lunedì 9 agosto 2021

Arthur Jelling

 Arthur Jelling

Italia, 1940 / Giorgio Scerbanenco

Arthur Jelling, geniale come Poirot, implacabile come Maigret. Il primo grande detective del giallo italiano in sei avventure mozzafiato firmate Giorgio Scerbanenco.

Modesto archivista della direzione generale di polizia di Boston, Arthur Jelling è un timido e un pavido, sempre pronto a ringraziare e a scusarsi per un nonnulla, che finisce per essere la vittima ideale delle prepotenze degli altri. Ha pochissimi amici fidati capaci di comprenderlo e ama soprattutto la solitudine della sua casa e il chiuso del suo ufficio, dove vive "come il più oscuro degli impiegati".
Scartabella incessantemente fascicoli vecchi e nuovi alla ricerca di un filo conduttore, di un particolare insignificante sfuggito a coloro che avevano a suo tempo condotto le indagini. Con una pazienza certosina, come un ragno che tesse giorno dopo giorno la sua tela, Arthur Jelling riesce sempre a mettere le mani sui veri colpevoli dei casi di cui di volta in volta si occupa. E quasi sempre si tratta di persone qualsiasi - "Tutti i miei personaggi" ha scritto una volta Scerbanenco "erano gente modesta, spesso anche umile, che pensava solo a vivere, oscuramente, e oscuramente soffriva o era felice" - tanto che Jelling ha ormai da tempo capito che non sono i veri criminali a essere davvero pericolosi, ma i vinti e gli amareggiati.



Scerbanenco così descrive il personaggio di Jelling, nel secondo dei romanzi, La bambola cieca: «Arthur Jelling era un uomo che aveva quarant'anni, aveva studiato medicina fino a venticinque anni, s'era sposato a ventiquattro, e altro non aveva fatto di più importante, se non scoprire la trama segreta di alcuni delitti famosi. Ma nella sua vita non era mai entrato il romanzo, se non di scorcio. Scoperto l'autore del celebre delitto, o archiviata la pratica dell'ultimo processo, egli tornava a casa, tra sua moglie e suo figlio, leggeva il giornale mangiando, leggeva un libro a letto, e la mattina era in ufficio, all'Archivio Criminale, come un qualunque impiegato, come il più oscuro degli impiegati, a catalogare interrogatori ed elenchi di referti, o stesure di alibi.»

I romanzi con Arthur Jelling sono stati pubblicati da Mondadori.

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