Claudia Boccaletti – classe 1954 – si presenta: sono alla mia prima esperienza come scrittrice. Fin’ora mi sono divertita a dipingere ed a fare fotografie e faccio parte del mondo di Nonantolarte.
Bar dell'Angolo è una lettura
fresca, scorrevole e si legge tutto d’un
fiato sotto l’ombrellone o all’ombra di una grande quercia insieme agli amici.
I personaggi sono
tanti, per la maggior parte sono adolescenti alle prese con le loro prime
esperienze di vita. Lavoro, ragazzine, coetanei. La sera si ritrovano al Bar dell’Angolo per
raccontarsi cosa è successo durante il giorno e, magari, per chiedere consigli.
Fanno parte della vita di questi ragazzi anche le nonne, gli zii, gli anziani
che frequentano il Bar. Diventa quindi un romanzo di vita vera.
Sono molto
divertenti gli interventi in dialetto modenese. Proverbi e modi di dire che in
un periodo di grande cambiamento, come è stato il 1968, rivelano tutta la
vitalità delle persone oltre i quarantanni del tempo che difendevano a spada
tratta il loro mondo, le loro tradizioni!
Su suggerimento de
Il Rio ho riportato le forme dialettali solo a fondo pagina. In questo modo anche la persona che non
conosce il dialetto può godersi le battute in lingua italiana. Chi vuole provare, può leggere il dialetto ad
alta voce, magari con l’aiuto di un nonno!
E in questo libro si raccontano alcune avventure, o aneddoti che dir si voglia, di spezzoni di vita di quei personaggi che lo hanno vissuto e che lo hanno eletto a loro ritrovo non occasionale ma principale per i loro momenti di "stasi".
Mi ricorda un po' il film Gli amici del Bar Margherita di Pupi Avati, una specie di Amarcord, uno spaccato di varie vite in un luogo preciso, il Bar dell'Angolo, appunto. Ben scritto in una forma quasi elementare per raggiungere tutti i cuori.
Roberto Roganti
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