martedì 24 dicembre 2024

MONDADORI n.16 - Edgar Wallace: Il giustiziere



Il capitano Michael Brixan aveva alcune personalissime e innocenti
superstizioni. Credeva ad esempio che, se vedeva una cornacchia verde in
un campo senza ombra di dubbio avrebbe visto un'altra cornacchia verde,
prima del tramonto del sole. E quando, a un'edicola della stazione di Aixla-
Chapelle vide e acquisto una rivista sulla cui copertina spiccava il titolo
"Ero una comparsa" si preoccupo meno delle sensazionali rivelazioni che
delle circostanze in cui avrebbe sentito o letto il termine "comparsa"
utilizzato in quel senso particolare L'articolo non lo interessò affatto, era
annoiato, al punto da non riuscire ad appassionarsi alla sensazionale ascesa
di un oscuro artista dall'anonimato alla celebrità e alla sua conseguente
ricchezza.
Ma "comparsa" era una parola che aveva fatto colpo su Michael il quale
pertanto attese che la giornata gli portasse l'inevitabile replica.
Sostenere che la criminologia non lo interessava, che gli scassinatori
erano a suo dire, meno seducenti di una partita di golf, e che, sempre
secondo lui era quasi tempo perso mettersi a leggere l'elenco dei vari
delitti, avrebbe potuto suscitare un impressione sbagliata in coloro che lo
conoscevano come l'agente più intelligente del Foreign Office.
Trascorreva la sua vita pubblica incontrando strani personaggi del
continente in oscuri ristoranti e con diversi ruoli, al fine di venire a
conoscenza delle correnti sotterranee che spingevano alla deriva le chiatte
della diplomazia verso porti insospettati. Questi erano gli incarichi che lo
soddisfacevano pienamente.
Pertanto, e ovvio che rimanesse alquanto seccato quando venne
allontanato da Berlino proprio nel momento in cui, a quanto sembrava, il
mistero del Patto Slovacco stava per essere risolto.
- Se mi lasciaste altre ventiquattr'ore, potrei riuscire a entrare in possesso
del documento effettivo - disse con aria di rimprovero al suo superiore, il
maggiore George Staines, quando l'indomani si presentò a rapporto a
White Hall - Spiacente - replicò quello, senza battere ciglio - ma la verità è
che abbiamo avuto un colloquio a quattr'occhi con il primo ministro
slovacco, il quale ci ha promesso di comportarsi da galantuomo e, in
pratica, ci ha fornito il testo del trattato... la faccenda si è risolta in una
pura transazione commerciale Michael conoscevate un certo Elmer?
L'agente del Foreign Office si sedette sul bordo della scrivania. - E mi
avete tatto venire da Berlino per farmi una simile domanda? - chiese
accigliato - Mi avete richiamato in Inghilterra per parlare di Elmer? È un
impiegato, non è veli maggiore Staines annuì.
- Lo era - precisò. - Tre settimane fa è scomparso e, esaminando i suoi
libri contabili, e emerso che andava sistematicamente rubando fondi che
avrebbe dovuto controllare.
- Mi dispiace - commentò Michael Brixan. - Sembrava proprio un
brav'uomo, del tutto inoffensivo. Ma certo non vorrete che mi metta a
cercarlo! Questo e un lavoro per Scotland Yard.
- Non voglio che vi mettiate a cercarlo - disse Staines lentamente -
perché beh, e stato già trovato.
Nel suo tono c'era qualcosa di molto significativo e sinistro e, prima che
il superiore potesse prendere il foglietto di carta dalla cartella sul tavolo,
Michael Brixan aveva già capito cosa l'aspettava.
- Non si tratterà, per caso, del Giustiziere? - chiese con un filo di voce
Persino lui sapeva chi era quel personaggio.
Staines annuì. Porse al subalterno l'annotazione scritta a macchina e
Michael lesse: Troverete una scatola nella siepe accanto al ponte della
ferrovia di Esher. Firmato: Il Giustiziere.
- Il Giustiziere! - ripeté meccanicamente Michael, lasciandosi sfuggire
un fischio.
- Abbiamo trovato la scatola e, ovviamente, la testa dello sfortunato
Elmer, recisa nettamente dal corpo - disse Staines. - È la dodicesima testa
in sette anni - proseguì Staines - e in ogni caso la vittima aveva violato la
legge. Anche se la questione del trattato non fosse stata sistemata, Michael,
vi avrei fatto ritornare.
- Ma è una questione che riguarda la polizia.
- Sotto un profilo tecnico voi siete un poliziotto - lo interruppe il capo - e
il ministro degli Esteri desidera che vi occupiate del caso, e ciò con
l'approvazione del ministro dell'Interno a cui, naturalmente, fa capo
Scotland Yard. Fino a questo momento, la notizia della morte di Francis
Elmer e la scoperta dei suoi macabri resti non è stata data alla stampa.
L'ultima volta è scoppiato un putiferio tale che ora la polizia preferisce
tenere calme le acque. L'unica informazione che posso darvi è che Elmer è
stato visto dalla nipote una settimana fa a Chichester. La ragazza, Adele
Leamington, lavora per la Knebworth Picture Corporation, che ha uno
studio a Chichester. Il vecchio Knebworth è un americano molto in gamba:
la ragazza lavora con lui, è una specie di comparsa...
- Comparsa? Sapevo che quella parola infernale sarebbe spuntata di
nuovo! Andate avanti, signore... che cosa volete che faccia?
- Andate a trovare quella ragazza - rispose il capo. - Qui c'è l'indirizzo.
- Esiste una signora Elmer? - domandò Michael, infilandosi in tasca il
foglietto di carta.
L'altro annuì. - Sì, ma non è in grado di fare alcuna luce sul delitto. A
proposito, è l'unica persona a sapere che quel poveraccio è morto. Non lo
vedeva da oltre un mese e, a quanto pare, erano separati da diversi anni.
Tra l'altro, la donna trae un considerevole profitto dalla sua morte, in
quanto Elmer aveva stipulato un'assicurazione in suo favore.
Michael rilesse il macabro messaggio lasciato dal Giustiziere.
- Qual è la vostra teoria in proposito? - domandò incuriosito.
- In linea di massima, penso che si tratti di un pazzo che si sente
investito della missione di punire i trasgressori.
Staines si appoggiò allo schienale della poltrona, mentre sul volto gli si
dipingeva un'espressione pensosa.


 

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