Rued Langgaard (Copenaghen, 28 luglio 1893 – Ribe, 10 luglio 1952) fu l'unico figlio del compositore e musicista Siegfried Langgaard (1852-1914) ed Emma Langgaard (1861-1926). A cinque anni iniziò le lezioni di pianoforte, prima con sua madre, poi con suo padre e un istruttore privato. Il suo talento si manifestò precocemente: già all'età di sette anni poteva suonare il Davidsbündlertänze di Schumann e le Mazurke di Fryderyk Chopin. Fu a quest'età che il giovane Langgaard iniziò a produrre le sue prime composizioni.
Fu un esponente del Romanticismo, influenzato da compositori come Richard Strauss e Richard Wagner. Le sedici sinfonie ch'egli scrisse sono il suo maggiore contributo al repertorio della musica romantica.
Le musiche di Langgaard sono visionarie e mostrano grande audacia, paragonandole a opere coeve.
Fra queste composizioni la più nota è Sfærernes Musik (Musica delle sfere) per orchestra e mezzo soprano.
Considerato una specie di eccentrico durante la sua vita (1893-1952), la sua musica subì una grave abbandono dopo un certo successo iniziale e poi improvvisamente godette di una voga postuma alla fine degli anni '60.
Oggi vi propongo la Symphony No. 4, "Lovfald" (Caduta delle foglie).
Langgaard era molto preso dalle visioni dell'Apocalisse. Vide la svolta delle stagioni come un simbolo della fine del mondo: nel cielo intravedeva la visione degli angeli di Cristo che combattevano gli eserciti del male e li spingevano giù dal firmamento. Le sinfonie 4, 6 e Sfærernes Musik appartengono al periodo che va dal punto centrale della Grande Guerra a due anni dopo la sua fine. Questa quarta sinfonia, come tutte le sue dalla seconda in poi, è in un solo movimento, si compone infatti di 13 parti. L'opulenza super carica, irrequieta, aspirante è desiderosa di tutto ciò che gli ispirano Wagner, Schumann e Strauss. C'è inoltre un elemento demoniaco (tipo la Liszt Faust Symphony) che Rued prese in considerazione. Grandi riprese di suono increspate e strani panorami quasi orientali, suggestivi alla William Beckford o alle enigmatiche sinfonie di Havergal Brian.
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