Ho scritto “Maciste contro i proci” quando ho deciso di cimentarmi in un romanzo storico. Era un periodo in cui gli scrittori che frequentavo erano divisi da un mio collega e caro amico in ‘storici’ e ‘non storici’, mescolando in questa categoria indistintamente gli autori del genere giallo, del filone rosa, della narrativa per bambini, del romanzo contemporaneo. Non mi sembrava corretto. Avevo deciso di ‘passare’ nel gruppo degli ‘storici’. Però a modo mio, senza abbandonare il mio stile e, soprattutto, volendo in fondo dissacrare tale categoria, impegnandomi in un falso romanzo storico. Così è nato “Maciste contro i proci”.
Avevo tutto quello che mi occorreva, un bel quaderno dove scrivere la storia, una bella penna, la voglia di divertirmi. Ho cercato notizie sui proci, ho citato gli stessi elencati nell’Odissea. Originariamente erano 108, nessuno è sopravvissuto, solo quindici vengono nominati con il loro nome. Maciste, invece, è un personaggio cinematografico nato nel film storico “Cabiria” del 1918, la cui vita è ambientata nel terzo secolo avanti Cristo. Rappresenta un uomo mitologico di straordinaria forza e bontà. Mi serviva un protagonista, così ho rispolverato un mio vecchio commissario del 1971, Bertini, assieme al fido scudiero Peppino.
Ho iniziato a scrivere la storia il 21 luglio 2018, l’ho terminata dopo appena 10 giorni scrivendo 10 capitoli, uno al giorno. Il racconto è ambientato proprio in quell’anno, la pandemia non ha ancora travolto il pianeta, la voglia di andare in villeggiatura è ancora presente. L’opera è surreale, ma a me è venuta proprio così. Spero che vi piaccia e che vi divertiate, così come mi sono divertito io.
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