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Ombre
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Il lago era pura magia, con tutte le luci dei piccoli paesi adagiati sulle colline tutt’attorno. Fu attratto dal luogo fin dalla prima volta che lo vide. Per un istante un fremito di felicità e serenità lo fece sorridere.
Annibale decise di non alloggiare in albergo, ma presso un borgo antico, con piccoli appartamenti splendidamente ristrutturati e molto tranquilli, proprietà di un amico. Considerando che marzo non era ancora un mese turistico, nel borgo si poteva godere di una pace assoluta. Adagiato su una altura a meno di un chilometro
dal lago Trasimeno e a cinque chilometri dal centro del paese, circondato da ettari di ulivi e da una selva fitta e selvaggia, era un luogo di pace e bellezza. Tutta l’Umbria era diventata la nuova meta per gli investimenti di personalità famose italiane e straniere.
Un rumore.
Aprì la porta verso la piazzetta. Nulla.
Per un istante si fermò, riconobbe un profumo che non avrebbe dovuto essere li.
«Non è possibile» pensò.
Improvvisamente dal buio emerse una sagoma scura come la notte. Leggera, furtiva e… letale.
«Ma come è possibile che…» non riuscì a terminare la frase.
Un forte dolore alla testa e poi fu notte.
Dietro la prima ombra, un’altra ne apparve. Senza una sola parola si misero al lavoro.
Annibale decise di non alloggiare in albergo, ma presso un borgo antico, con piccoli appartamenti splendidamente ristrutturati e molto tranquilli, proprietà di un amico. Considerando che marzo non era ancora un mese turistico, nel borgo si poteva godere di una pace assoluta. Adagiato su una altura a meno di un chilometro
dal lago Trasimeno e a cinque chilometri dal centro del paese, circondato da ettari di ulivi e da una selva fitta e selvaggia, era un luogo di pace e bellezza. Tutta l’Umbria era diventata la nuova meta per gli investimenti di personalità famose italiane e straniere.
Un rumore.
Aprì la porta verso la piazzetta. Nulla.
Per un istante si fermò, riconobbe un profumo che non avrebbe dovuto essere li.
«Non è possibile» pensò.
Improvvisamente dal buio emerse una sagoma scura come la notte. Leggera, furtiva e… letale.
«Ma come è possibile che…» non riuscì a terminare la frase.
Un forte dolore alla testa e poi fu notte.
Dietro la prima ombra, un’altra ne apparve. Senza una sola parola si misero al lavoro.
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