lunedì 24 dicembre 2018

CSS 6 Rosanna Fantoni: Poesie e Piccoli Scritti


Collana Senza Scarpe 6

Quando qualche tempo fa Rosanna mi aveva confidato di aver scritto delle poesie, non sono rimasto sorpreso, un tempo si era più avvezzi a queste pratiche, ma quando le ho lette, sì, allora sì che sono rimasto sorpreso. Devo ammettere la mia meraviglia nel leggere parole così profonde, così intime, così … piene d’amore.
E mi è venuta questa idea, proporre a Rosanna un libro strenna natalizia per amici intimi e parenti. Mi aveva confessato che, a parte qualcuna, non le aveva mai fatte leggere a nessuno. Le considerava un segreto tutto suo, ricordi di gioie, di dolori, di amori giovanili, ricordi che si nascondono molto spesso in fondo all'animo e che si ha fin vergogna a mostrarli.
Rosanna non li ha lasciati nel dimenticatoio del cuore, ma li ha fissati sotto forma di poesie. E ora eccoli qui, pronti per essere colti e meditati, pronti per mostrare alla cerchia di amici e parenti chi è, chi era e chi è stata Rosanna. 
A lei il merito di averli scritti, a me la fortuna di aver conosciuto una così fine dicitrice.

Roberto Roganti

Dopo sprazzi di poesia mi sento meglio, meglio disposta verso tutto e tutti, più disponibile e leggera. E’ come se il mio essere riuscisse ad operare una astrazione da sé, e mi sentissi solo essenza vitale, aere, anima. Ciò che ho scritto non ha certo la pretesa di essere vera poesia, è solo il modo di esporre con un certo ritmo i miei pensieri, è l’esigenza di presentare, in una cadenza ordinata, i miei sentimenti.


Un sottile filo la percorre, frutto della depressione che ha segnato spesso la mia vita e che ho combattuto duramente con tutte le mie forze, tenendola nascosta il più possibile, ma arrendendomi poi, mio malgrado, alle cure.
Questi miei piccoli scritti non li ha letti quasi nessuno, mi vergognavo a renderli noti. Quel qualcuno che li ha letti li ha apprezzati, mi pare sinceramente, rassicurando un po’ questo mio carattere a volte forte, sportivo, allegro, spesso però timido, complessato, inquieto.
Tempo fa non ho fatto altro che riunire in forma un po’ più organica, vari piccoli lampi che scrivevo su foglietti occasionali, nei momenti più impensati e che, dopo anni, ho riunito in un quaderno dove una cosa sola non manca: la spontaneità.
La metrica non è certo perfetta, le rime anche, non ho cercato la perfezione proprio perché il tutto rimanesse più spontaneo.
Se volete, leggete e non ridete di me, per favore.

erreffe



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