lunedì 30 settembre 2019

CSS 14, Roberto Roganti: Morte al Villaggio Giardino [ristampa]



Un giallo veloce e maneggevole ambientato "a zonzo per Modena”.
Sei amici, descritti in chiave più o meno grottesca, un gruppo che può sembrare sconclusionato e irreale, ma proprio il concetto di "gruppo” è la molla vincente che consente al protagonista del romanzo, un giovane e intraprendente giornalista, di provare a risolvere un caso all’apparenza abbastanza confuso.
Un indagine che appassiona e diverte dalla prima all’ultima pagina, oscillando dal melodramma alla commedia fino all’inevitabile epilogo.
Mio padre nella postfazione ha scritto: Le mie due impressioni, dopo una vorace lettura, sono che, forse anche per la concisione:
1) la storia si fa leggere tutta d’un fiato e questo è un test positivissimo;
2) la originale caratterizzazione dei personaggi esistenti nella vita che semplicemente trasporta dalla realtà dei soggetti alla fantasia degli avvenimenti.

Come padre dell’autore rimango stupito dalla trasformazione di quel vecchio studente che ai suoi tempi non brillava certamente in italiano.


Roberto Roganti, modenese, fisioterapista.
Nel 2010 ha partecipato alla II° edizione del Premio Provinciale di Poesia Dialettale “La Gratusa d’Or” con buon piazzamento.
Nel 2011 ha partecipato alla XVII° Edizione del Concorso “Tra Secchia e Panaro” e nella sezione Poesia dialettale ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria piazzandosi al settimo posto.
Nel 2016 ha partecipato alla VIII° ed. del Concorso Parole e Poesie, piazzando ben due poesie al 4° posto.
Ha fatto e fa parte di giurie in vari concorsi nazionali. Fondatore de I Poetineranti; organizza eventi tipo presentazioni autori, spettacoli musica e poesie, cene d’autore; co-titolare della Collana Editoriale Senza Scarpe.

Pubblicazioni fuori catalogo: Attimi..., 2009, poesie; Illusionista, 2009, poesie; Famiglia, 2010, poesie; Groggologia, 2010, poesie e racconti; GnaM Anno 1, 2011 / GnaM Anno 2, 2013 / GnaM Anno 3, 2015, eno-gastro-chiacchiere; Appunti poetici di un fornicatore di anime, 2013, poesie; Rac...corti in scatola, 2013, racconti.

Editi:
Dal seggiolone al liceo in 100 passi, 2016, autobiografico
Morte al Villaggio Giardino, 2018, giallo
Al mê SLANG ed Módna, 2018, poesie in vernacolo

Racconti e poesie in italiano e vernacolo sono presenti in diverse antologie.

venerdì 27 settembre 2019

Marcella Nardi: Morte all'ombra dello Space Needle




Marcella Nardi nasce nel ridente borgo Medievale di Castelfranco Veneto. Si laurea in Informatica, campo in cui lavora per ventidue anni tra Segrate e Milano. Nel 2008, per lavoro, si trasferisce a Seattle, USA. Molte sono le sue passioni: la storia antica e medievale, la fotografia, i viaggi, il modellismo storico e soprattutto l’amore per lo scrivere. Come amante di romanzi gialli e di Medioevo, Marcella si è classificata al terzo posto nel 2011 al concorso “Philobiblon – Premio letterario Italia Medievale” con uno dei sei racconti che hanno dato vita al suo primo libro, un’antologia, “Grata Aura & altri gialli medievali”, la cui prima edizione si chiamava “Medioevo in Giallo”.
Nel dicembre 2014 ha vinto il Primo Premio al concorso “Italia Mia”, indetto dalla Associazione Nazionale del Libro, Scienza e Ricerca, con un racconto ambientato a Gradara.
Continua a scrivere e dal 2013 ha creato una serie poliziesca in cui la detective è proprio lei.



Joe Spark è un uomo che di mestiere fa l’avvocato penalista a Seattle. Ha quarantanove anni, alto, capelli ricci, nero corvino, e un paio di penetranti occhi azzurri. Vive sulla baia di Seattle in un bellissimo paesino, Alki. Joe ama il buon cibo, detesta la tecnologia e apprezza le belle donne, sebbene gli manchi il tempo per fare il Don Giovanni. Spesso e volentieri s’improvvisa detective, come in questo romanzo.
Nasce, quindi, la nuova serie dal titolo “Le indagini dell’avvocato Joe Spark”. Il genere del thriller legale ha sempre affascinato Marcella Nardi perché i casi si svolgono dentro e attorno ai tribunali, luoghi dove si incarna l’atavico concetto che in un’aula di giustizia, in un processo, vince, ahimè, chi ha la miglior favella…
In questo primo romanzo, Joe Spark incappa in un anziano signore dai modi strani che, dopo il pensionamento e la morte della moglie, decide di darsi allo studio dei crimini per i quali, a suo dire, è stata condannata la persona sbagliata.
Joe Spark viene irretito da quest’uomo in un "cold case", un omicidio avvenuto trent’anni prima, e soprannominato dalla stampa "Lo strangolamento all'ombra dello Space Needle". Una giovane donna era stata trovata strangolata nell’area che circonda la famosa torre di Seattle, lo Space Needle. A processo concluso, era stato condannato un giovane, un vicino di casa della ragazza.
Lo strano signore convince Joe Spark ad aiutarlo nel riabilitare il nome del giovane, ingiustamente condannato e morto suicida poco dopo l’incarcerazione. Il vero assassino è ancora in libertà. Una serie di eventi inattesi travolge l’avvocato Spark durante le indagini. Emergono nuovi elementi che lo portano a cambiare idea su come agire dopo aver scoperto il vero assassino di quella giovane ragazza.

giovedì 26 settembre 2019

Chester Himes: Rabbia ad Harlem


Imabelle è una bomba di sesso e malizia, e ha per le mani un malloppo che scotta.
Jackson è cotto marcio di lei: se la prende in casa e la aiuta a occultare il bottino. Nero, credente, credulone, Jackson ha ripulito le casse della parrocchia per partecipare a un singolare esperimento di ‘moltiplicazione’ del denaro: ovviamente, una truffa organizzata alle sue spalle da una gang di ceffi sanguinari. Quando Imabelle scompare nel nulla, Jackson chiede una mano al fratello Goldy – un tossico travestito da suora che semina improbabili premonizioni – ma è peggio che andar di notte. A mettere un po’ d’ordine, dal profondo nero di Harlem sbucano Bara e Beccamorto, una coppia di poliziotti vio­lenti e implacabili simili a ‘due allevatori di maiali a caccia di divertimento nella Grande Mela’. Rabbia a Harlem è un viaggio crudo, esilarante nella giungla di una metropoli spietata: un affresco imperdibile, un capolavoro citato e imitato da grandi scrittori e registi celebri.


Chester Bomar Himes (Jefferson City, 29 luglio 1909 – Moraira, 12 novembre 1984) è famoso per la serie di romanzi criminali dei due poliziotti investigatori a Harlem: Coffin Ed Johnson e Gravedigger Jones, da alcuni dei quali furono tratti dei film.
Figlio di due insegnanti, Joseph Sandy Himes e Estelle Bomar Himes, che in seguito divorziarono, fin da ragazzo dovette constatare la discriminazione razziale quando suo fratello, ferito in un incidente, fu respinto da un ospedale per soli bianchi. Dopo essere stato espulso dall'Università statale dell'Ohio, nel 1928 fu condannato per rapina a mano armata e fu rinchiuso nel penitenziario dell'Ohio. Lì riuscì a farsi rispettare scrivendo racconti, che vennero pubblicati su riviste dopo il 1931. Nel 1936 fu rilasciato in prova in custodia della madre. Continuò a scrivere e venne in contatto con Langston Hughes che lo aiutò a entrare nel mondo letterario. Nel 1936 sposò Jean Johnson.
Negli anni quaranta fu sceneggiatore a Hollywood e scrisse due romanzi sulle esperienze degli immigrati che lavoravano nelle industrie degli armamenti.
Negli anni cinquanta, amareggiato per le discriminazioni razziali di cui fu vittima (il boss della Warner Brothers lo cacciò solo perché negro), decise di trasferirsi per sempre in Francia. Fu lì che incontrò una donna anglo-irlandese, Lesley Packard, una giornalista di moda dello Herald Tribune che lo aveva intervistato. Dopo aver subìto un colpo apoplettico, fu lei che, lasciato l'impiego, si prese cura di lui, umanamente e professionalmente. Si sposarono nel 1978.
Dopo un trasferimento nella Francia meridionale, andarono in Spagna, ove lo scrittore morì nel 1984, sofferente per il malattia di Parkinson.




                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

martedì 24 settembre 2019

Roberto Roganti a I libri di Elena, Cesena 21/09/2019



I libri di Elena
Corte Piero della Francesca 59 - Cesena

Massimo Ghigi
presenta
Roberto Roganti


Un sentito grazie a 
Massimo Ghigi
Elena Baldini

domenica 22 settembre 2019

CSS 13, Rossana Ferrari: Non si può mai dormire tranquilli !



Certamente la vita del nostro protagonista è del tutto inusuale, molto ricca e complessa, fatta di alti e di bassi e, forse, proprio come succede nella maggior parte delle storie personali, non si presta a essere catalogata utilizzando banali cliché.
Tirando tutte le somme, alla fine la conclusione rimane sempre quella, come scopriremo un po’ alla volta: nulla è cambiato; ancora una volta si è raccontata un’altra importante storia d’amore!


Rossana Ferrari:
“Piccole Immagini”  è un nome che rende bene lo scopo della mia associazione. Le “Immagini” sono importanti, si fissano sino a diventare indelebili e possono arrivare ad incarnare i miti collettivi, così come si prestano ad essere strumentalizzate da chiunque cerchi il successo. Per questo ho aggiunto “Piccole”, al fine di ridimensionare il potere dell’immagine, senza per questo toglierne il valore. Ed ecco svelato il mio intento: raccogliere e trasmettere storie vissute da gente comune. Quelle “Piccole Immagini” di persone che magari ci abitano accanto, ci vendono il giornale, ci preparano il caffè o fanno parte del nostro ambiente, anche se nello stesso tempo possono rimanere in parte, o del tutto, sconosciute.

PER ORDINARLO SCRIVERE ALL'AUTRICE
ferrari.rossana.47@gmail.com

venerdì 20 settembre 2019

Roberto Gassi: L'uomo con la testa di scarabeo



Un piccolo paese a sud del Sud, in bilico tra la terra e il mare. Una vecchia Citroën DS Squalo. Quando monsieur Blanche sceglie tra tutti quell'insolito taxi, non sa ancora di aver trovato nell'autista proprio la persona che era stato mandato a cercare. Da quel momento la vita di Erol Ciorba ha una brusca svolta: dietro una ricompensa che gli permetterebbe di estinguere ogni debito e sognare un futuro migliore, dovrà intraprendere un lavoro di spionaggio per conto di una multinazionale. Nella più importante filiale del Mezzogiorno, infatti, stanno accadendo cose al di fuori del controllo del Gruppo: sparizioni, strani incidenti, movimenti sospetti di cui è necessario scoprire l'origine. Erol accetta e notte dopo notte entra a stretto contatto con le storie sui generis dei colleghi magazzinieri, con le continue violenze e vessazioni perpetrate da alcuni, con un nuovo amore. E con un segreto scoperto per caso, seguendo un misterioso scarabeo Ercole. Fin quando un killer vestito di nero inizia a seminare il panico tra gli autonominatisi Faraoni, sulle note dei Red Hot Chili Peppers.



Vito Roberto Gassi (Bari, 1975). Presso l’università degli studi di Bari consegue la laurea in Economia aziendale e il D.p.u. in Economia e amministrazione delle imprese. Attualmente lavora per una multinazionale nel settore trasporti e logistica. Nel 2011 vince la terza edizione del concorso nazionale “Narrando” con il suo romanzo d’esordio, La mosca bianca, edito da Albus Edizioni l’anno seguente. Nel 2015 pubblica Tra la panchina e il lampione con Wip Edizioni. L’uomo con la testa di scarabeo è il suo terzo romanzo.

giovedì 19 settembre 2019

Divier Nelli: Il giorno degli orchi



Divier Nelli (Viareggio, 15 settembre 1974), È stato il primo ad ambientare una storia gialla a Viareggio. Ha esordito nel 2002 con il romanzo La contessa (Passigli Editori), cui è seguito Falso binario (Passigli Editori, 2004), nella collana Le maschere del mistero diretta da Raffaele Crovi, due gialli con protagonista il maresciallo dei Carabinieri Franco Di Martino.


Ha tenuto incontri sulla vita e le opere di Georges Simenon, laboratori di scrittura creativa presso le scuole primarie, medie inferiori e superiori, nella scuola di Narrazioni Arturo Bandini associazione Nausika e per la Fondazione Mario Tobino. 
Nel 2005 ha dato vita, assieme ad altri nove scrittori, al progetto La vita addosso, un laboratorio di scrittura all'interno della Comunità di accoglienza del Ceis di Lucca, che ha portato alla pubblicazione del volume La vita addosso.

Nel 2008 Per il Comune di Viareggio, ha ideato e curato il progetto Viareggio Booktrailer, con l'obiettivo di creare un collegamento tra Europa Cinema e il Premio Viareggio, realizzando i booktrailer di Ritorno alla Patria di Lorenzo Viani e La bella degli Specchi di Mario Tobino. Nel 2010, la Regione Toscana e il Comune di Viareggio hanno sostenuto il progetto di Divier Nelli, finanziando la realizzazione di alcuni booktrailer di autori classici del '900 e facendo poi dotare la Biblioteca comunale di un maxischermo, per promuoverne la lettura.

Nel 2010 è stato direttore della collana Gialli Rusconi; dal 2011 dirige la sezione narrativa della casa editrice Rusconi Libri.
Nel 2019 ha curato il progetto editoriale Moon. 50 anni dall'allunaggio, uscito per Lisciani Libri, in cui 11 autori italiani parlano della Luna.





                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

martedì 17 settembre 2019

14 settembre 2019, Il Viet Nam visto da Christian Gardinali



Christian Gardinali laureato in Chimica che fotografa per passione sin da ragazzino. Ha contribuito alla realizzazione di diverse pubblicazioni con l’Associazione Culturale Fotografica “Arcobaleno” di Modena. Da diverso tempo ha rivolto il proprio interesse verso la bellezza femminile in tutte le sue espressioni fotografiche: ritratto, moda, boudoir, glamour, fashion, nudo, nudo artistico.



https://www.facebook.com/pg/ChrisArt70/about/?ref=page_internal

venerdì 13 settembre 2019

Sara Bortoluz: Gocce di Mediterraneo



Gocce di Mediterraneo è una raccolta di 46 poesie e ‘scorci poetici’, che coniugano l’elemento paesaggistico e culturale con la dimensione filosofico-introspettiva, suddivisa in quattro sezioni: Arpeggi, Antichi miraggi, Colori e fragranze e Raggi di luna. I temi affrontati spaziano dal significato della vita all’amore, dai temi ambientali e sociali alla fugacità del tempo, dalla più schietta realtà ai reami del sogno, dalla nostalgia per il passato all’apprensione e alla curiosità per il futuro.
Protagonista incontrastato è il Mediterraneo, scrigno di inesauribili meraviglie e custode silenzioso di miti e leggende, che non si presenta come un solo paesaggio, ma piuttosto un insieme di paesaggi, ciascuno con le proprie manifestazioni e sfumature, le proprie civiltà e la propria cultura, che fanno diventare i paesaggi fisici paesaggi dell’anima.
Tante piccolissime gocce diverse tra loro formano il mare. Tra le sue onde l’anima vibra, si increspa e si specchia liberandosi dalle catene della razionalità per abbracciare l’infinito in una spontanea e sincera comprensione di sé stessa. La riflessione poetica scaturisce da questa cornice: il Mediterraneo è lo spunto per un cammino alla scoperta di un vivace caleidoscopio di emozioni e di sensazioni che si originano dal mondo tangibile per poi fuggire sulle ali dell’invisibile.


Sara Bortoluz è nata a Feltre (BL) nel 1990 dove vive tuttora. Laureata in Lingue e civiltà moderne e contemporanee presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e successivamente in Relazioni internazionali presso il medesimo ateneo, si interessa di tematiche legate alla cooperazione internazionale e alla diversità culturale. Ha pubblicato alcuni articoli in riviste e blog di attualità e in newsletter di ONG, come ad esempio CitizensRights Watch di Londra. Alcuni dei suoi racconti e poesie sono apparsi su blog e in antologie di autori vari.

giovedì 12 settembre 2019

Ellis Peters: L'uomo che non sapeva uccidere


Non è insolito che la moglie di un poliziotto si senta sola, ma la tristezza di Bunty Felse, la moglie dell'ispettore George Felse, ha radici più profonde. Sta per compiere quarant'anni e ha la sensazione che la sua vita sia finita in un vicolo cieco. Così, senza pensarci troppo, si ferma in un bar e decide di scambiare due chiacchiere con un avventore, solo e triste come lei, giusto il tempo di una birra... Ma il destino ha preparato un colpo di scena, e quello che doveva rimanere un breve incontro, cordiale sì, ma senza futuro, si trasforma in un terribile incubo, una gelida partita con la morte che Bunty dovrà giocare sino in fondo.





                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI