Cadice 23-XI-1876 - Alta Gracia [Argentina] 14-XI-1946
Compiuti gli studi musicali a Cadice e a Madrid con P. Pedrell, nel 1907 era a Parigi come pianista e direttore di una compagnia girovaga di mimi: qui si perfezionò con Dukas rimanendovi fino al 1914, in costante e proficuo contatto col locale ambiente musicale (Ravel, Albéniz e altri). Dal 1914 al '19 visse a Madrid, poi a Granada dove entrò in contatto con Garsìa Lorca. A partire dal 1932, sia per una malattia alle vie respiratorie sia per le tristi vicende politiche della Spagna, la sua produzione diminuì considerevolmente: e nel 1939, dopo la vittoria di Franco, De Falla emigrò in Argentina, dove fu per breve tempo direttore d'orchestra, prima di ritirarsi in una località montana dell'Alta Gracia.
Notti nei giardini di Spagna (Noches en los jardines de Espafia) impressioni sinfoniche per pianoforte e orchestra (1915)
Ancora una volta siamo di fronte a una pagina di alta forza evocativa, dove la severa costruzione musicale si risolve in una festa di timbri e di ritmi che riproducono mirabilmente tre tipici quadri spagnoli. Il trattamento dell'orchestra è qui particolarmente lussureggiante, e rivela più che negli altri lavori di De Falla una forte influenza della tecnica impressionistica.
Anche le rievocazioni popolaresche di temi e di ritmi tendono a sciogliersi in un ampio affresco sinfonico, dove non è possibile disconoscere una certa pregustata sensualità del timbro.
C'è anche da osservare che il pianoforte qui non è trattato come strumento solistico nel senso corrente, ma come un elemento di primaria importanza nel discorso di tutta l'orchestra; esso la potenzia fonicamente e la arricchisce dal punto di vista coloristico, senza mai assumere rispetto ad essa una funzione
dialettica nel senso del concerto tradizionale.
La composizione si divide in tre parti: "AI Generalife" (è l'antica residenza dei re mori presso Granada; il pezzo, in tempo 'Allegretto tranquillo e misterioso', è un fascinoso notturno, dal colorito vagamente orientale e dall'atmosfera inebriante); "Danza lontana" ('Allegretto giusto': effetti timbrici raffinati e delicatissimi riproducono mirabilmente il sentimento nostalgico di una danza che giunge all'orecchio dalla lontananza); "Nei giardini della Sierra di Cordoba" ('Vivo': un brano festoso e ritmato, dai colori vividi, che verso la fine rievoca le precedenti atmosfere notturne).
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