domenica 2 giugno 2024

Massimo Malavasi

 

Classe 1972, nato a Carpi ma residente a Novi di Modena, diplomato in Composizione e in Pianoforte, affianca a una feconda attività compositiva una altrettanto intensa attività di concertista, didatta, arrangiatore e direttore di coro.
Ha ricevuto premi e menzioni in concorsi di composizione italiani e internazionali, ed ha partecipato a festival e rassegne internazionali di composizione.
Negli ultimi anni si è dedicato a composizioni di ampio respiro, quali due concerti per pianoforte e orchestra, il concerto per violoncello e 2 concerti per saxofono, soprano e contralto. A questi vanno aggiunte le esperienze teatrali di due opere liriche, “Altre vite” e “Frammenti”, e 5 musical di cui 2 in lingua inglese rappresentati negli Stati Uniti, “Nix” e “The Angel of Hell’s Kitchen”.

La scrittura di Massimo Malavasi non ha seguito le orme delle avanguardie novecentesche, ormai racchiuse in ambito accademico, se non in qualche lavoro scolastico giovanile, ma si ispira ai grandi capolavori del repertorio classico-romantico mescolati con l’esperienza della musica jazz, e del teatro.
Dopo gli anni dedicati alla musica vocale, non solo opera e musical, ma anche coro e direzione corale, la sua attenzione si è rivolta ancora alla musica strumentale, in particolare al concerto solistico con accompagnamento orchestrale. In questo genere trova spazio la sua creatività e la fantasia del virtuosismo strumentale, finora dedicato al pianoforte, al saxofono e al violoncello. Il virtuosismo strumentale diventa sinonimo di ricostruzione di quella forma artistica che non ha bisogno di giustificazioni, il virtuoso si misura con sé stesso e raggiunge quella sublimazione che rimane intoccabile, soprattutto in un’epoca di smarrimento in cui la mediocrità regna sovrana.


Il concerto per pianoforte e orchestra N°2 Op.34 arriva dopo l’esperienza maturata in numerosi anni di concerti dal vivo in veste di pianista classico ma anche di pianista che partecipava alle Jam Session di locali di musica jazz, in veste di musicista della cosiddetta musica colta ma anche di musica pop, in veste di mastro di coro ma anche di insegante di pianoforte e composizione. A fianco del pianista c’è anche il compositore, la cui scrittura ha spaziato dalla musica popolare alla musica classica e jazz, dalla musica per il teatro alla musica strumentale, dalla musica corale alla didattica pianistica.
Questo concerto unisce numerose tecniche compositive, dall’utilizzo dell’inversione e dei retrogradi dei temi di ispirazione barocca, alla ciclicità dei medesimi di ispirazione tardoromantica alla ritmica swing di ispirazione jazzistica. Per questa ragione il concerto si presta a vari arrangiamenti; infatti, è già stato eseguito in versione per pianoforte e quartetto d’archi con al pianoforte l’autore. 
Quello del video è una splendida versione interpretata dalla pianista Krisztina Fejes accompagnata da un’orchestra sinfonica completa, l’Inspired Symphony di Budapest, e in settembre di quest’anno si ascolterà anche una versione per pianoforte, basso, batteria e quartetto di saxofoni.
Questo concerto ha un carattere sereno, felice, che sembra voler dimenticare le negatività dell’era contemporanea, e lo fa con quell’unico tema che è presente in tutti e tre i movimenti del concerto, e si trasforma modificando il suo carattere e il suo stile, ma mantenendo sempre la sua fresca positività.
  • Nel primo movimento, Alla Breve, quasi in forma sonata, il tema passa dall’essere presentato con un carattere intimista alla sua trasformazione in carattere magniloquente, una vera esplosione di forza positiva. 
  • Nel secondo movimento, Valzer con Variazioni, questo viene trasformato in tempo ternario, un mesto valzer, e variato senza soluzione di continuità fino a raggiungere il punto culminate nelle ultime due variazioni. All’interno di queste anche altri strumenti, come l’ottavino, assumono il ruolo di solista.
  • Nell’ultimo movimento, Ritmato, l’inverso del tema presenta una modifica sincopata, e l’introduzione del basso elettrico e della batteria, fa assumere a tutto il brano una serena freschezza.

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