venerdì 23 novembre 2018

Al me SLANG ed Mòdna di Roberto Roganti

Roberto Roganti, modenese, fisioterapista; tutto cominciò nel 2009, praticamente per caso ma sicuramente ce l'aveva nel sangue, la sua media dislessia gli aveva impedito per almeno 50 anni di esprimersi a dovere, adesso che è sbocciato non lo ferma più nessuno.
Nel 2010 ha partecipato alla II° edizione del Premio Provinciale di Poesia Dialettale “La Gratusa d’Or” con buon piazzamento.
Nel 2011 ha partecipato alla XVII° Edizione del Concorso “Tra Secchia e Panaro” e nella sezione Poesia dialettale ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria piazzandosi al settimo posto.
Nel 2016 ha partecipato alla VIII° ed. del Concorso Parole e Poesie, piazzando ben due poesie al 4° posto.
Ha fatto e fa parte di giurie in vari concorsi nazionali. Fondatore de I Poetineranti, gruppo che si dedica alla lettura dei propri testi in pubblico, in lingua e in vernacolo. Organizza eventi per i Poetineranti e dal 2018 è il direttore artistico della poesia nel Festival della canzone e della poesia dialettale di Modena.

Pubblicazioni:
· Attimi..., 2009, poesie
· Illusionista, 2009, poesie
· Famiglia, 2010, poesie
· Groggologia, 2010, poesie e racconti
· GnaM Anno 1, 2011, eno-gastro-chiacchiere
· GnaM Anno 2, 2013, eno-gastro-chiacchiere
· Appunti poetici di un fornicatore di anime, 2013, poesie
· Rac...corti in scatola, 2013, racconti
· GnaM Anno 3, 2015, eno-gastro-chiacchiere
· Dal seggiolone al liceo in 100 passi, 2016, autobiografico
· Morte al Villaggio Giardino, 2018, giallo

Inoltre suoi racconti e poesie in italiano e vernacolo sono presenti in diverse antologie.




Questa non vuole essere un'antologia di poesie in puro dialetto modenese, infatti si chiama slang, cioè il mio personale modo di interpretare il dialetto. Siamo forse tutti d'accordo nel-l'asserire che il dialetto di qualsiasi località è e non è una lingua, piuttosto una specie di gergo, un sistema linguistico parlato e tramandato a voce. Vero, sono nati dizionari e vocabolari, ma le regole sono piuttosto variabili, a secondo del territorio di appartenenza, differiscono perfino per distanze minime, quindi non possiamo asserire che questa sia una lingua con una sua precisa connotazione e con regole ferree, come può essere l'italiano. Il dialetto è la lingua parlata di un popolo in un determinato contesto geografico, che può essere più o meno vasto o più o meno ristretto.

Ad ogni modo eccomi qui, con il mio slang, preferisco chiamarlo così inglesizzandolo ed esorcizzandolo. Ho assemblato le mie poesie, alcune tradotte dai testi in italiano - quelle che mi piacevano poco e che così sono diventate più belle - e quelle che ho pensato direttamente in dialetto, opps, in slang. Ho cercato anche di mettere tutti gli accenti, apostrofi e segnetti vari, quelli che tanti puristi evitano di scrivere perché loro possono, sicuramente troverete degli strafalcioni non indifferenti ma non m’importa, questo slang è mio e solamente mio. Quando lo recito in pubblico tutti capiscono e a me basta. Mi sono avvalso dell'appoggio di mio padre e di mia moglie, che ringrazio e che mi sono stati di grandissimo aiuto, ma alla fine, tra il mio modenese, il medollese e il lamese, è nato “Al mê slang ed Mòdna”.

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