venerdì 17 maggio 2019

Lucio Sandon: La macchina anatomica



Nato a Padova e trasferito a Napoli da bambino, Lucio Sandon lavora come veterinario nella sua clinica per piccoli animali alle falde del Vesuvio. Ha già pubblicato due romanzi: Il Trentottesimo Elefante e La Macchina Anatomica, due raccolte di racconti con protagonisti cani e gatti: Animal Garden e Vesuvio Felix, e una raccolta di racconti comici: Il Libro del Bestiario. La Macchina Anatomica è risultato quest’anno vincitore del Premio letterario Talenti Vesuviani, si è classificato al quarto posto del Premio letterario Montefiore di Cattolica ed è stato selezionato tra i 25 finalisti del Premio Zeno di Salerno.


410 d.c.Alarico re dei Goti muore a Cosenza, durante il viaggio per raggiungere l’Egitto e viene sepolto nel letto del fiume Busento, ricoperto da un’immensa quantità d’oro, frutto del sacco di Roma.
Uno dei guerrieri barbari traccia una rudimentale mappa del luogo della sepoltura con lo scopo di recuperare il tesoro, ma non avrà mai modo di portare a termine il suo progetto e il tesoro resterà dimenticato per secoli.
Anno 1740. Carlo III di Borbone decide di costruire una reggia a Portici, proprio sui terreni confiscati ai suoi nobili oppositori, un potente gruppo affiliato alla nascente Massoneria.
Angelo, il giovane architetto napoletano che racconta in prima persona le sue vicende, è cresciuto all’ombra del suo ricco e geniale coetaneo Raimondo di Sangro, principe di Sansevero.
Angelo, inconsapevole discendente di una stirpe di conquistatori e visitato a volte da un’oscura divinità, all’inizio della narrazione si risveglia imprigionato nei sotterranei del Maschio Angioino: il suo ultimo ricordo da uomo libero torna continuamente al momento in cui mentre stava compiendo delle misurazioni nei giardini di una delle proprietà confiscate dal re sul sito di Portici, era stato colpito alle spalle. Dopo molti mesi di terribile prigionia, l’uomo riesce a fuggire con l’aiuto della strana apparizione femminile e di Totò, il feroce coccodrillo che vive nel fossato del Maschio Angioino. Il mostro avrebbe dovuto sbranarlo facendolo sparire per sempre e invece Angelo ha stretto amicizia con lui. Il fuggitivo raggiunge fortunosamente la sua casa, ma viene subito arrestato e condotto al cospetto di re Carlo.
Il re, che lo cercava fin dal momento della sua sparizione, gli rivela che nei giardini dove lui stava lavorando era riprodotta la mappa utile a ritrovare il tesoro di Alarico e che chi ha tentato di farlo sparire è proprio il suo amico principe di Sansevero, interessato non solo all’immenso tesoro e a un pezzo in particolare, ma anche a portargli via Marianna, la sua bellissima fidanzata.
Dato che proprio Angelo è l’unica persona in grado di ricordare e riprodurre tali disegni, il re gli affida il compito di comandare un contingente militare che dovrà raggiungere Cosenza e scovare il tesoro. Allo stesso obiettivo però sono interessati non solo il console della Gran Bretagna nel regno delle Due Sicilie e Emily, la sua bella e inquieta consorte, ma anche un gruppo di monaci combattenti inviati dallo Stato della Chiesa, oltre naturalmente al principe di Sansevero.
Solo Angelo riuscirà a ritrovare il luogo del tesoro, ma tornerà subito verso Napoli senza nemmeno controllare tutto quello che aveva ritrovato, per tentare di raggiungere la sua donna che crede in pericolo. Non riuscirà nel suo intento perché verrà prima fermato in un agguato dai monaci templari mandati da Roma, e poi di nuovo preso in trappola dal principe Raimondo, e trasformato mediante una trasfusione di sua invenzione, nella macchina anatomica ancora oggi esposta nel Museo della Cappella di Sansevero, seguendo il destino di Marianna.


venerdì 10 maggio 2019

Frammenti di noia di Federico Carrera


Federico Carrera nasce a Modena il 12 marzo del 2000. Frequenta l’ultimo anno del Liceo classico Muratori-San Carlo e ha recentemente pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Frammenti di noia. Oltre che alla poesia, si dedica anche al cinema, con la produzione di diversi cortometraggi, pubblicati sul suo canale di Youtube.




venerdì 3 maggio 2019

Casi scottanti e birre gelate di Marina Caserta


Marina Caserta è nata a Palermo nel 1973, dove vive e lavora come Pediatra. Appassionata lettrice da sempre e scrittrice di gialli e thriller per passione e per necessità. La scrittura, infatti, è l’unica via per sublimare il dolore e l’angoscia che incontra quotidianamente nel proprio lavoro. Ha autopubblicato i suoi primi due libri su Amazon.
Collabora con Radio Off, associazione informazione libera network, (https://radiooff.org/), con cui ha pubblicato racconti gialli e thriller e in cui attualmente cura la rubrica “L’ANGOLO DEL GIALLO”.


Due improbabili investigatori palermitani, Michele e Sonny, proprietari della “Private investigation”, sbarcano il lunario pedinando coniugi infedeli. Non hanno mai avuto grosse ambizioni: Michele sa di non avere la disciplina per una carriera nelle forze dell’ordine e odia le armi e Sonny, suo cugino, è affetto da una forma di discalculia con cui ha imparato a convivere e a trasformare, a volte, in un punto di forza.
Durante uno dei loro routinari casi, vengono coinvolti da Nadia, un’amica che presta opera di volontariato nella Missione dei Poveri, a investigare sulla scomparsa di un senza tetto. I due accettano, nonostante lo scetticismo iniziale manifestato da Michele, e si trovano invischiati ben presto in un caso notevolmente più complicato del previsto, dove a scomparire non è più un solo senzatetto, ma molti di più. Per fortuna Michele e Sonny possono contare sull’ispettore Abbate, ex moglie di Michele, il cui aiuto si rivela preziosissimo, anche perché pare che la scomparsa dei senzatetto non interessi nessuno, neppure chi dovrebbe averli a cuore, come Padre Grasso e i volontari della Missione, che sembrano, al contrario, intenzionati a ostacolare il corso della giustizia.
Tra street food palermitano e una passeggiata al mare, i due scendono, a rischio della propria vita e senza perdere l’ironia, nell’abisso della follia umana dove niente è come appare.