In realtà non esiste il cattivo in questo romanzo, ma soltanto Charlie, un tipo un po' sconclusionato, giovane, di bell'aspetto, sofferente di una malattia di cui non si sono trovate né la causa né il rimedio. Comunque Charlie è stato sottoposto a terapia e, stando alle autorità preposte al suo caso, ne è uscito riabilitato. In parole povere, significa che si è dichiarato pentito di ciò che ha fatto e ha promesso di non rifarlo mai più. Ma potrebbe anche significare che le case di correzione sono sovraffollate e che occorre liberare i posti per altra gente. Il pentimento e la promessa di Charlie sono stati sinceri, ma si dà il caso che abbia dimenticato l'uno e l'altra, non appena si è innamorato di una ragazzina di nove anni. La osserva mentre gioca nel cortile della scuola, la segue fino a casa, continua a passare e ripassare con la sua auto per la strada dove abita.
Poco tempo prima di iniziare a scrivere questo romanzo, ebbi occasione di assistere al processo di un tale accusato di molestie ai minori. Mentre l'avvocato della difesa si affannava nel tentattvo di dimostrare che l'atteggiamento della vittima era stato deliberatamente provocante, questa ragazzina di nove anni, seduta nell'aula, appariva teneramente innocente...
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