lunedì 21 marzo 2022

Adalbert Gyrowetz + Symphony in D Major Op. 12 Nº 1


(České Budějovice 20 February 1763 – Vienna 19 March 1850)

Compositore austro-boemo. Figlio di un maestro di cappella locale, fu mandato a Praga per studiare musica e legge. Nel 1785 arrivò a Vienna, anche se un anno dopo partì per l'Italia alle dipendenze del principe Ruspoli. Per i successivi sei anni viaggiò in tutta Europa, ottenendo elogi per le sue composizioni in Italia e in Francia. Nel 1791 era arrivato a Londra, dove fece amicizia con Joseph Haydn. Ritornato a Vienna, divenne maestro di cappella all'Hoftheater nel 1804. Sebbene fosse meglio conosciuto durante la sua prima carriera come compositore di sinfonie la cui struttura progressiva, buon senso della melodia e un'interessante orchestrazione furono lodati, la sua carriera successiva dopo il 1800 coinvolse il palcoscenico, per il quale compose opere nazionaliste come Hans Sachs. La sua musica comprende 28 opere, 17 balletti, 11 messe, due vespri, numerose altre opere sacre brevi, circa 60 sinfonie (di cui 40 pubblicate), due concerti per tastiera e tre sinfonie concertanti, tre quartetti di flauto, circa 60 quartetti d'archi, 30 trii, 40 sonate per violino, 47 Lieder e altre opere da camera più piccole.

“Il 19 marzo 1850 morì a Vienna all'età di 87 anni un musicista così oscuro che il mondo non se ne accorse quasi per niente. Egli stesso sarebbe stato il primo a concordare con un biografo che in seguito scrisse: “E' sopravvissuto a intere epoche della storia della musica e alla fine è rimasto solo in mezzo a sviluppi artistici che non riusciva più a comprendere e di cui non si prendeva atto dei risultati della propria attività”. Quattro anni prima della sua morte aveva osservato a un visitatore: "Che sensazione particolare è rimanere in vita e tuttavia rendersi conto di essere già spiritualmente morti". 

La sua prolifica produzione non aveva impedito al mondo di dimenticare l'uomo e tutta la sua musica. Gyrowetz appartiene chiaramente alla moltitudine di compositori che sono completamente ignorati dai posteri, e le sue opere sono tali che questo verdetto dovrà essere accettato come definitivo. Ma nel 1846 L. A. Frankl, scrittore e poeta viennese, fece in modo che l'ottantenne scrivesse l'unica cosa che doveva dargli un minimo di immortalità: lo persuase a scrivere la storia della sua vita. "Chi sarà interessato al passato di un uomo molto vecchio?" Gyrowetz aveva risposto; tuttavia le memorie furono scritte e apparse due anni dopo.

L'opera che vi propongo offre una deliziosa sorpresa e caratteristiche degne di nota, è suonata con grazia e calore e vale la pena ascoltarla.


Nessun commento:

Posta un commento