lunedì 26 aprile 2021

Zio Abner

 Zio Abner

Stati Uniti, 1918 / Melville Davisson Post

Pubblicato per la prima volta nel 1918, Uncle Abner: Master of Mysteries è un'antologia di gialli scritti da Melville Davisson Post. Le storie popolari all'interno di questa raccolta sono state serializzate su riviste nazionali come il Saturday Evening Post all'inizio del XX secolo. Lo zio Abner è un detective dilettante nell'attuale Harrison County, West Virginia. Durante i suoi viaggi in questa landa selvaggia prebellica, molto prima che la nazione avesse un adeguato sistema di polizia, l'onesto zio Abner deve affrontare omicidi e misteri che non possono essere ignorati. Con un'intuizione inquietante, una logica impressionante e un'attenta osservazione delle azioni umane, lo zio Abner è la creazione letteraria più celebre di Melville Davisson Post ed è considerato uno dei testi più importanti della narrativa poliziesca e poliziesca americana.

Ritenuto da alcuni critici il miglior autore americano di mystery stories dopo Poe, Melville Davisson Post (1869-1930) alternò per molti anni l’attività letteraria all’esercizio della professione legale. Fra i suoi personaggi restano memorabili il losco avvocato Randolph Mason e zio Abner. Quest’ultimo, che risolve misteri in una comunità rurale della Virginia nel periodo antecedente alla Guerra Civile, è uno dei giganti della letteratura gialla. Le sue 22 avventure, scritte fra il 1911 e il 1928, ottennero un successo clamoroso sui giornali dell’epoca e, quando le prime 18 furono raccolte in Uncle Abner: Master of Mysteries (1918), il volume rimase sul mercato per vent’anni. Un atto di Dio apparve sul Metropolitan Magazine nel dicembre 1913.

Uomo dai radicati principi morali, Uncle Abner, vale a dire zio Abner, è uno che non si tira mai indietro quando pensa che si stia compiendo qualche ingiustizia o quando qualcuno è in pericolo. Profondo conoscitore degli uomini e dei loro sentimenti, vive in una sperduta comunità montana della Virginia alla fine del Settecento, prima della creazione della polizia, e non ha mai voluto accettare una qualsiasi carica ufficiale.
Individuo dalla grande austerità morale e dal severo bagaglio religioso, forgiato sulla più scrupolosa osservanza del Vecchio Testamento, che per lui non ha segreti, zio Abner è un tipo duro ma simpatico che si basa sulla conoscenza della gente per riparare torti e proteggere gli innocenti da chi vuole in qualche modo approfittarsene. Non ha certo scelto di fare il paladino del Bene e non accetta mai nessuna ricompensa, ma è convinto che qualcuno debba pur aiutare Dio ad amministrare la giustizia e che sia proprio Dio, in un modo o nell'altro, a far sempre trionfare la verità."

Il canovaccio delle diverse storie rimane per lo più invariato, mentre notevole è l'originalità degli intrecci e delle soluzioni. In un'occasione riesce a dimostrare che il principale indiziato di un crimine, un sordomuto, non avrebbe potuto redigere un documento incriminato dato che questo conteneva la trascrizione di un banale errore di pronuncia.

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