lunedì 22 marzo 2021

Il poliziesco inglese

 Coloro che non amano il romanzo poliziesco inglese - che, come si sa, tende più all'enigma e al rompicapo apparentemente irrisolvibili che all'azione- sostengono che i suoi meccanismi non hanno bisogno di autentici talenti letterari. Tanto che il francese Thomas Narcejac, autore e storico del giallo, si chiede addirittura se, «avendo a disposizione un calcolatore ad hoc, l'appassionato di romanzi polizieschi non potrebbe, entro certi limiti, procedere liberamente alla composizione di romanzi di tal genere e procurarsi quindi a volontà le emozioni più rare».

Molti autori inglesi sono ancora oggi popolarissimi e possono contare su ampie schiere di affezionati lettori un po' in tutto il mondo, ci limitiamo a ricordare Richard Austin Freeman, uno dei precursori del filone scientifico, Gilbert Keith Chesterton, Edgar Wallace, John Creasey, Agatha Christie, James Hadley Chase e Julian Symons, senza dimenticare il grande regista Alfred Hitchcock, una vera e propria istituzione del poliziesco sul grande e sul piccolo schermo.

Evento fondamentale e momento di svolta nella storia del poliziesco è la creazione nel 1887 da parte di Arthur Conan Doyle di Sherlock Holmes, il più famoso fra gli investigatori della letteratura, una figura "mitica" che ha superato i limiti del genere giallo. Sherlock Holmes, per il suo immediato e duraturo successo, si impone come modello di investigazione per tutti gli altri autori di polizieschi negli anni seguenti: ad esempio fra i più celebri epigoni di Holmes ci sono Hercule Poirot (il primo romanzo è del 1920), Philo Vance (1926), Ellery Queen (1929) e Nero Wolfe (1934).

Altri esempi di indagini e situazioni tipiche del poliziesco si ritrovano nei romanzi degli autori inglesi Charles Dickens, soprattutto in Casa Desolata del 1853 ed Il mistero di Edwin Drood del 1870, rimasto incompiuto, e Wilkie Collins, in particolare La donna in bianco del 1859 e La pietra di Luna del 1868. 

Qualche anno dopo viene pubblicato con enorme successo in Gran Bretagna Il grande mistero di Bow (The Big Bow Mystery, 1891) un romanzo di Israel Zangwill che rappresenta una pietra miliare nella storia del poliziesco, dato che probabilmente è il primo vero mistero della camera chiusa, ossia un delitto apparentemente insolubile compiuto all'interno di una camera trovata chiusa.

The Big Bow Mystery - Wikipedia

Questo particolare genere di enigma diverrà molto popolare nei decenni seguenti durante l'epoca d'oro del giallo classico, soprattutto grazie alle storie di John Dickson Carr (Le tre bare del 1935), Anthony Boucher (Tre volte sette del 1937) e Clayton Rawson (Morte dal cappello a cilindro del 1938).

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