venerdì 4 ottobre 2019

Maddalena Tassan: La teoria dei numeri ultimi




Maddalena Tassan è nata Venezia l'11 maggio 1964; scrive da sempre. Già inserita nell'annuario degli Scrittori Poeti e Saggisti 2^ Edizione edita da Nuove Generazione Editore 1997. Ha all'attivo numerose partecipazioni a iniziative letterarie (e pittoriche collettive e personali).

- Aprile 2011 Racconto "Chimica dell'Amore" edito da Book Sprint Editore;
- Maggio 2016 Romanzo “Travel Therapy – 3 tipe in viaggio” Edizioni Cavinato Editori International”;
- Aprile 2018 “Il viaggio del Signor Gillespy altre storie e poesie” Edizioni Aletti Roma;
- Settembre 2018 “Al di la’ del ponte c’è un sentiero” AutoPublishing/amazon.com Amazon/Kindle;
- Dicembre 2018 “La teoria dei numeri ultimi” AutoPublishing/amazon.com Amazon/Kindle.


Un altro romanzo della Tassan che continua a validare la sua vasta e prolifica vena di idee spesso legate al mondo reale e a storie di attualità. Anche in questa vicenda l’autrice svela la profondità, le visioni e i pensieri dei personaggi, attraverso immagini che diventano vere, tangibili e generano emozioni. Per dare più forza e carattere al tutto, ha scelto di associare a ogni capitolo un colore.
Tutto il libro, così, diventa come un prisma di vetro, attraverso il quale le emozioni sono la rappresentazione di una vita (la luce) nelle loro varie scomposizioni. La Tassan racconta così l’entità degli eventi associando a essi il colore che, per simpatia o sinergia, il personaggio principale assegna.
E’ la storia di un ragazzo, Paolo, che decide di fare un percorso di transizione e diventare donna. Per fare ciò si scontra dapprima con un padre terribile che lo umilia e lo denigra. Lo fa sentire come l’ultima vita tra mille vite. Ultimo tra tutti; una “persona non persona”, che non merita di fare parte dell’universo.
Una serie di esperienze di vita portano la nuova e vitale Liselotte a raggiungere una sua consapevolezza e si susseguono attraverso vicende forti, frustranti, traumatiche e, spesso, con decisioni di vita talvolta discutibili, legate a un mondo che per natura non le appartiene.
Suo malgrado le vive, le elabora e le stanno addosso come un vestito sulla pelle, negli occhi… Questo perché  il passato, il presente e il futuro sono come un unico filo con qualche nodo di vari colori, da sciogliere o da lasciare lì, per ricordare chi si è, cosa si vuole per la propria esistenza, quali prezzi sono stati pagati.
Liselotte dunque lotta per affermare la sua teoria che da “Ultima”, come l’aveva definita il padre, può esistere non necessariamente come “Prima”, ma esistere a prescindere, anche a metà di una coda immaginaria di anime, che cercano un loro posto ideale.
Per farlo ovviamente deve vivere e raccontare la sua colorata storia di crescita e di evoluzione.
Quasi sempre vi sono nell’esistenza di una persona dei crediti e,se meritati, vanno riscossi, perché aumentano non solo l’autostima ma annullano l’autocommiserazione di chi si è sempre sentito ULTIMO fra tanti…  Liselotte ce la farà?

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