sabato 22 marzo 2025

Mandrake



Mandrake il mago (Mandrake the Magician) è un personaggio dei fumetti ideato da Lee Falk (autore anche del successivo Uomo mascherato) e disegnato da Phil Davis, che fece il suo esordio sui quotidiani statunitensi dell'11 giugno del 1934. Fra i personaggi a fumetti più famosi di sempre in tutto il mondo e particolarmente in Italia, dove nacque anche il modo di dire "non sono mica Mandrake" per indicare l'impossibilità a fare qualcosa. Il periodo di maggior successo del personaggio è soprattutto negli anni ’40 e ’50 e dal 1939 gli venne dedicata una serie di film. Per mano di altri autori Mandrake ha continuato a essere pubblicato nel mondo diventando un personaggio di culto conosciuto anche dalle generazioni successive. Le strisce originali sono ricercate dai collezionisti e possono raggiungere quotazioni importanti. 


Negli Stati Uniti d'America negli anni trenta erano popolari gli spettacoli di illusionismo e Falk, allora giovane pubblicitario, pensò di realizzare un fumetto incentrato sulla figura di un mago di nome Mandrake che in inglese significa mandragora, pianta alla quale erano attribuiti poteri magici durante l'antichità. Per la caratterizzazione grafica Falk si ispirò oltre che a sé stesso anche a un vero illusionista di nome Cardini vestendolo con frac, cilindro e mantello, tipico abito dei prestigiatori. Come spalla gli affiancò un assistente africano dal curioso nome tedesco, Lothar. L'aspetto e lo stile caratteristici di Mandrake ricalca quello di molti degli illusionisti che si esibivano sia in Europa che nel nuovo continente sin dall'Ottocento con un impeccabile frac con mantellina e cappello a cilindro.

Presentato come Mandrake, l'uomo del mistero, il personaggio inizialmente è un mago vero e proprio che incute paura ed è protagonista di storie dell'orrore nonostante utilizzi i suoi poteri per ricercare il bene. Alla fine degli anni trenta il personaggio sarà caratterizzato però come un brillante illusionista.
Disegnato con le fattezze di Falk stesso, è ispirato a un mago realmente esistito, tale Leon Mandrake, che si accordò con Falk affinché questi non rivelasse mai la sua fonte di ispirazione, per consentire all'amico mago di sfruttare la popolarità del personaggio. Aveva sempre i capelli lucidi ed impomatati, un paio di baffi e un bastone da passeggio con un grosso pomo che poteva divenire strumento dagli effetti magici.

Negli esordi il personaggio è una sorta di stregone in possesso di poteri tali da compiere veri e propri miracoli ma sempre utilizzati a fin di bene. L'avversario ricorrente è il Cobra, con il volto sempre coperto da un cappuccio e dotato anch'egli degli stessi poteri di Mandrake ma rivolti verso il male. I due si conoscono da molto tempo ma non si sa molto altro del vincolo che li lega. Successivamente si scopre che il Cobra si chiama in realtà Luciphor e che aveva imparato le arti magiche insieme a Mandrake nel Tibet dal maestro Theron che poi si scoprirà essere il padre di Mandrake e che Luciphor/Cobra è il suo fratellastro. Successivamente le storie divennero più ironiche e si scopre che i poteri di Mandrake non sono miracoli ma solo l'effetto delle tecniche di ipnosi che aveva apprese in Tibet che gli permettevano di far credere che si verificassero le cose più incredibili.

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