mercoledì 17 novembre 2021

Mauro Sighicelli: Maciste contro i Proci - Capitolo 3


Riassunto: Il commissario Bertini e il suo fido agente Peppino scoprono il cadavere di un Procio morto sulla spiaggia di Itaca, in Grecia, mentre sono in vacanza. Bertini accetta di collaborare con l’ispettore greco Van Fakoulis per lo svolgimento delle indagini di rito.
Per identificare il Procio morto sulla spiaggia Bertini e Van Fakoulis si avvalgono della collaborazione del noto scrittore Roberto Roganti, in arte Grog, autore della trilogia di romanzi “Morte al Villaggio Giardino”, “Morte al Lido delle Nazioni”, “Morte al Palamolza” e in odore di premio Pulitzer 2018 in quanto esperto beccamorto. Quindi si recano alla reggia dove alloggiano i Proci per identificare il cadavere.


3°CAPITOLO
Alla reggia di Penelope

Durante il tragitto che li separava dagli appartamenti reali Van Fakoulis aggiornò Bertini sull’attuale situazione a casa dell’assente Ulisse. Dei 108 pretendenti iniziali molti proci avevano preferito abbandonare il maniero, stanchi di attendere che Penelope finisse di tessere la tela. Praticamente erano rimasti solo quattordici proci, quindi senz’altro uno di loro era il procio morto. L’ispettore suonò il campanello e un maggiordomo in livrea li fece accomodare. Percorsero il viottolo d’ingresso e Bertini notò che il giardino era ben curato e in ordine, segno di abbondanza di servitù. Due ancelle con il volto celato attraversarono furtivamente il cortile, dovevano essere state sorprese in un luogo proibito. Il commissario dubitò che fossero infedeli e che quindi avessero qualcosa da nascondere; riuscì solo a sbirciare il colore rosa della veste di una di loro, che contrastava con il verde delle piante. Se Ulisse fosse stato davvero in procinto di tornare le avrebbe senz’altro punite con la morte. Valicarono la porta d’ingresso e furono fatti accomodare in un’ampia sala, il maggiordomo li fece sedere su due divani e si allontanò per andare ad avvisare Penelope del loro arrivo. Per ingannare il tempo di attesa, Bertini cercò una rivista da sfogliare e trovò con un certo stupore un altro libro giallo di Roberto Roganti, ‘Morte al Lido delle Nazioni’, predisposto sul tavolino per gli ospiti. Che strana coincidenza, pensò il commissario, un libro in italiano fra tante riviste e proprio dell’autore presente in questi giorni sull’isola. Chissà se lo scrittore sarà ricevuto a corte. “Ottima scelta, commissario. L’autore di quel libro verrà a presentarlo proprio qui domani sera, nel mio castello, per allietare la serata ai proci, piuttosto provati dalla lunga attesa per la scelta del futuro re” la voce di Penelope risuonò calda e cordiale mentre la bellissima donna si avvicinava ai due poliziotti. “Piacere di conoscervi, sono Penelope, la regina di Itaca. A cosa devo l’onore della visita?” “Uno dei proci è stato trovato morto sulla spiaggia. Vorrei sapere chi sia!” Domandò l’ispettore greco alla padrona di casa. “Non lo so proprio. Me lo può descrivere?” “… ma… è un uomo … due gambe, due piedi, due braccia, due mani, due occhi, due orecchie ma un naso e una sola testa” rispose Van Fakoulis. “La descrizione non mi suggerisce nulla, non mi dice niente; sono rimasti quattordici proci, tutti con queste caratteristiche. Guardi, si potrebbe fare così: aspettiamo l’ora di cena e vediamo chi manca. Se un procio è morto ci sarà una sedia che rimarrà vuota e basterà per identificare il commensale assente.” L’ispettore approvò il piano di Penelope ma il commissario scosse il capo, in cenno di diniego. “Mi duole dissentire, collega, ma non posso proprio trattenermi fino all’ora di cena perchè usufruisco del trattamento di mezza pensione, quindi ho la cena gratis. Non potremmo anticipare all’ora di pranzo questo controllo?” “No” rispose Penelope “i proci sono andati a fare una gita e l’escursione dura fino a sera. Hanno portato con loro il pranzo al sacco.” “Questo complica ulteriormente il nostro lavoro” congetturò stizzito Van Fakoulis “potremmo tornare dopo cena e lei, signora Penelope, ci potrebbe dire il nome del procio morto.” “A dire la verità, una soluzione ci sarebbe per guadagnare tempo. Quando eravamo sulla spiaggia a ispezionare il cadavere, l’ho fotografato con il telefonino. Ora glielo mostro, signora Penelope, e vediamo se lei lo riconosce.” La regina si avvicinò  al commissario per scrutare meglio lo schermo e lui si sentì sfiorare le spalle dal corpo sinuoso della bellissima donna. In quell’istante avrebbe voluto essere anche lui un procio per poter ambire alle nozze con un donna così bella. Penelope trasalì: “Si tratta di Ctesippo, il più ricco di tutti i proci, ma anche il più arrogante e scortese. Non ci posso credere,  davvero è lui il procio morto?” “Sì, la sua testimonianza è più che attendibile, regina. Ora che il cadavere ha un nome, dobbiamo scoprire chi sia l’assassino. Per caso questo Ctesippo aveva dei nemici?” “Certo” rispose Penelope “senz’altro tutti gli altri tredici proci con cui era in competizione. Ma non posso escludere che possa avere litigato con altri abitanti dell’isola.” Bertini sembrò dubbioso, si consultò con il collega greco e entrambi convennero che fosse necessario vegliare nella reggia per notare qualcosa di anomalo. “Se il procio è morto di notte, è in quella fascia oraria che agisce l’assassino; se siamo fortunati lo coglieremo sul fatto, oppure acquisiremo altri elementi utili all’indagine.” Suggerì Van Fakoulis, ma il commissario mostrò segni d’impazienza perché l’ora della cena era prossima e l’uomo non voleva rinunciare al trattamento di mezza pensione. “Sa già quale sia il menù?” “Certo, è scritto sulla lavagna all’ingresso della sala da pranzo. Ci sono gli spaghetti al pomodoro con la possibilità di fare il bis, l’arrosto di vitello, il buffet di verdure e il budino come dessert. Inoltre ho diritto a un quarto di vino e a mezza di minerale.” “E allora non indugi, commissario, e appuntamento dopo cena per iniziare gli appostamenti dentro a questo edificio.” I due poliziotti si accomiatarono dalla bellissima Penelope e Bertini si affrettò a raggiungere la pensione Hellas.


1 commento:

  1. sn G.R.A.Z.I.E.
    grz x il racconto, molto scorrevole e quasi comico...un saluto a tti

    p.s.
    1) ottima l idea di fare audiolibro
    2) Berlioz molto apprezzato.

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