avventure dell'intrigante investigatore privato Red Spring e del suo misterioso collaboratore Judok Dan. E se continueranno ad avere lo stesso incredibile successo con le donne...

Cristiano Tassinari


martedì 9 ottobre 2018

Perché scegliere la Collana Senza Scarpe?

Collana Senza Scarpe

Si tratta di una collana di libri che si pone in maniera trasversale nel vasto e già inflazionato mercato librario, aprendo a ogni genere di prodotto interessato a far parte del progetto.
Possono scrivere tutti su questa collana, da scrittori affermati a puri e semplici esordienti aspiranti scrittori; la collana contiene opere singole, come nel caso dei primi due numeri, ma anche raccolte di racconti, come nel caso del terzo numero.
L’autore è affiancato da una equipe in grado di correggere, impaginare, rilegare e pubblicare i testi in accordo con case editrici in maniera tale da contenere questi costi a cifre veramente convenienti. La seconda parte del progetto prevede l’organizzazione di almeno due presentazioni sul territorio e la pubblicità del testo attraverso canali di informazione.
Oltre a opere di diffusione pubblica, la collana ospita una apposita sezione di testi ad uso personale per l’autore che non saranno inseriti su alcun circuito di vendita ma potranno essere consegnati direttamente dall’autore solo ad amici, parenti o persone a lui o lei care per garantire la privacy dell’opera. Sono in pratica libri da leggere comodamente durante la lunga pausa invernale o da regalare come segno di affetto a un caro amico.
Da luglio 2018 a oggi sono già usciti i primi tre libri della collana “Senza Scarpe” che qui di seguito ricordiamo: “Stanze di un mezzofondista” e “L’ombra del Signore” di Mauro Sighicelli, “Evanishing” di autori vari.

Si possono richiedere copie o informazioni contattando su facebook Mauro Sighicelli o Roberto Fisio Roganti o scrivendo una mail a:


Un segno moderno di apertura nei confronti di un mercato tradizionale ora finalmente in grado di colmare il vuoto della solitudine grazie allo spirito di collaborazione che è proprio il fulcro di questa collana.


martedì 25 settembre 2018

COLLANA SENZA SCARPE

 A volte basta una semplice idea per dare vita a un progetto importante. E’ il caso di “Senza Scarpe”, un progetto editoriale nuovo ma stimolante nato nel giugno 2018 da un’intuizione di Mauro Sighicelli e che ha da subito incontrato la simpatia del pubblico e la stima dei critici. Si tratta di una collana di libri che si pone in maniera trasversale nel vasto e già inflazionato mercato librario, aprendo a ogni genere di prodotto interessato a far parte del progetto.

I primi due numeri sono scritti dallo stesso ideatore della collana:
“Stanze di un mezzofondista”, un racconto lungo ambientato nel mondo dell’atletica leggera che racconta le vicissitudini di un giovane appassionato di questo sport che vive in un remoto e imprecisato piccolo paese isolano lontano dal capoluogo più vicino;
“L’ombra del Signore”, un romanzo di narrativa contemporanea, la storia di un parroco che riceve una inquietante dichiarazione da parte di una ragazza russa nel segreto del confessionale e si dibatte nell'eterno problema della gestione del mistero appreso in via confidenziale, rimanendo travolto da una serie di vicissitudini che minano la fede e lo stesso rapporto con la religione.

Questo terzo volume, “Evanishing”, è un omaggio al genere giallo diviso in due sezioni.
La prima sezione, denominata “Adult”, è dedicata a un pubblico smaliziato nei riguardi della letteratura poliziesca, di Andrea Righi, Cristiano Tassinari, Mauro Sighicelli e Roberto Roganti ci proiettano in un mondo di detective, indagini e reati da risolvere sia in ambienti locali, sia in metropoli oltre oceaniche o addirittura futuristiche.
La seconda sezione, denominata “Young”, è dedicata soprattutto ai ragazzi con scritti di Carmen Bompani, Manuela Cati, Mauro Sighicelli, Roberto Roganti e Silvia Volpi con anche un fumetto giallo “hand made”.

Il progetto proseguirà con altre opere che saranno proposte da altri autori o scrittori desiderosi di fare parte di questa iniziativa. Un segno moderno di apertura nei confronti di un mercato tradizionale ora finalmente in grado di colmare il vuoto della solitudine grazie allo spirito di collaborazione che è proprio il fulcro di questa rivista.


Mauro Sighicelli (la mente)
Roberto Roganti (il braccio)


sabato 18 agosto 2018

16 agosto 2018 Soliera: Descarrer vers, Poetineranti in dialetto

Hanno recitato in dialetto modenese per allietare la serata estiva di
41019 Estate al Parco:

Roberto Roganti
Vanna Bassoli
Massimo Calvi
Nerina Ardizzoni
Giacomo Ingrami
Chira Sentimenti
Andrea Bassoli
Luciana Tonelli

Un sentito grazie a
Erik Zombini

41019 è il nome dello staff creato da Enrico Poppi, Erik Zombini e Daniele Zironi; tre amici che tra le altre cose hanno in comune una forte passione per il “drink food & beverage”.
Da circa due anni, con più di quaranta serate all’attivo, il Venerdì sera presentiamo un raffinato aperitivo con buffet, in collaborazione con il Bar Pasticceria Marzia di Soliera (MO), nel quale curiamo sia qualità e unicità nella scelta dei prodotti che serviamo, sia il modo di proporli.




lunedì 2 aprile 2018

Festival Dialettale 2018, tutti i video







Tutti i filmati della serata, Poeti, Musici, Ospiti, Onorificenze...

Grazie a Francesco Sprocatti di PrimoPiano e a TRC per il contributo video







INTRO



I POETI

Massimo Calvi



Vanna Bassoli 




Nerina Ardizzoni



Giulio Aleotti



Oriano Tommasini



Fabio Meloncelli



LA PAROLA AGLI SPONSOR



I MUSICI

Sandro Bedoni Group



Roberto Zanni Band



I Leplioma



Oreste Peri



Coro Montecuccoli



Nicola Pandullo



Davide Turci



OSPITI

Luciana Tonelli



Alberto Bertoni



Francesco Folloni



Guethy Sini



Nati Così



SALUTI




martedì 27 marzo 2018

24 marzo 2018 Live Radiamo al XIX Festival Dialettale modenese



Sabato 24 marzo si è tenuta al Teatro Cittadella di Modena la diciannovesima edizione del Festival dialettale, che ha visto avvicendarsi sul palco:

i gruppi musicali:
Alessandro Bedoni & Co
Roberto Zanni & Co
I Leplioma
Peri Oreste
Coro di Montecuccoli
Nicola Pandullo
Davide Turci

i poeti:
Massimo Calvi
Vanna Bassoli
Nerina Ardizzoni
Giulio Aleotti
Oriano Tommasini
Fabio Meloncelli

gli ospiti:
Luciana Tonelli
Francesco Folloni
Guethy Sini
Alberto Bertoni

Gli organizzatori Giacomo Ingrami, Roberto Roganti e Davide Turci ringraziano chi ci ha sostenuto: BPER banca, Associazione Cuore di Maglia, I Poertineranti, Variety & Songs, ACLI Arte e Spettacolo; il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna per il patrocinio; Divini Sapori, TRC e PrimoPiano.

Si ringrazia inoltre l'Associazione Modena Voce Musica A.P.S. che ha inviato Luca Bagnoli per la diretta live su Facebook di Radiamo Web Radio, per le interviste a tutti i partecipanti, con l'ausilio di Roberto Roganti.

In ordine di esibizione


Massimo Calvi
Da Stuffione di Ravarino. Oste famoso per la tradizione dei suoi piatti, oltre che per la simpatia e generosità. Poeta da sempre.



Sandro Bedoni
Nipote d’arte. Il nonno materno grande attore dialettale, Giovanni Tagliattini. 
Scrive canzoni da quando aveva 20 anni. E' stato lontano dai palchi per 30 anni ed è ritornato per farci ascoltare altre canzoni. Ha presentato due canzoni ispirate agli ultimi anni della sua vita. Con lul palco MaxD’andrea al basso, Franchino Ansaloni alla chitarra e Samuele Lo Sardo alla chitarra 12 corde.



Vanna Bassoli
Ex insegnante di lettere, da sempre amante del dialetto. Solo negli ultimi anni ha iniziato a scrivere poesie in italiano e in vernacolo.



Zanni Roberto
Cantautore modenese, ha partecipato a diversi festival della canzone Dialettale. Ha vinto anche diversi premi, tra cui nel 2010 Il Carlino d’oro, per avere coniugato l’entusiasmo per la musica e l’esperienza, per avere trasferito queste caratteristiche nella canzone dialettale modenese, alla quale dona sempre profondità a nobiltà. 
Nel 2013 vince il premio Pierangelo Bertoli con la canzone TREINT’AN.




Nerina Ardizzoni

Direttore amministrativo di una scuola centese fino al 2009. Da allora si è dedicata alla poesia soprattutto in vernacolo. Fa parte dell’associazione Artinsieme di Finale Emilia.




I Leplioma

 Storico gruppo che da oltre 50 anni canta la canzone popolare delle nostre zone.

Sul palco solo Lele Chiodi. fondatore de I Viulàn, e Luigi Catuogno.




Giulio Aleotti
Di Finale Emilia, dal 2010 regista della compagnia filodrammatica Finalese, detta la compagnia “di pevar”. Si cimenta anche in ruoli di attore.






Oreste Peri
Conosciuto come Tino. Ha fatto l’orchestrale per più di 50 anni, suonando in diversi gruppi di Modena. Cunetta, Bruno e i Naggers, e vari altre. Adesso ha un gruppo suo che fa musica Swing: Mutina Swing Orchestra, che si esibisce in giro per il modenese. 



Luciana Tonelli
Attrice dialettale, ha recitato prima con la compagnia Fontaneina, poi nella compagnia Bunesma, che ha chiuso i battenti alcuni mesi fa. 



Francesco Folloni
Laurea in marketing e laureando in trade marketing. Giornalista e pubblicista video-reporter per Modena Today. 




Guethy Sani
Ospite internazionale. Non c’è Festival che non abbia un ospite internazionale. Si era detto fin dall’inizio che volevamo fare un festival aperto anche a dialetti di altre regioni, e siccome la musica per noi è veicolo di gioia e strumento di unione tra le genti, l’ospite straniero è Guethy Sani. Viene dal Congo, è un musicista, cantautore ed è fondatore della Band multietnica HaKunaMatata, che significa Senza pensieri.




Alberto Bertoni

Insegnante di letteratura contemporanea dell’università di Bologna e poeta. Ricercatore presso il Dipartimento di Italianistica sempre a Bologna. E’ tra i fondatori e redattori delle riviste Gli immediati dintorni e Frontiera. 




Coro Montecuccoli

Ha una storia di oltre 55 anni. 

Hanno cantato ovunque mantenendo viva la tradizione del canto corale. 






Oriano Tommassini
Nato a Ravarino ora vive ad Alberone di Cento, scrive sul mensile Piazza Verdi e fa parte dell’associazione Artinsieme di Finale Emilia. E’ presidente dell’Anpi di Cento. 




Nicola Pandullo
E' un cantante di origine calabrese che ha portato spesso in giro le canzoni dialettali modenesi di Giacomo Ingrami. 




Fabio Meloncelli
Nato a Finale Emilia, tornitore per una vita, ora pensionato e nonno. Mette in poesia ricordi nostalgici di quando piantavano alberi e non palazzi. 



Davide Turci
Per anni responsabile artistico di questa manifestazione. E’ uscito con il suo primo album dal titolo “TU” a gennaio. 




Nati Così 
Sono una band con ampia esperienza live che propone un colorato spettacolo di musica folk e rock, reggae e pizzica salentina. I brani suonati attingono dal meglio della tradizione popolare dal nord al sud Italia, reinterpretati con l’unico obiettivo di far divertire e ballare. “Original Rock’n Pizzica from Lecce to Modena”: incontro e mescolanza di generi apparentemente distanti fra loro, ma che sono, insieme, la forza stessa del progetto.




Laura Nani 

Presidentessa associazione Cuore di Maglia





Alessio Bardelli
Presidente dell'Associazione del centro storico di Modena SANFRA