mercoledì 31 luglio 2019

Leonardo Sciascia: Il cavaliere e la morte


Il protagonista di questo romanzo è un commissario di polizia, il cui solo nome qui è Vice: sostituto, forse di qualcosa che non c’è affatto, supplente di una realtà già scomparsa, o dilatata fino a diventare irreale, come la moneta in tempo di inflazione. Nella mente di Vice, molto malato, sembra svolgersi la storia che leggiamo: storia di un biglietto minaccioso e misterioso scambiato fra due Potenti a un pranzo, scambio a cui fa subito seguito l’assassinio di uno dei due e l’indagine della polizia sull’altro, avviata con l’ansia di scagionarlo. 



Ma ciò che si sprigiona nella realtà da quel biglietto scambiato non è solo un delitto: una intera associazione eversiva, i figli dell’ottantanove, è forse nata in quel momento, e da allora non può che dilagare nella realtà, come un ultimo miraggio di sangue e insieme come beffardo contributo alle celebrazioni per l’anniversario della Rivoluzione francese. Mentre l’azione si dipana, mutandosi in un potente apologo, il Vice tiene sempre nella mente l’incisione di Dürer intitolata Il cavaliere, la morte e il diavolo, che lo ha accompagnato sulle pareti di tante stanze, nelle sue peregrinazioni da un ufficio all’altro, come se in quell’immaginazione stesse il segreto di ciò che avviene intorno a lui. Solo che il mondo, ormai, sembra poter fare a meno del Diavolo. Forse perché ormai «il Diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui».



                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

sabato 27 luglio 2019

CSS 11, Mauro Sighicelli: Maciste contro i Proci




“Maciste contro i Proci” è un romanzo storico, i nomi dei proci sono gli stessi citati nell’Odissea. Originariamente erano 108, ma nessuno è sopravvissuto. 
Maciste, invece, è un personaggio cinematografico nato nel film storico “Cabiria” del 1918, la cui vita è ambientata nel III secolo a.C. 
Rappresenta un uomo mitologico di straordinaria forza e bontà.






venerdì 26 luglio 2019

Cristiano Tassinari: Macabro Bar



La trama
Uno squallido bar di periferia di una città di provincia diventa l’insospettabile scenario di una serie di inspiegabili omicidi.
Chi vuole vendicarsi di Loretta, la sciatta e innocua barista del bar vicino alla stazione? E chi uccide, ad uno ad uno, tutti i clienti del bar?
Attorno a quelle quattro mura e a quei quattro tavolini si stringe un patto d’acciaio tra componenti della piccola “setta” del Macabro Bar. Ma qualcuno di loro ha un segreto troppo grande per essere ancora tenuto nascosto…
Nelle brevi e tetre giornate autunnali indaga una coppia davvero strana: l’energico commissario Carlo Antonio Gelardi e il disilluso giornalista Max Tartaglia.
Ma anche loro potrebbe finire stritolati dallo spirito del Macabro Bar.


L'autore
Ferrarese di Sant’Agostino (paese colpito da terremoto il 20 maggio 2012: forza e coraggio!), da sempre appassionato di sport, scrittura e televisione, ho cominciato a lavorare come giornalista fin da studente. Ritengo di avere due belle qualità: saper scrivere e saper parlare…
Ho nel sangue le telecronache di calcio. E, da bambino, sono stato la disperazione dei miei genitori, perchè imitavo Nando Martellini nel corridoio di casa, giocando con i soldatini-calciatori. Crescendo, ho realizzato il mio sogno: scrivere per “Il Resto del Carlino”, “Il Corriere dello Sport-Stadio” e altri giornali. E poi ho lavorato in parecchie tv, locali, nazionali e pure satellitari (anche in Francia), come Tele+ ed Euronews.
A Quartarete, a Torino. avevo trovato la mia dimensione: oltre 700 puntate di “Gentecheparla”, talk show del mattino, in onda dal lunedi al venerdi e la presenza fissa come conduttore del programma “Serata Juve”, tutti i venerdì sera, per due ore in diretta, dalle 20.30 alle 22.30. E sono pure diventato campione d’Italia! Ma poi sono finiti i soldi, gli stipendi non arrivavano piu’ e ho dovuto rimboccarmi le maniche, andare su e giu’ per l’Italia a caccia di uno straccio di contratto, prima l’ho trovato a TvQui a Modena e poi di nuovo a Euronews, a Lione, 12 anni dopo: che emozione! Chissà cosa mi riserverà il futuro….
Fuori dalla tv? Leggo, scrivo, cucino, adoro i tortellini che mi faceva la mamma e odio cavolfiori e liquirizia. Non sopporto le parolacce, il fumo e i raccomandati. Ho la migliore moglie del mondo, Antonietta, forse anche la migliore suocera del mondo, Rosa, e sicuramente il miglior figlio del mondo, Santiago. La mia prossima avventura? La Transiberiana: un grande viaggio da cui ricavare uno splendido, indimenticabile reportage.

giovedì 25 luglio 2019

Mildred Davis: In memoria di quella là



Tre persone vengono uccise nella piccola città universitaria di Whitefield: Ruth Wuhermann precipita in un burrone durante una passeggiata, Mary Eccles è avvelenata da una bibita, il dottor Burleigh-Jervis viene travolto da un pirata della strada. Il verdetto della polizia è sempre "morte accidentale", ma Finley, la figlia di Ruth, è sicura che c'è un assassino tra gli studenti e i professori del "campus". Decide quindi di indagare per conto suo.




                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

venerdì 19 luglio 2019

Nathan Marchetti: Giallo Venezia



Formazione
Diploma di flauto traverso presso il Conservatorio di Musica “Venezze” di Rovigo.
Studi di composizione presso il Conservatorio di Musica “Martini” di Bologna.
Laurea in lettere moderne presso l’Università degli Studi di Bologna, con tesi sul regista svedese Ingmar Bergman.

Esperienze
Ha pubblicato nel 2019 con Fratelli Frilli Editori (Genova) Giallo Venezia dove prende vita il Commissario Enzo Fellini.


Precedentemente Marchetti (Adria, 1973) ha debuttato presso la Galleria Swiss Art Space (Losanna) nell’ambito del Salon d’été 2016.
Varie sue opere, nel 2017, sono state accolte nella Collezione di Francesco Pandian (Verona).
Nel 2017, un’opera della serie Soul (Substances) di Orazio Marchetti è stata donata dall’autore al Talmud Torah (Scuola Ebraica) della Comunità Ebraica di Venezia.
2018: partecipazione a Paratissima – Torino, con la Galleria Independent Artists.
Collettiva “Faces. I Volti dell’Uomo” (Busto Garolfo, Milano), realizzata dalla Galleria Independent Artists.
2019: Collettiva “Abstract” (Busto Garolfo, Milano), realizzata dalla Galleria Independent Artists.



giovedì 18 luglio 2019

Carlene Thompson: Tutto ha una fine



Blaine Avery non gode delle simpatie dei vicini di casa. Dopo il suicidio inesplicabile del ricco marito, tutti gli abitanti del piccolo villaggio la sospettano di averlo ucciso, anche se non ci sono prove al riguardo. Quando poi nella sua proprietà viene ritrovato il cadavere di Rosalind Van Zandt, le malelingue riprendono ad accanirsi. Intanto, l'assassino continua a colpire, mentre il cerchio si stringe intorno alla giovane vedova. E dopo ogni delitto, le telefona facendole ascoltare dei dischi che hanno una qualche relazione con la vittima. Qual è il motivo di tanto odio? E questo assassino esiste davvero o è solo la fantasia disturbata di una donna che ha perso la ragione? 




                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI
      

venerdì 12 luglio 2019

Stefano Frigieri: Sotto la città e altre storie



L’autore: Stefano Frigeri vive a Modena. Sessantenne, sposato, fa l’agente di commercio. Colleziona fumetti, va al cinema e scrive.




Stefano Frigieri si addentra in una dimensione del terrore che non è fatta di paura, ma di ombre e ambiguità, di coincidenze inquietanti e misteri irrisolvibili. Si serve del fascino dell'anormale e del misterioso per avvincere il lettore e tenerlo inchiodato alla pagina, all'erta e pronto a reagire se alzando lo sguardo incontra quello di uno sconosciuto che lo osserva a sua volta... È il fascino proprio di un evento bizzarro, di quel qualcosa di indefinito che pare essere in procinto di verificarsi facendosi beffa della nostra razionalità. Un fascino a cui sottrarsi è impossibile perché in ognuno di noi c'è il mostro cattivo relegato al sicuro in una stanzetta a tenuta stagna che ambisce a confrontarsi coi suoi simili. E solo noi ne siamo la chiave. Lo scrittore ci offre le indicazioni per trovare la porta. Oltre quella porta, creature che si nutrono di cellule umane, di sudari, che sopravvivono grazie a trasfusioni di sangue giovane, in agguato per vendicarsi di un torto, spiriti che ritornano dall'aldilà, che non riescono ad abbandonare i propri affetti, una strega che frequenta lo studio di un medico e un frate che dà fuoco alla propria abbazia... Dieci racconti per una silloge che chiama in gioco le nostre più ataviche paure e ci invita a prudenti riflessioni su quella realtà oltre il visibile a cui si può decidere di prestare attenzione oppure no.

giovedì 11 luglio 2019

Margery Allingham: Fiori per il giudice



1936
Quasi tutti coloro che vivevano all'inizio del secolo a Londra ricordano la storia di un uomo che uscì in un mattino assolato e svanì come una spirale di fumo grigio in un cielo senza nuvole". Ma dopo vent'anni, la sparizione di Tom Barnabas, giovane socio della casa editrice di famiglia, è solo un ricordo spiacevole. Finchè la storia non si ripete. Paul Brande, entusiasta e impulsivo, potrebbe essere partito per un viaggio d'affari, ma il ritrovamento del suo cadavere negli uffici della casa editrice dissipa qualunque dubbio. I sospetti cadono sul cugino Mike, innamorato della moglie di Paul. Albert Campion, investigatore fuoriclasse, intuisce però che non tutti i segreti sono venuti alla luce...





                      testo: LUIGI GUICCIARDI            voce: ROBERTO ROGANTI