martedì 8 ottobre 2024

MONDADORI n.7 - Alfred Edward Woodley Mason: La casa della freccia



Gli avvocati londinesi Frobisher e Haslitt erano orgogliosi di annoverare
tra i loro clienti molte persone che avevano degli interessi in Francia.
- Riusciamo così ad avere un posto nella storia - soleva dire il signor
Geremy Haslitt. - Fu nel 1806 che il signor James Frobisher, il nostro
illustre socio, organizzò la fuga di centinaia di sudditi britannici trattenuti
in Francia dall'editto di Napoleone I. Lo studio ricevette i ringraziamenti
del governo di Sua Maestà, ed è stato così fortunato da conservarsi le
relazioni contratte in quell'epoca. Mi occupo io stesso di questo ramo dei
nostri affari!
È per questo motivo che nel corriere giornaliero del signor Haslitt
figuravano sempre molte lettere coi francobolli azzurri francesi. Ma quella
mattina d'aprile non ce n'era che una. L'indirizzo era stato vergato con una
calligrafia minuta e irregolare che il signor Haslitt non conosceva. Ma
poiché la busta portava il timbro di Digione, il signor Haslitt si affrettò ad
aprirla. Aveva una cliente a Digione, una vedova, la signora Harlowe,
della cui salute aveva già avuto cattive notizie. La lettera proveniva
certamente dalla Maison Grenelle, la dimora della signora Harlowe, ma
non era stata scritta da lei. Il signor Haslitt guardò la firma.
Alfred E. W. Mason 1 1930 - La Casa Della Freccia Rossa
- Waberski? - disse, corrugando la fronte. - Boris Waberski? - E poi,
ricordandosi esclamò: - Ah! già, già! - Si sedette e cominciò a leggere. La
prima parte della lettera non conteneva che complimenti e gentilezze, ma a
metà circa della seconda pagina appariva ben chiaro a che cosa mirasse lo
scrivente. Mirava a cinquecento sterline. Il vecchio signor Haslitt sorrise e
proseguì nella lettera, facendo i suoi commenti ad alta voce.
Ho una gran bisogno di quel denaro, scriveva Boris...
- Non ne dubito! - mormorò il signor Haslitt.
... la mia amata sorella Mary Joan... continuava la lettera.
- Cognata! - corresse il signor Haslitt.
... non può vivere a lungo nonostante le cure e le attenzioni che ho per
lei, proseguiva Boris Waberski. Come voi certamente sapete, lei mi ha
lasciato una buona parte della sua sostanza. Questo denaro è dunque già
mio, non è vero? Lo posso dire senza che le mie parole vengano male
interpretate. Bisogna guardare la realtà bene in faccia. Speditemi dunque
un po' di quel denaro che è mio, per lettera raccomandata, e ricevete i
miei più distinti saluti!
Il sorriso del signor Haslitt si tramutò in un risolino di scherno. Lui
possedeva una copia del testamento di Mary Joan Harlowe, redatto in
debita forma da un notaio francese di Digione, col quale lei lasciava fino
all'ultimo centesimo della sua sostanza a Betty Harlowe, nipote di suo
marito e sua figlia adottiva. Ripiegò la lettera e fece per stracciarla, ma poi
cambiò idea.
- Meglio di no - si disse. - Con certa gente come Boris Waberski, non si
sa mai - e richiuse le lettera nella sua cassaforte privata.
Quando, tre settimane dopo, tra gli annunci mortuari del Times, lesse
quello della signora Harlowe, e ricevette un biglietto listato di nero col
quale Betty Harlowe lo invitava ai funerali a Digione, fu ben lieto di aver
conservato quello scritto. L'invito era puramente formale, perché, anche se
fosse partito subito, non avrebbe potuto arrivare in tempo per la cerimonia.
Si limitò dunque a scrivere alcune righe di condoglianze alla fanciulla e
una lettera al notaio francese per mettere a disposizione di Betty i servizi
del proprio studio. Poi attese.
- Il nostro Boris non tarderà certamente a farsi vivo! - si disse. Dopo
pochi giorni, infatti, ricevette un'altra lettera. L'indignazione e l'ira
avevano reso ancor più minuta e irregolare la calligrafia, e Waberski aveva
creduto opportuno raddoppiare la sua domanda.
Alfred E. W. Mason 2 1930 - La Casa Della Freccia Rossa
È incredibile! - scriveva. - Non ha lasciato nulla a me, suo fratello, che
ero così premuroso lei. Qui c'è qualcosa che non mi persuade. Mandatemi
ora mille sterline per lettera raccomandata. - Avete avuto sempre il
mondo contro di voi, mio povero Boris - soleva dire mia cognata con le
lacrime agli occhi. - Ma penserò a voi nel mio testamento! - E invece
nulla! Naturalmente ho parlato a mia nipote... ah, che donna senza cuore!
Mi ha riso in faccia. Pensate! Mille sterline, signore, altrimenti
nasceranno dei guai! Non si ride in faccia a Boris Waberski impunemente!
O mille sterline per lettera raccomandata, oppure... e questa volta Boris
Waberski non pregava il signor Haslitt di ricevere i suoi saluti, più o meno
distinti, ma si limitava a mettere la sua firma sottolineandola con un
segnaccio che attraversava tutto il foglio.

 

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