lunedì 17 dicembre 2018

CSS 5 Roberto Roganti - Al me slang ed Mòdna

Collana Senza Scarpe 5

Slang: Insieme di espressioni che si adoperano (spec. da certe classi o gruppi) in luogo di quelle del linguaggio usuale, a scopo di maggiore espressività, ma non di segretezza (differisce in questo dal gergo).

Dialetto: Sistema linguistico di ambito geografico o culturale per lo più limitato, che non ha raggiunto o che ha perduto autonomia e prestigio, anche in rapporto con la lingua nazionale non sempre è facile segnare i confini del dialetto, specie se questo ha molti punti di contatto con quella.

Questa prefazione è scritta per i puristi del dialetto, se dovete iniziare a leggere e a criticare la lingua che ho utilizzato, allora lasciate perdere, ma se siete mossi da curiosità, fate pure, ma in silenzio.
Questa non vuole essere un'antologia di poesie in dialetto modenese, infatti si chiama slang, cioè il mio personale modo di interpretare il dialetto. Siamo forse tutti d'accordo nell'asserire che il dialetto di qualsiasi località è e non è una lingua, piuttosto una specie di gergo, un sistema linguistico parlato e tramandato a voce. Vero, sono nati dizionari e vocabolari, ma le regole sono piuttosto variabili, a secondo del territorio di appartenenza, differiscono perfino per distanze minime, quindi non possiamo asserire che questa sia una lingua con una sua precisa connotazione e con regole ferree, come può essere l'italiano. Il dialetto è la lingua parlata di un popolo in un determinato contesto geografico, che può essere più o meno vasto o più o meno ristretto.

Ai puristi ho chiesto un aiuto che non mi è mai stato dato, e ho dovuto arrangiarmi con le ovvie conseguenze. Come si fa ad imparare una cosa se chi si fregia del titolo di maestro non vuole insegnare? Non è un problema, ci si crea il proprio dialetto. Forse è anche così che è nato il primo linguaggio, chissà ....

Ad ogni modo eccomi qui, con il mio slang, preferisco chiamarlo così inglesizzandolo ed esorcizzandolo. Ho assemblato poesie, alcune tradotte da testi in italiano - quelle che mi piacevano poco e che sono diventate più belle - e quelle che ho pensato direttamente in dialetto, opps, in slang. Ho cercato anche di mettere tutti gli accenti, apostrofi e segnetti vari, quelli che tanti puristi evitano di scrivere perchè loro possono, mi sono avvalso dell'aiuto di mio padre e di mia moglie, che ringrazio e che mi sono stati di grandissimo aiuto, ma alla fine, tra il mio modenese, quello medollese e quello lamese, è nato “Al mê slang ed Mòdna”.


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