venerdì 5 dicembre 2025

Tenente Sheridan


Italia, 1959 / Mario Casacci e Alberto Ciambricco

Dopo aver esordito nel 1959 nella trasmissione a quiz Giallo Club, il tenente Ezechiele Sheridan (Ubaldo Lay), grintoso funzionario della squadra omicidi di San Francisco dall'eterno trench chiaro, diventa in seguito protagonista di veri e propri teleromanzi - La donna di fiori (1965), La donna di quadri (1968), La donna di cuori (1969) e La donna di picche (1972) - e di un serial di cinque episodi autoconclusivi da un 'ora ciascuno: Sheridan squadra omicidi (1967).




I vari episodi sono quasi sempre in interni, con una San Francisco che gli spettatori non scorgono mai, visto che per ragioni di economia si passa da un interno all'altro mentre i pochi esterni sono girati di solito in campagna, quasi sempre di notte. In una sola occasione, nell'episodio Soltanto una voce, si abbonda di esterni, ma si tratta di un caso eccezionale: il tenente Sheridan è infatti stato mandato in missione speciale a Roma, dove si muove con una certa disinvoltura.
 

L"'americanità" della serie era stata affidata alla maschera del protagonista e a qualche comparsa di colore che si aggirava in divisa sul luogo del delitto.
Famoso attore radiofonico, Ubaldo Lay (1917-1984) si calò con convinzione nei panni dello spigoloso tenente Sheridan, restandone però "prigioniero", dato che a causa del successo ottenuto ebbe qualche difficoltà a proporsi in altri personaggi
anche se, per esempio, è stato poi uno splendido patrigno nel romanzo sceneggiata tratto dal David Copperfield di Charles Dicken.  


A metà degli anni Settanta Ubaldo Lay-Sheridan è per qualche tempo testimonial di un aperitivo "vigoroso", ruolo che una decina d'anni dopo sarà "ereditato" da Telly Savalas-Kojak.


Può essere infine curioso ricordare che nel 1984 il tenente Sheridan ha condotto, come se fosse un caso poliziesco, una curiosa Indagine sui sentimenti su Raitre, un'inchiesta che si avvaleva di Alberto Abruzzese come "informatore" e delle "testimonianze" di Anna Benassi, Luigi Comencini, Vittorio Storaro e altri noti personaggi.




«Mai come questa volta - leggiamo su un comunicato stampa della Rai - l'esperto investigatore si sente tagliato fuori, incapace di dare un senso uniforme ai mille
tasselli del mosaico che è andato faticosamente componendo. Tuttavia nel finale, dopo che avrà visto sulla pelle del suo 'informatore' quanto può essere rischioso voler mettere il naso fino in fondo nell'universo dei sentimenti, dopo che avrà toccato il massimo del coinvolgimento, proprio nel momento della rinuncia a un lavoro che 'credetemi, non fa per me', Ezy Sheridan saprà con un ultimo guizzo di ironia riconoscersi nel meccanismo di finzione che solo può offrire un senso alla sua 'impossibile' indagine».

 

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