giovedì 27 gennaio 2022

Padre Brown vs Gilbert Keith Chesterton

 


da oscarmontani.blogspot

Il più dilettante dei dilettanti, ma anche il più professionale! Dilettante perchè lavora "aggratis", professionista perché raggiunge sempre lo scopo. Il suo!
Può un prete cattolico, diciamo anche in linea con la romana chiesa, chiedere parcella? No! Si deve accontentare di aver recuperato la pecorella smarrita. Così era per Padre Brown e per Padre Tobia; così è pure per Don Matteo.
La prima indagine di Padre Brown è raccontata ne La croce azzurra, racconto breve. Mentre approda con un piroscafo ad Harwich,   così viene descritto dal suo autore Gilbert Keith Chesterton:
"Un prete cattolico-romano di statura bassissima, che veniva da un villaggetto dell'Essex. Giunto a quest'ultimo, Valentin smise l'esame e gli venne quasi da ridere. Quel pretucolo era proprio l'essenza delle pianure dell'Essex: aveva un viso rotondo e inespressivo come gnocchi di Norfolk, gli occhi incolori come il mare del Nord, e recava parecchi involti di carta scura, che non riusciva a tenere riuniti. (...) Aveva un grosso ombrello malandato che gli cadeva di continuo; e pareva che non sapesse quale fosse la parte del biglietto da serbare per il ritorno".
Siamo nel 1911, il racconto apparve su di una rivista inglese e successivamente fu raccolto ne L'innocenza di padre Brown (The Innocence of Father Brown). Fu la prima apparizione di una lunga, fortunata e felice serie. Dirà Chesterton nella sua Autobiografia che la prima caratteristica di Padre Brown è di non avere caratteristiche; la sua importanza, di non apparire importante; e che la sua qualità cospicua quella di non essere cospicuo, e che il suo ordinario aspetto esteriore voleva essere in contrasto con la sua attenzione e la sua intelligenza insospettate.
Sempre nella sua Autobiografia, Chesterton spiega poi che quest'omino, uscito di sottecchi dalla sua penna e assurto agli onori della miglior letteratura, era un Uomo Vivo. Uomo Vivo nel senso chestertoniano (cioè uomo che non accetta di essere morto mentre è ancora vivo) ma anche nel senso stretto.
Padre Brown è "il prete cattolico", che s'impiccia degli affari degli altri. Lo fa forte delle raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, Avrebbe ottenuto più sostanziose parcelle di Sherlock Holmes, infatti lo fa apparire come un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità.
L’aspetto più interessante è sicuramente l’umanità del personaggio e dell’investigatore. Per inciso: le qualità umane sono quelle che, nel mondo reale, fanno davvero un bravo investigatore.
Padre Brown intende far valere la giustizia, ma non condanna mai l’uomo, vuole dargli la possibilità del riscatto, della redenzione. Dovrebbe essere il metodo "universale". Il bravo investigatore e il bravo giudice si astengono da giudizi morali e cercano di cogliere, fermo restando l’obbligo di applicare la legge e di fare giustizia,  la dimensione umana e le ragioni anche di chi commette i reati.
Il detective che ha la capacità di capire le motivazioni – anche quelle aberranti – e l’umanità dei criminali, senza mai dimenticare che ci sono delle vittime che hanno diritto di chiedere giustizia, è il detective ideale: giustizia, mai vendetta!
Padre Brown, non pensa alla parcella, ha dalla sua la grazia di Dio e un cervello sveltissimo, che gli consentono di muoversi con agilità nei contesti più diversi, in Europa e in America. Benché sia un prete di campagna ed abbia operato in aree povere e disagiate, noi non lo vediamo mai in parrocchia, bensì impelagato con personaggi della media e alta borghesia a risolvere faccende delicate e mondane. 

La scrittura di Chesterton è perfetta nel renderci gli ambienti e l’acume dei ragionamenti di Padre Brown. È una scrittura avvincente e ricca, capace però di lasciar spazio anche all’ironia. I racconti si leggono piacevolmente e la loro forte matrice cattolica (Chesterton modellò il personaggio di Padre Brown sulla figura del prete che lo convertì al cattolicesimo) non sfocia mai in intenti moralistici o, peggio, di indottrinamento.


Scrittore inglese che dalla Chiesa anglicana passò a quella cattolica ("per amore della salute, dell'allegria e dell'immaginazione" disse, evidentemente equivocando assai), che creò questa singolarissima figura di detective proprio quando trionfavano tutt'altri personaggi: l'iperrazionalista S. H., l'infernale Fantômas, Lupin bon vivant, il vulcanico Vidocq, e tanti altri romantici avventurieri.
Scrittore estremamente prolifico e versatile, scrisse un centinaio di libri, contributi per altri duecento, centinaia di poesie, un poema epico, cinque drammi, cinque romanzi e circa duecento racconti, tra cui la popolare serie con protagonista la figura di padre Brown. Fu autore inoltre di più di quattromila saggi per giornali. Amò molto il paradosso e la polemica, contribuendo inoltre alla teoria economica del distributismo.


Nessun commento:

Posta un commento