venerdì 6 dicembre 2019

Lawrence Block: Mille modi di morire



Lawrence Block (Buffalo, 24 giugno 1938) è uno scrittore statunitense contemporaneo di gialli, noto soprattutto per due serie ambientate a New York e incentrate su due figure di investigatore: l'ex alcolista Matthew Scudder e il ladro gentiluomo Bernie Rhodenbarr. Ha anche pubblicato romanzi con gli pseudonimi Chip Harrison, Paul Kavanagh, Lee Duncan, Sheldon Lord, Andrew Shaw, Jill Emerson, Anne Campbell Clark, Lesley Evans.




                               testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

venerdì 29 novembre 2019

Alessandro Bastasi: Milano rovente




Ritornano il commissario Ferrazza e l’ispettore Ceolin detto ‘Ndemo tosi, qui coinvolti in un caso torbido, dai confini ambigui, al limite delle loro competenze ufficiali. Un imprenditore dal passato avventuroso, Enea Bentivoglio, compagno della giovane Gloria Borghi e titolare di una ditta di riciclo di rifiuti, viene trovato cadavere in un noto ritrovo di tossicodipendenti. Del delitto è accusato Vittorio Gugliaro, un agente della Polizia giudiziaria in forza al commissariato dello stesso Ferrazza, e la delega per le indagini viene assegnata al capitano dei carabinieri Francesco Calabrese. Temendo una vendetta da parte dell’Arma, a causa di una precedente inchiesta di Ferrazza che aveva portato all’incriminazione di elementi dell’Arma stessa nel caso denominato “Notturno metropolitano”, il commissario si attiva in un’indagine parallela coadiuvato dall’ispettore Ceolin e dal detective, ex carabiniere, Romano Montanari. Il terzetto, emblema di tre segmenti umani del classico “investigatore solitario” della narrativa noir, si troverà immerso in una vorticosa vicenda di traffici illeciti di rifiuti e di flussi internazionali di stupefacenti, in cui sono coinvolti il boss della ‘ndrangheta Manlio Tripodi e una misteriosa donna russa, Julia Litvinova, una vecchia conoscenza di Bentivoglio approdata in Italia con il figlio Ivan. Al terzetto di unirà segretamente il maresciallo dei carabinieri Iginio “Joe” Callegari, che non crede alla colpevolezza di Vittorio Gugliaro.

Chi ha ucciso Enea Bentivoglio? E, soprattutto, perché?

Sarà un’inchiesta faticosa, la loro, complessa, irta di ostacoli, attraversata da ulteriori efferati omicidi, per di più trascinata in una Milano oppressa da un caldo tropicale che ottunde le menti e fiacca i corpi; una città nerissima, dove anche la relazione tra Daniele Ferrazza e l'anchor woman della TV Laura Barbieri pare avviarsi verso un punto di non ritorno.
Milano rovente è un romanzo noir di denuncia, un’indagine a tutto tondo sugli aspetti neri del mondo nel quale viviamo. Un romanzo che fa male, perché spiazza il lettore, costringendolo a porsi domande alle quali è difficile dare risposte.


Alessandro Bastasi è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive.
Nel passato è stato attore e autore di numerosi articoli di argomento teatrale per riviste del settore e quotidiani. Dal 1990 al 1995 ha trascorso lunghi periodi all’estero, in particolare a Mosca tra il 1990 e il 1993. Gli avvenimenti di quegli anni - di passaggio dall’URSS alla nuova Russia - gli hanno dato materia per il suo primo romanzo La fossa comune, pubblicato nel 2008 e ambientato nella capitale russa. In seguito ha pubblicato i romanzi La gabbia criminale (2010), Città contro (2012), La scelta di Lazzaro (2014), Era la Milano da bere (2016), Morte a San Siro (2017) e Notturno metropolitano (2018), gli ultimi tre con Fratelli Frilli Editori.
Suoi racconti sono presenti in varie antologie e siti letterari.

giovedì 28 novembre 2019

Ben Pastor: Il signore delle cento ossa



Nei thriller dell’italoamericana Ben Pastor il lettore trova una miscela dalla composizione originale: si congiungono atmosfere da spy story di guerra, il Secondo conflitto mondiale guardato dalla parte del Terzo Reich; ricostruzioni storico-ambientali di scientifico rigore; infine, un intreccio poliziesco, cupo, intelligente, imprevedibile. Protagonista assoluto è Martin Bora, ufficiale della Wehrmacht, qui cronologicamente agli albori della sua carriera investigativa (benché questo sia l’ultimo romanzo scritto della serie). Bora è un gentiluomo di antica nobiltà guerriera, fascino tenebroso, amante sfortunato, temperamento di severità kantiana, ma soprattutto roso, fino al disagio fisico tangibile, dalla contraddizione che non sa risolvere. Egli ha giurato obbedienza, e il codice d’onore gli vieta deroghe, ma cresce in lui la consapevolezza degli orrori dei nazisti, che disprezza per odio politico, per arroganza aristocratica, ancor più perché offendono il suo senso etico ed estetico. Un personaggio straordinario e fantasioso, ma non storicamente implausibile, visto che il suo modello, ideologico, è il colonnello von Stauffenberg, l’eroico attentatore di Hitler.


Siamo nell’aprile del 1939, vigilia di guerra. La carriera di Bora nel controspionaggio è appena iniziata. È ancora entusiasta del lavoro e fiducioso. Il compito è quello di accompagnare una trilaterale tedesco-nipponico-italiana, una conferenza di affari e di scambio di tecnologie militari. Ma è una copertura. La missione reale è di indagare attorno al «Signore delle cento ossa», una spia che secondo una prima ipotesi si identifica nella persona di Ishiro Kobe, rigido generale giapponese. Una mattina, andando a prelevare Kobe per una cavalcata, scopre la scena raccapricciante del primo omicidio: il generale è steso nel suo letto, segnato dai colpi di uno scudiscio; la pistolettata ha lasciato un arabesco rosso sulla parete. Nel bagno accanto, annegato nel sangue, l’aiutante Nogi. Uno scenario di inconfondibile natura. Sembra un delitto di onore, o di passione. Ma Bora si orienta diversamente: un terzo è penetrato nella stanza, l’assassino. Lo intuisce dalla collocazione dell’arma, lo stato dei corpi, una strana fila di formiche. Ma quale il movente? Tra mistificazioni, altri delitti, tradimenti, Martin Bora si inoltra negli ambienti lividi dove la guerra incombente favorisce intrighi come pozioni venefiche. E dove perderà la sua fiducia.


                               testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

venerdì 22 novembre 2019

Francesco Folloni: Il segreto degli Estensi



Quando gli Estensi, signori di Ferrara, giunsero a Modena scoprirono che nelle sue profondità era nascosto qualcosa di prezioso, e decisero di conservarne la memoria tramite opere d'arte, chiese e monumenti. Dopo vari secoli, un omicidio lascia intravedere nei dettagli della sua ricostruzione legami con i luoghi che videro protagonista la nobile famiglia ducale. Il commissario Sofia Valenti sarà costretta a chiedere l'aiuto di Riccardo Leonardi, un esperto del mercato nero di opere d'arte, per svelare i significati dietro le leggende e i simboli di Modena e Ferrara. Tuttavia, la ricerca dell'assassino è solo una delle mosse in una partita a scacchi iniziata tempo prima, e in cui ai protagonisti non è concesso vestire i panni del giocatore.


Nato nel 1993, Francesco Folloni mostra sin da subito tre grandi passioni: la storia, la scrittura e la creazione di video con cinepresa. A 17 anni firma il suo primo articolo per la Gazzetta di Modena e a 18 vince il primo premio giornalistico studentesco del Resto del Carlino di Modena. Diplomato al liceo Sigonio sceglie il percorso di economia e marketing di UniMoRe, e dopo un anno con una propria rubrica nel giornale universitario entra al giornale ModenaToday. A 23 anni si laurea e diventa giornalista pubblicista, per poi dedicarsi ai videoreporter per ModenaToday specializzandosi in articoli storici di carattere locale. Dal 2017 si occupa dei maggiori eventi storico-culturali di Modena ed è co-inventore della prima caccia al tesoro storica di Modena, "I predatori della tigella perduta", che coinvolge oltre mille persone.Ha ottenuto la laurea in marketing a Modena e in Trade Marketing a Parma. Questa pubblicazione, “Il segreto degli Estensi” è edita da Damster Edizioni, collana Segreti.

giovedì 21 novembre 2019

Georges Simenon: Maigret si commuove



Presso la chiusa di Dizy, vicino alla città di Épernay, in una piovosa notte qualche ora prima dell'alba, un cavallante, frugando nella paglia della stalla in cui ha dormito, rinviene il cadavere di una donna strangolata. Il suo aspetto curato e il suo abbigliamento, più adatto a una serata mondana in città, contrastano in modo stridente con il luogo del ritrovamento.
La sera successiva giunge alla chiusa un battello da diporto capitanato da sir Walter Lampson, un colonnello inglese in pensione, che identifica la donna strangolata come sua moglie, Mary Lampson.





                               testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

venerdì 15 novembre 2019

Alessio Adami: Rusty Dogs - Le vittime della pace



Cos’è diventato l’uomo? Una merce, un essere intorpidito dai social e dall’informatica onnipresente; una specie allevata da alieni per un unico scopo: ottenere un Dna raffinato che porterebbe, inevitabilmente, all’estinzione dell’essere umano. A questo piano si oppongono i Rusty Dogs, infettando i server informatici mondiali e nascondendo gli eletti, i migliori esempi genetici della nostra specie. La loro è una guerra silenziosa, condotta nell’ombra per salvare una società videosorvegliata e dalla quale sono emarginati. In un’atmosfera noir, che sembra rispecchiare lo stile cinematografico di Tarantino, si snoda una trama passionale, tra risse, riflessioni sul senso della vita e sul futuro dell’umanità.


Alessio Adami inizia a scrivere a vent’anni usando spesso lo pseudonimo Kylen Logan. Diplomato in elettronica e devoto alle arti marziali, non riesce ad abbandonare la sua vena letteraria, combinando le sue passioni all’interno dei suoi testi. Di origine toscane, dopo aver viaggiato per lavoro e cultura, è tornato alla sua terra di origine dove tutt’ora vive. Tra le sue passioni si è dedicato alla realizzazione dei cortometraggi, collabora con rubriche online. Autore di romanzi noir e fantanoir, interessato alla genetica e all’ufologia, usa la narrativa come strumento per trasmettere intrattenimento leggero e in mezzo far riflettere.
Ha pubblicato il primo libro della serie di Rusty Dogs (suo quattordicesimo romanzo) nel 2017.

giovedì 14 novembre 2019

Agatha Christie: C'era una volta...



C'era una volta Tebe, antico Egitto, 2000 a.C. Renisenb, rimasta vedova, torna nella grande casa del padre Imhotep, sacerdote del dio Ka. La giovane è in cerca di conforto e nella casa natale ha l'impressione di poter riacquistare la serenità perduta. Ma la realtà in cui si imbatte è assai diversa: i suoi tre fratelli sono sempre in contrasto tra loro, mentre le cognate e la vecchia malvagia Henet gettano olio sul fuoco. Ma la situazione è destinata a peggiorare con l'arrivo della sensuale e affascinante Nofret, la giovanissima nuova concubina di Imhotep. In questa atmosfera di gelosia, passioni e rancori scoppia presto una vera e propria tempesta e incominciano a verificarsi strane morti: sono il risultato di una maledizione divina? O di molto più umani intrighi?




                               testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

CSS 16, Autori Vari: Mi hai raccontato



Altra antologia per la collana Senza Scarpe, questa volta per scrittori in erba.

  • Manuela Cati, unica presente nell'antologia precedente, ha dato il titolo all'opera con il suo racconto: Mi hai raccontato.
  • Christine Seibuchner, ha scritto E poi la vita ci insegna e assieme a Manuela Cati Un errore fatale.
  • Claudio Balboni ci ha donato tre sue poesie: Vi chiedo, Costanza, Smarrito Alessandro.
  • Danilo Casoni, da Pavullo nel Frignano ha contribuito con due racconti: Camerino e Il telefono.
  • Federica di Luca ha inviato ben quattro racconti: Delitto di classe, Lampos, Le vie del caffè, Storia di un fisico.
  • Giuseppe Inglima ci ha fornito due serie di suoi pensieri: Backdoor Man e "L'anima".
  • Michele Amico infine ha concluso l'antologia con ben cinque poesie: Angeli e demoni, Non era questo il tempo, Il meriggio, L'ultimo bacio, Il silenzio.
L'antologia è inoltre un tributo a Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – Manhattan, 15 maggio 1967), oltre che in copertina, sue opere si possono trovare, in bianco e nero, all'interno dell'antologia.

venerdì 8 novembre 2019

Gianluigi Redaelli: Però, quante ne ho passate!



Però, quante ne ho passate!
Vita di Gian ovvero l’evoluzione attraverso 50 anni di esperienze di un uomo, quasi, qualunque, da tagliato fuori a figlio del 68 e militante impegnato.

L’inizio, dalla venuta al mondo 1943 al 1964- Infanzia  adolescenza, antichi ricordi, fatti curiosi e tragici. Il tutto raffrontato con gli avvenimenti del mondo.



Nato il 16 aprile 1943 a Varese e residente a Balestrate (Pa).

Mi piace scrivere, partecipo a concorsi, ne ho vinto qualcuno, spesso segnalato e presente in una trentina di antologie e vari siti web.
Mi sono auto prodotto con “Ilmiolibro” un libro di poesie e uno di racconti, ma preferirei trovare un editore classico.
Ho un mio blog che non riesco a gestire come vorrei: www.gianrelli.blogspot.com

giovedì 7 novembre 2019

Kjell Ola Dahl: Un piccolo anello d'oro



Il primo caso di Gunnarstranda e Frølich Una folle corsa in macchina in una tiepida notte di inizio estate, dall'autoradio le note di Leonard Cohen, capelli al vento e la voglia di spazzare via la buona educazione per essere finalmente se stessa. Alle spalle della cabriolet che sfreccia per le strade silenziose dei dintorni di Oslo, la città risplende delle sue luci notturne. Per Katrine Bratterud potrebbe cominciare una nuova vita. È arrivato il momento di confidare all'amico-amante il suo grande segreto, di dividere con lui la gioia di una clamorosa scoperta che le permetterà di rinascere. Ma quella stessa notte qualcuno spezza per sempre i suoi sogni. Katrine viene strangolata con freddezza, il suo magnifico corpo nudo gettato in un fossato. Una morte inspiegabile: all'ispettore capo Gunnarstranda e al suo collega Frølich, cui viene affidato il caso, non resta che scavare nel passato della vittima.



                               testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

giovedì 31 ottobre 2019

Nicci French: L'ospite



La dottoressa Samantha Laschen si è trasferita da Londra alla costa dell'Essex con la figlioletta Elsie. Vuole rifarsi una vita, costruire un felice ménage familiare con il nuovo compagno Danny e scrivere il suo libro sul recupero dei pazienti che hanno subito un forte trauma psicologico. Accetta a malincuore di ospitare la diciannovenne Fiona Mackenzie, scampata al massacro del resto della sua famiglia ad opera di misteriosi assassini. Fiona si conquista ben presto l'affetto di Danny ed Elsie, ma con lei entreranno nella casa di Samantha la morte e il terrore.



sabato 5 ottobre 2019

CSS 15, Gabriele Bartoli: La prima luce della sera [ristampa]



Siamo a Le Havre, in Normandia, dove i colori e le emozioni si mescolano alle maree. In una fredda giornata di inizio Febbraio del 1996, Stefan Blanchard alias Jean Louis Dubois osserva le sue esequie da qualche luogo perso nello spazio infinito del cielo. Il suo passato burrascoso ritorna a tormentarlo e, questa volta, in maniera definitiva e totale quando un uomo misterioso lo uccide sul colpo investendolo a pochi passi dalla villa in cui abita.
Passa qualche mese e in una bollente mattina di Luglio, a Lido di Camaiore, una piccola ma conosciuta località della Versilia, Giulio Blanchard, proprietario di uno stabilimento balneare non sa che sta per ricevere un'eredità miliardaria da quel fratello di cui ignora l'esistenza. Conosce casualmente Viola e Francesca, clienti del suo stabilimento con le quali instaura un rapporto di empatia e amicizia. Entrambe arrivano qui per fuggire dai problemi e da un passato che sembra voglia perseguitarle e dal quale prima o poi dovranno liberarsi. Un giorno, Giulio, rientra a casa dal lavoro e trova una busta spedita da un notaio di Roma che gli comunica di avere ricevuto una misteriosa eredità.
Sopraffatto dallo stupore e da una forte curiosità, che è incapace di reprimere coinvolge le sue nuove amiche in un viaggio saturo di emozioni che passerà da Roma per arrivare fino a Parigi, dove la bellezza e i colori cambieranno per sempre la vita ed il cuore di ognuno di loro. La capitale francese, che può essere considerata la protagonista alla pari con gli altri personaggi di questo romanzo drammatico, appare bellissima e indomabile mentre accompagna i personaggi tenendoli per mano e aiutandoli a scoprire attraverso la prima luce della sera le nuove sfumature che giorno dopo giorno si stagliano nella nuova vita di ognuno di loro. Intanto Giulio conosce un enigmatico quanto disponibile comandante della Legione francese che si mostra disponibile nel fornirgli notizie circa il fratello Stefan.
Ma l'apparente tranquillità viene spaccata una mattina tanto calda quanto tempestosa nella quale Viola, in preda a un raptus si butta in mezzo ad una strada e viene investita da una vettura in transito.
Viola subisce una lesione permanente della colonna vertebrale e dal suo letto non vede altre soluzioni se non quella di morire ma per farlo ha bisogno dell'aiuto di qualcuno. Questo qualcuno, la stessa dottoressa che l'ha in cura, qualche giorno più tardi l'aiuta nel suo ultimo viaggio lontano dalla vita, praticandole l'eutanasia e alleviandola da tutte le sofferenze. Questo evento tanto drammatico quanto voluto cambia ancora la vita e il destino dei personaggi. In un caldo fine pomeriggio Giulio incontra casualmente Camille, una ragazza che vende fiori in un chiosco sul Lungo Senna, se ne innamora perdutamente, di un amore delicato ed inaspettato. Francesca ottiene il divorzio dal marito, vende le quote della galleria d'arte, si trasferisce a Parigi e apre una scuola di danza nel ricordo di Viola.
Giulio e Camille rimangono a vivere a Parigi nel grande appartamento che Giulio ha ereditato dal fratello.


Gabriele Bartoli nasce a Sassuolo nel 1977 e abita a Modena dove si diploma in ragioneria.
Fin da bambino si interessa alla Storia, in particolare a quella francese e,successivamente, alla criminologia.
Scrive varie poesie e pensieri ma è solo dopo vari e lunghi soggiorni in Costa Azzurra e a Parigi che trova l'ispirazione per scrivere La Prima Luce della Sera, pubblicato da L'Erudita, il suo romanzo d'esordio.

venerdì 4 ottobre 2019

Maddalena Tassan: La teoria dei numeri ultimi




Maddalena Tassan è nata Venezia l'11 maggio 1964; scrive da sempre. Già inserita nell'annuario degli Scrittori Poeti e Saggisti 2^ Edizione edita da Nuove Generazione Editore 1997. Ha all'attivo numerose partecipazioni a iniziative letterarie (e pittoriche collettive e personali).

- Aprile 2011 Racconto "Chimica dell'Amore" edito da Book Sprint Editore;
- Maggio 2016 Romanzo “Travel Therapy – 3 tipe in viaggio” Edizioni Cavinato Editori International”;
- Aprile 2018 “Il viaggio del Signor Gillespy altre storie e poesie” Edizioni Aletti Roma;
- Settembre 2018 “Al di la’ del ponte c’è un sentiero” AutoPublishing/amazon.com Amazon/Kindle;
- Dicembre 2018 “La teoria dei numeri ultimi” AutoPublishing/amazon.com Amazon/Kindle.


Un altro romanzo della Tassan che continua a validare la sua vasta e prolifica vena di idee spesso legate al mondo reale e a storie di attualità. Anche in questa vicenda l’autrice svela la profondità, le visioni e i pensieri dei personaggi, attraverso immagini che diventano vere, tangibili e generano emozioni. Per dare più forza e carattere al tutto, ha scelto di associare a ogni capitolo un colore.
Tutto il libro, così, diventa come un prisma di vetro, attraverso il quale le emozioni sono la rappresentazione di una vita (la luce) nelle loro varie scomposizioni. La Tassan racconta così l’entità degli eventi associando a essi il colore che, per simpatia o sinergia, il personaggio principale assegna.
E’ la storia di un ragazzo, Paolo, che decide di fare un percorso di transizione e diventare donna. Per fare ciò si scontra dapprima con un padre terribile che lo umilia e lo denigra. Lo fa sentire come l’ultima vita tra mille vite. Ultimo tra tutti; una “persona non persona”, che non merita di fare parte dell’universo.
Una serie di esperienze di vita portano la nuova e vitale Liselotte a raggiungere una sua consapevolezza e si susseguono attraverso vicende forti, frustranti, traumatiche e, spesso, con decisioni di vita talvolta discutibili, legate a un mondo che per natura non le appartiene.
Suo malgrado le vive, le elabora e le stanno addosso come un vestito sulla pelle, negli occhi… Questo perché  il passato, il presente e il futuro sono come un unico filo con qualche nodo di vari colori, da sciogliere o da lasciare lì, per ricordare chi si è, cosa si vuole per la propria esistenza, quali prezzi sono stati pagati.
Liselotte dunque lotta per affermare la sua teoria che da “Ultima”, come l’aveva definita il padre, può esistere non necessariamente come “Prima”, ma esistere a prescindere, anche a metà di una coda immaginaria di anime, che cercano un loro posto ideale.
Per farlo ovviamente deve vivere e raccontare la sua colorata storia di crescita e di evoluzione.
Quasi sempre vi sono nell’esistenza di una persona dei crediti e,se meritati, vanno riscossi, perché aumentano non solo l’autostima ma annullano l’autocommiserazione di chi si è sempre sentito ULTIMO fra tanti…  Liselotte ce la farà?

giovedì 3 ottobre 2019

Varg Gyllander: Il cadavere



Sei mai stato sulla scena del crimine? Sei pronto a conoscere la verità? È l’alba di una giornata di primavera. La città di Stoccolma sta ancora dormendo, quando il corpo nudo e senza vita della giovane Jenny Svensson viene ritrovato in una fontana. Appena arriva sul luogo del delitto, l’agente della Scientifica Ulf Holtz pensa subito a un incidente, magari un gioco finito male. Ma poco tempo dopo viene scoperto anche il cadavere del writer Peter Konstantino, freddato in modo simile alla ragazza, e Ulf capisce allora di essere caduto nella rete di un ingegnoso serial killer. Lui e Pia Levin, la collega che lo affianca nelle indagini, brancolano nel buio: chi si nasconde davvero dietro quegli orrendi delitti? Chi ha ucciso i due ragazzi, e perché? C’è un legame tra le vittime? Una scia di violenza e crimini rischia di insanguinare le strade di Stoccolma... Grazie alla sua lunga esperienza sul campo come portavoce della polizia svedese, Varg Gyllander ci offre uno spaccato vivido e crudo dei metodi investigativi e dell’atmosfera che si respira sulla scena del crimine, creando un thriller unico nel suo genere. Un successo internazionale tradotto in Germania, Danimarca e Olanda.




                               testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

lunedì 30 settembre 2019

CSS 14, Roberto Roganti: Morte al Villaggio Giardino [ristampa]



Un giallo veloce e maneggevole ambientato "a zonzo per Modena”.
Sei amici, descritti in chiave più o meno grottesca, un gruppo che può sembrare sconclusionato e irreale, ma proprio il concetto di "gruppo” è la molla vincente che consente al protagonista del romanzo, un giovane e intraprendente giornalista, di provare a risolvere un caso all’apparenza abbastanza confuso.
Un indagine che appassiona e diverte dalla prima all’ultima pagina, oscillando dal melodramma alla commedia fino all’inevitabile epilogo.
Mio padre nella postfazione ha scritto: Le mie due impressioni, dopo una vorace lettura, sono che, forse anche per la concisione:
1) la storia si fa leggere tutta d’un fiato e questo è un test positivissimo;
2) la originale caratterizzazione dei personaggi esistenti nella vita che semplicemente trasporta dalla realtà dei soggetti alla fantasia degli avvenimenti.

Come padre dell’autore rimango stupito dalla trasformazione di quel vecchio studente che ai suoi tempi non brillava certamente in italiano.


Roberto Roganti, modenese, fisioterapista.
Nel 2010 ha partecipato alla II° edizione del Premio Provinciale di Poesia Dialettale “La Gratusa d’Or” con buon piazzamento.
Nel 2011 ha partecipato alla XVII° Edizione del Concorso “Tra Secchia e Panaro” e nella sezione Poesia dialettale ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria piazzandosi al settimo posto.
Nel 2016 ha partecipato alla VIII° ed. del Concorso Parole e Poesie, piazzando ben due poesie al 4° posto.
Ha fatto e fa parte di giurie in vari concorsi nazionali. Fondatore de I Poetineranti; organizza eventi tipo presentazioni autori, spettacoli musica e poesie, cene d’autore; co-titolare della Collana Editoriale Senza Scarpe.

Pubblicazioni fuori catalogo: Attimi..., 2009, poesie; Illusionista, 2009, poesie; Famiglia, 2010, poesie; Groggologia, 2010, poesie e racconti; GnaM Anno 1, 2011 / GnaM Anno 2, 2013 / GnaM Anno 3, 2015, eno-gastro-chiacchiere; Appunti poetici di un fornicatore di anime, 2013, poesie; Rac...corti in scatola, 2013, racconti.

Editi:
Dal seggiolone al liceo in 100 passi, 2016, autobiografico
Morte al Villaggio Giardino, 2018, giallo
Al mê SLANG ed Módna, 2018, poesie in vernacolo

Racconti e poesie in italiano e vernacolo sono presenti in diverse antologie.

venerdì 27 settembre 2019

Marcella Nardi: Morte all'ombra dello Space Needle




Marcella Nardi nasce nel ridente borgo Medievale di Castelfranco Veneto. Si laurea in Informatica, campo in cui lavora per ventidue anni tra Segrate e Milano. Nel 2008, per lavoro, si trasferisce a Seattle, USA. Molte sono le sue passioni: la storia antica e medievale, la fotografia, i viaggi, il modellismo storico e soprattutto l’amore per lo scrivere. Come amante di romanzi gialli e di Medioevo, Marcella si è classificata al terzo posto nel 2011 al concorso “Philobiblon – Premio letterario Italia Medievale” con uno dei sei racconti che hanno dato vita al suo primo libro, un’antologia, “Grata Aura & altri gialli medievali”, la cui prima edizione si chiamava “Medioevo in Giallo”.
Nel dicembre 2014 ha vinto il Primo Premio al concorso “Italia Mia”, indetto dalla Associazione Nazionale del Libro, Scienza e Ricerca, con un racconto ambientato a Gradara.
Continua a scrivere e dal 2013 ha creato una serie poliziesca in cui la detective è proprio lei.



Joe Spark è un uomo che di mestiere fa l’avvocato penalista a Seattle. Ha quarantanove anni, alto, capelli ricci, nero corvino, e un paio di penetranti occhi azzurri. Vive sulla baia di Seattle in un bellissimo paesino, Alki. Joe ama il buon cibo, detesta la tecnologia e apprezza le belle donne, sebbene gli manchi il tempo per fare il Don Giovanni. Spesso e volentieri s’improvvisa detective, come in questo romanzo.
Nasce, quindi, la nuova serie dal titolo “Le indagini dell’avvocato Joe Spark”. Il genere del thriller legale ha sempre affascinato Marcella Nardi perché i casi si svolgono dentro e attorno ai tribunali, luoghi dove si incarna l’atavico concetto che in un’aula di giustizia, in un processo, vince, ahimè, chi ha la miglior favella…
In questo primo romanzo, Joe Spark incappa in un anziano signore dai modi strani che, dopo il pensionamento e la morte della moglie, decide di darsi allo studio dei crimini per i quali, a suo dire, è stata condannata la persona sbagliata.
Joe Spark viene irretito da quest’uomo in un "cold case", un omicidio avvenuto trent’anni prima, e soprannominato dalla stampa "Lo strangolamento all'ombra dello Space Needle". Una giovane donna era stata trovata strangolata nell’area che circonda la famosa torre di Seattle, lo Space Needle. A processo concluso, era stato condannato un giovane, un vicino di casa della ragazza.
Lo strano signore convince Joe Spark ad aiutarlo nel riabilitare il nome del giovane, ingiustamente condannato e morto suicida poco dopo l’incarcerazione. Il vero assassino è ancora in libertà. Una serie di eventi inattesi travolge l’avvocato Spark durante le indagini. Emergono nuovi elementi che lo portano a cambiare idea su come agire dopo aver scoperto il vero assassino di quella giovane ragazza.

giovedì 26 settembre 2019

Chester Himes: Rabbia ad Harlem


Imabelle è una bomba di sesso e malizia, e ha per le mani un malloppo che scotta.
Jackson è cotto marcio di lei: se la prende in casa e la aiuta a occultare il bottino. Nero, credente, credulone, Jackson ha ripulito le casse della parrocchia per partecipare a un singolare esperimento di ‘moltiplicazione’ del denaro: ovviamente, una truffa organizzata alle sue spalle da una gang di ceffi sanguinari. Quando Imabelle scompare nel nulla, Jackson chiede una mano al fratello Goldy – un tossico travestito da suora che semina improbabili premonizioni – ma è peggio che andar di notte. A mettere un po’ d’ordine, dal profondo nero di Harlem sbucano Bara e Beccamorto, una coppia di poliziotti vio­lenti e implacabili simili a ‘due allevatori di maiali a caccia di divertimento nella Grande Mela’. Rabbia a Harlem è un viaggio crudo, esilarante nella giungla di una metropoli spietata: un affresco imperdibile, un capolavoro citato e imitato da grandi scrittori e registi celebri.


Chester Bomar Himes (Jefferson City, 29 luglio 1909 – Moraira, 12 novembre 1984) è famoso per la serie di romanzi criminali dei due poliziotti investigatori a Harlem: Coffin Ed Johnson e Gravedigger Jones, da alcuni dei quali furono tratti dei film.
Figlio di due insegnanti, Joseph Sandy Himes e Estelle Bomar Himes, che in seguito divorziarono, fin da ragazzo dovette constatare la discriminazione razziale quando suo fratello, ferito in un incidente, fu respinto da un ospedale per soli bianchi. Dopo essere stato espulso dall'Università statale dell'Ohio, nel 1928 fu condannato per rapina a mano armata e fu rinchiuso nel penitenziario dell'Ohio. Lì riuscì a farsi rispettare scrivendo racconti, che vennero pubblicati su riviste dopo il 1931. Nel 1936 fu rilasciato in prova in custodia della madre. Continuò a scrivere e venne in contatto con Langston Hughes che lo aiutò a entrare nel mondo letterario. Nel 1936 sposò Jean Johnson.
Negli anni quaranta fu sceneggiatore a Hollywood e scrisse due romanzi sulle esperienze degli immigrati che lavoravano nelle industrie degli armamenti.
Negli anni cinquanta, amareggiato per le discriminazioni razziali di cui fu vittima (il boss della Warner Brothers lo cacciò solo perché negro), decise di trasferirsi per sempre in Francia. Fu lì che incontrò una donna anglo-irlandese, Lesley Packard, una giornalista di moda dello Herald Tribune che lo aveva intervistato. Dopo aver subìto un colpo apoplettico, fu lei che, lasciato l'impiego, si prese cura di lui, umanamente e professionalmente. Si sposarono nel 1978.
Dopo un trasferimento nella Francia meridionale, andarono in Spagna, ove lo scrittore morì nel 1984, sofferente per il malattia di Parkinson.




                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

martedì 24 settembre 2019

Roberto Roganti a I libri di Elena, Cesena 21/09/2019



I libri di Elena
Corte Piero della Francesca 59 - Cesena

Massimo Ghigi
presenta
Roberto Roganti


Un sentito grazie a 
Massimo Ghigi
Elena Baldini

domenica 22 settembre 2019

CSS 13, Rossana Ferrari: Non si può mai dormire tranquilli !



Certamente la vita del nostro protagonista è del tutto inusuale, molto ricca e complessa, fatta di alti e di bassi e, forse, proprio come succede nella maggior parte delle storie personali, non si presta a essere catalogata utilizzando banali cliché.
Tirando tutte le somme, alla fine la conclusione rimane sempre quella, come scopriremo un po’ alla volta: nulla è cambiato; ancora una volta si è raccontata un’altra importante storia d’amore!


Rossana Ferrari:
“Piccole Immagini”  è un nome che rende bene lo scopo della mia associazione. Le “Immagini” sono importanti, si fissano sino a diventare indelebili e possono arrivare ad incarnare i miti collettivi, così come si prestano ad essere strumentalizzate da chiunque cerchi il successo. Per questo ho aggiunto “Piccole”, al fine di ridimensionare il potere dell’immagine, senza per questo toglierne il valore. Ed ecco svelato il mio intento: raccogliere e trasmettere storie vissute da gente comune. Quelle “Piccole Immagini” di persone che magari ci abitano accanto, ci vendono il giornale, ci preparano il caffè o fanno parte del nostro ambiente, anche se nello stesso tempo possono rimanere in parte, o del tutto, sconosciute.

PER ORDINARLO SCRIVERE ALL'AUTRICE
ferrari.rossana.47@gmail.com

venerdì 20 settembre 2019

Roberto Gassi: L'uomo con la testa di scarabeo



Un piccolo paese a sud del Sud, in bilico tra la terra e il mare. Una vecchia Citroën DS Squalo. Quando monsieur Blanche sceglie tra tutti quell'insolito taxi, non sa ancora di aver trovato nell'autista proprio la persona che era stato mandato a cercare. Da quel momento la vita di Erol Ciorba ha una brusca svolta: dietro una ricompensa che gli permetterebbe di estinguere ogni debito e sognare un futuro migliore, dovrà intraprendere un lavoro di spionaggio per conto di una multinazionale. Nella più importante filiale del Mezzogiorno, infatti, stanno accadendo cose al di fuori del controllo del Gruppo: sparizioni, strani incidenti, movimenti sospetti di cui è necessario scoprire l'origine. Erol accetta e notte dopo notte entra a stretto contatto con le storie sui generis dei colleghi magazzinieri, con le continue violenze e vessazioni perpetrate da alcuni, con un nuovo amore. E con un segreto scoperto per caso, seguendo un misterioso scarabeo Ercole. Fin quando un killer vestito di nero inizia a seminare il panico tra gli autonominatisi Faraoni, sulle note dei Red Hot Chili Peppers.



Vito Roberto Gassi (Bari, 1975). Presso l’università degli studi di Bari consegue la laurea in Economia aziendale e il D.p.u. in Economia e amministrazione delle imprese. Attualmente lavora per una multinazionale nel settore trasporti e logistica. Nel 2011 vince la terza edizione del concorso nazionale “Narrando” con il suo romanzo d’esordio, La mosca bianca, edito da Albus Edizioni l’anno seguente. Nel 2015 pubblica Tra la panchina e il lampione con Wip Edizioni. L’uomo con la testa di scarabeo è il suo terzo romanzo.

giovedì 19 settembre 2019

Divier Nelli: Il giorno degli orchi



Divier Nelli (Viareggio, 15 settembre 1974), È stato il primo ad ambientare una storia gialla a Viareggio. Ha esordito nel 2002 con il romanzo La contessa (Passigli Editori), cui è seguito Falso binario (Passigli Editori, 2004), nella collana Le maschere del mistero diretta da Raffaele Crovi, due gialli con protagonista il maresciallo dei Carabinieri Franco Di Martino.


Ha tenuto incontri sulla vita e le opere di Georges Simenon, laboratori di scrittura creativa presso le scuole primarie, medie inferiori e superiori, nella scuola di Narrazioni Arturo Bandini associazione Nausika e per la Fondazione Mario Tobino. 
Nel 2005 ha dato vita, assieme ad altri nove scrittori, al progetto La vita addosso, un laboratorio di scrittura all'interno della Comunità di accoglienza del Ceis di Lucca, che ha portato alla pubblicazione del volume La vita addosso.

Nel 2008 Per il Comune di Viareggio, ha ideato e curato il progetto Viareggio Booktrailer, con l'obiettivo di creare un collegamento tra Europa Cinema e il Premio Viareggio, realizzando i booktrailer di Ritorno alla Patria di Lorenzo Viani e La bella degli Specchi di Mario Tobino. Nel 2010, la Regione Toscana e il Comune di Viareggio hanno sostenuto il progetto di Divier Nelli, finanziando la realizzazione di alcuni booktrailer di autori classici del '900 e facendo poi dotare la Biblioteca comunale di un maxischermo, per promuoverne la lettura.

Nel 2010 è stato direttore della collana Gialli Rusconi; dal 2011 dirige la sezione narrativa della casa editrice Rusconi Libri.
Nel 2019 ha curato il progetto editoriale Moon. 50 anni dall'allunaggio, uscito per Lisciani Libri, in cui 11 autori italiani parlano della Luna.





                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

martedì 17 settembre 2019

14 settembre 2019, Il Viet Nam visto da Christian Gardinali



Christian Gardinali laureato in Chimica che fotografa per passione sin da ragazzino. Ha contribuito alla realizzazione di diverse pubblicazioni con l’Associazione Culturale Fotografica “Arcobaleno” di Modena. Da diverso tempo ha rivolto il proprio interesse verso la bellezza femminile in tutte le sue espressioni fotografiche: ritratto, moda, boudoir, glamour, fashion, nudo, nudo artistico.



https://www.facebook.com/pg/ChrisArt70/about/?ref=page_internal

venerdì 13 settembre 2019

Sara Bortoluz: Gocce di Mediterraneo



Gocce di Mediterraneo è una raccolta di 46 poesie e ‘scorci poetici’, che coniugano l’elemento paesaggistico e culturale con la dimensione filosofico-introspettiva, suddivisa in quattro sezioni: Arpeggi, Antichi miraggi, Colori e fragranze e Raggi di luna. I temi affrontati spaziano dal significato della vita all’amore, dai temi ambientali e sociali alla fugacità del tempo, dalla più schietta realtà ai reami del sogno, dalla nostalgia per il passato all’apprensione e alla curiosità per il futuro.
Protagonista incontrastato è il Mediterraneo, scrigno di inesauribili meraviglie e custode silenzioso di miti e leggende, che non si presenta come un solo paesaggio, ma piuttosto un insieme di paesaggi, ciascuno con le proprie manifestazioni e sfumature, le proprie civiltà e la propria cultura, che fanno diventare i paesaggi fisici paesaggi dell’anima.
Tante piccolissime gocce diverse tra loro formano il mare. Tra le sue onde l’anima vibra, si increspa e si specchia liberandosi dalle catene della razionalità per abbracciare l’infinito in una spontanea e sincera comprensione di sé stessa. La riflessione poetica scaturisce da questa cornice: il Mediterraneo è lo spunto per un cammino alla scoperta di un vivace caleidoscopio di emozioni e di sensazioni che si originano dal mondo tangibile per poi fuggire sulle ali dell’invisibile.


Sara Bortoluz è nata a Feltre (BL) nel 1990 dove vive tuttora. Laureata in Lingue e civiltà moderne e contemporanee presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e successivamente in Relazioni internazionali presso il medesimo ateneo, si interessa di tematiche legate alla cooperazione internazionale e alla diversità culturale. Ha pubblicato alcuni articoli in riviste e blog di attualità e in newsletter di ONG, come ad esempio CitizensRights Watch di Londra. Alcuni dei suoi racconti e poesie sono apparsi su blog e in antologie di autori vari.

giovedì 12 settembre 2019

Ellis Peters: L'uomo che non sapeva uccidere


Non è insolito che la moglie di un poliziotto si senta sola, ma la tristezza di Bunty Felse, la moglie dell'ispettore George Felse, ha radici più profonde. Sta per compiere quarant'anni e ha la sensazione che la sua vita sia finita in un vicolo cieco. Così, senza pensarci troppo, si ferma in un bar e decide di scambiare due chiacchiere con un avventore, solo e triste come lei, giusto il tempo di una birra... Ma il destino ha preparato un colpo di scena, e quello che doveva rimanere un breve incontro, cordiale sì, ma senza futuro, si trasforma in un terribile incubo, una gelida partita con la morte che Bunty dovrà giocare sino in fondo.





                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

giovedì 8 agosto 2019

7 agosto 2019, Poetineranti a Estate al Parco, Soliera



Anche quest'anno siamo a Soliera, ma con una squadra rimaneggiata:

poeti e scrittori

GIACOMO INGRAMI

ROBERTO ROGANTI

e con la partecipazione del trio

TINO CASOLARI
GUIDO GRAZZI
ENNIO LEVRATTI





venerdì 2 agosto 2019

CSS 12, Roberto Roganti: Morte al Lido delle Nazioni



Seconda avventura dei Cinqueperunosei, questa volta in trasferta al Lido della Nazioni, dove è stato rinvenuto il cadavere di una giovane donna, inizialmente scambiato per un manichino. Il gruppo aiuterà le forze dell'ordine locali a scoprire la verità in meno di una settimana, per salvare l'entrante stagione balneare. In questa puntata ci sarà una new entry, Costa, al secolo Alberto Rizzi, capitano dei carabinieri di Comacchio. La scena si svolge per la maggior parte tra l'Hotel Quadrifoglio e il Bagno Cris al Lido delle Nazioni, senza scordarci le scorribande amorose del Sighi. Alla fine, come sempre, Grogghino dipanerà la matassa, ma comunque sarà un gran lavoro di squadra.

E come sempre, esclusi morto/i e assassino/a che sono inventati, tutti gli altri personaggi sono persone in carne e ossa, con i loro veri nomi anticipati da altrettante liberatorie.

I cinqueperunosei:

 Stefano Soranna, detto Pulitzer, giornalista
 Luigi Guicciardi, detto Cataldo, commissario di polizia
 Mauro Sighicelli, detto Sighi, ex atleta
 Luca Bagnoli, detto Armani, agente di commercio
 Armando Bruzzi, detto Malora, commerciante di vino
 Roberto Roganti, detto Grogghino, becchino

Comparse:

 Alberto Rizzi, detto Costa, capitano dell’Arma
 Raul Benazzi, titolare del Bagno Cris
 Nicola Uba, aiutante di Raul
 Paolo Rambelli, contitolare dell’Hotel Quadrifoglio
 Carlo Rambelli, contitolare dell’Hotel Quadrifoglio
 Giuliana Tartari, madre di Paolo e Carlo
 Emma Bregola, addetta di sala dell’Hotel Quadrifoglio
 Carlo De Maddalena, addetto di sala dell’Hotel Quadrifoglio
 Stefania Dorina Negru, barista esperta in cocktails
 Elisabetta Natali, tenente dell’unità cinofila dell’Arma


Mauro Sighicelli: Il cielo in una zucca


Il cielo in una zucca è una fiaba che ha come protagonisti dei grattacieli. Ognuno ha una sua personalità, prova dei sentimenti autentici e vive il suo universo parallelo in totale simbiosi con gli esseri umani. La visione della realtà filtra, dunque, da altezze differenti, con evidenti problemi di ingombro, emozioni contrastanti e inquietanti misteri nei meandri di tali colossi dell'edilizia. Età di lettura: da 7 anni.



Mauro Sighicelli è nato nel 1957 a Modena. Il suo primo e unico vero successo è stato “Insieme a te non ci sto più”, edito dalla casa editrice David and Matthaus nel 2013. Nell’ottobre 2014 pubblica il romanzo “Il più grande spettacolo dopo Pelè” con Arteaparte di Guastalla. Nel febbraio 2016 esce il libro “Il cielo in una zucca” della casa editrice David and Matthaus. Con Arteaparte di Guastalla pubblica altri tre libri: nel febbraio 2018 “Alla deriva”, nel giugno 2018 “Stanze di un mezzofondista”, nel febbraio 2019 “L’ombra del signore”. Per la collana Senza scarpe pubblica il n.7 “L’ombra del Signore due – seconda parte”, il n.8 “Anna e Fabio”, il n.9 “Radio Etruria 33”, il n.10 “Tutti morti dietro Maurino”, il n.11 “Maciste contro i proci”.


mercoledì 31 luglio 2019

Leonardo Sciascia: Il cavaliere e la morte


Il protagonista di questo romanzo è un commissario di polizia, il cui solo nome qui è Vice: sostituto, forse di qualcosa che non c’è affatto, supplente di una realtà già scomparsa, o dilatata fino a diventare irreale, come la moneta in tempo di inflazione. Nella mente di Vice, molto malato, sembra svolgersi la storia che leggiamo: storia di un biglietto minaccioso e misterioso scambiato fra due Potenti a un pranzo, scambio a cui fa subito seguito l’assassinio di uno dei due e l’indagine della polizia sull’altro, avviata con l’ansia di scagionarlo. 



Ma ciò che si sprigiona nella realtà da quel biglietto scambiato non è solo un delitto: una intera associazione eversiva, i figli dell’ottantanove, è forse nata in quel momento, e da allora non può che dilagare nella realtà, come un ultimo miraggio di sangue e insieme come beffardo contributo alle celebrazioni per l’anniversario della Rivoluzione francese. Mentre l’azione si dipana, mutandosi in un potente apologo, il Vice tiene sempre nella mente l’incisione di Dürer intitolata Il cavaliere, la morte e il diavolo, che lo ha accompagnato sulle pareti di tante stanze, nelle sue peregrinazioni da un ufficio all’altro, come se in quell’immaginazione stesse il segreto di ciò che avviene intorno a lui. Solo che il mondo, ormai, sembra poter fare a meno del Diavolo. Forse perché ormai «il Diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui».



                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

sabato 27 luglio 2019

CSS 11, Mauro Sighicelli: Maciste contro i Proci




“Maciste contro i Proci” è un romanzo storico, i nomi dei proci sono gli stessi citati nell’Odissea. Originariamente erano 108, ma nessuno è sopravvissuto. 
Maciste, invece, è un personaggio cinematografico nato nel film storico “Cabiria” del 1918, la cui vita è ambientata nel III secolo a.C. 
Rappresenta un uomo mitologico di straordinaria forza e bontà.






venerdì 26 luglio 2019

Cristiano Tassinari: Macabro Bar



La trama
Uno squallido bar di periferia di una città di provincia diventa l’insospettabile scenario di una serie di inspiegabili omicidi.
Chi vuole vendicarsi di Loretta, la sciatta e innocua barista del bar vicino alla stazione? E chi uccide, ad uno ad uno, tutti i clienti del bar?
Attorno a quelle quattro mura e a quei quattro tavolini si stringe un patto d’acciaio tra componenti della piccola “setta” del Macabro Bar. Ma qualcuno di loro ha un segreto troppo grande per essere ancora tenuto nascosto…
Nelle brevi e tetre giornate autunnali indaga una coppia davvero strana: l’energico commissario Carlo Antonio Gelardi e il disilluso giornalista Max Tartaglia.
Ma anche loro potrebbe finire stritolati dallo spirito del Macabro Bar.


L'autore
Ferrarese di Sant’Agostino (paese colpito da terremoto il 20 maggio 2012: forza e coraggio!), da sempre appassionato di sport, scrittura e televisione, ho cominciato a lavorare come giornalista fin da studente. Ritengo di avere due belle qualità: saper scrivere e saper parlare…
Ho nel sangue le telecronache di calcio. E, da bambino, sono stato la disperazione dei miei genitori, perchè imitavo Nando Martellini nel corridoio di casa, giocando con i soldatini-calciatori. Crescendo, ho realizzato il mio sogno: scrivere per “Il Resto del Carlino”, “Il Corriere dello Sport-Stadio” e altri giornali. E poi ho lavorato in parecchie tv, locali, nazionali e pure satellitari (anche in Francia), come Tele+ ed Euronews.
A Quartarete, a Torino. avevo trovato la mia dimensione: oltre 700 puntate di “Gentecheparla”, talk show del mattino, in onda dal lunedi al venerdi e la presenza fissa come conduttore del programma “Serata Juve”, tutti i venerdì sera, per due ore in diretta, dalle 20.30 alle 22.30. E sono pure diventato campione d’Italia! Ma poi sono finiti i soldi, gli stipendi non arrivavano piu’ e ho dovuto rimboccarmi le maniche, andare su e giu’ per l’Italia a caccia di uno straccio di contratto, prima l’ho trovato a TvQui a Modena e poi di nuovo a Euronews, a Lione, 12 anni dopo: che emozione! Chissà cosa mi riserverà il futuro….
Fuori dalla tv? Leggo, scrivo, cucino, adoro i tortellini che mi faceva la mamma e odio cavolfiori e liquirizia. Non sopporto le parolacce, il fumo e i raccomandati. Ho la migliore moglie del mondo, Antonietta, forse anche la migliore suocera del mondo, Rosa, e sicuramente il miglior figlio del mondo, Santiago. La mia prossima avventura? La Transiberiana: un grande viaggio da cui ricavare uno splendido, indimenticabile reportage.