Terza edizione di questo Attimi..., la prima pubblicazione in assoluto di Roberto Roganti.
Questa edizione è tascabile, in bianco e nero. La prima invece era un album fotografico, tutto a colori di dimensioni molto particolari, 25x25, insomma, quadrato.
Il primo volume è nato praticamente per caso, volevo fare un
regalo a mio padre, ma volevo farne uno unico. Così ho fatto lavorare le
meningi ed è nato, pian piano, "Attimi...".
Dentro ognuno di noi c'è, innata, la capacità di scrivere
poesie, in versi o in prosa, ma quello che ci impedisce di riversare su foglio
il vortice di pensieri che pervade la nostra mente è la difficoltà a
"cogliere l'attimo", a fermare l'immagine dietro ai nostri occhi, a
delineare un profilo decrittivo... e il tempo e il coraggio di farlo.
Coraggio perché per scrivere certe cose, bisogna spogliarsi
di tutte le remore, di tutti i timori, perché bisogna "aprire" la propria anima
agli altri, perché bisogna metterci la faccia…. e non è semplice….
La cosa è nata così, un giorno dentro la mia auto da solo, in una
giornata piovosa, parlavo con me stesso sul tempo che perdevo durante il lavoro, tempo che dovevo trascorrere dentro "una scatola di lamiera", ho
guardato fuori dal finestrino bagnato attraverso le gocce di pioggia e ho
rimuginato sul tempo buttato via così...
Poi mi sono detto che ci sarebbe voluto un "aggeggio" che
potesse fermare i nostri pensieri e registrarli, dandoci poi la possibilità di
metterli "nero su bianco", in modo da rendere questo tempo perso… utile,
produttivo. Ho pensato che questo forse è il dono che hanno coloro che scrivono
versi, poesie, racconti e quant'altro, hanno cioè la capacità di "fermare
il tempo" e trasdurre quel nugolo di parole che ronza di continuo nelle
loro teste su fogli, scrivendo.... Così, senza accorgermene, questo pensiero sul
tempo perso mi ha assillato per tutta la giornata e una volta a casa, ho preso
una penna ed è nata ... "Futuro".
Dopo questa ne sono nate altre e altre ancora. Ho
incominciato così a guardarmi attorno, diversamente, ho spalancato gli occhi
sul mondo, e dai e dai ne ho scritte un centinaio in tre mesi. Tutto quello che
mi colpiva rimaneva impresso nella mia mente e dovevo scriverlo per "togliermi
il tarlo", sono arrivato perfino a scriverle "al volo" sul cellulare,
anche al capezzale dei pazienti.
Ne ho scelte poco più di una
trentina e ho pensato che sarebbe stato carino abbinarle a fotografie recenti e
passate, sia della mia vita che scattate da me, in fin dei conti era un regalo
a mio padre, quindi oltre a immagini del momento, doveva contenere qualcosa di
mio, e nostro, familiare insomma. E poi, non sapendo come abbinarle, ho spulciato il sito internet, dove ho poi stampato il libro, e mi è venuto un lampo di
genio, creare un album fotografico con le poesie dentro le fotografie. Qualche
immagine ammetto non è mia, l'ho brutalmente copiata dala rete, altre sono
andato in giro apposta a scattarle, le rimanenti le ho ripescate dal mio
archivio. Risultato? Direi ottimo, a me è piaciuto tanto e spero sia piaciuto
anche agli altri, una cosettina così, carina, senza pretese.
Direi un bel regalo per il compleanno di mio padre,
decisamente unico.
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