mercoledì 3 settembre 2025

Franz Ignaz Danzi

 

(Schwetzingen, 15 giugno 1763 – Karlsruhe, 13 aprile 1826)

Compositore, violoncellista e direttore d'orchestra tedesco, figlio del violoncellista italiano Innocenzo Danzi.
Fu attivo in diverse località della Germania: Mannheim, Monaco di Baviera, Stoccarda e Karlsruhe, città dove morì nel 1826.

Cresciuto a Mannheim, il giovane Franz studiò musica con il padre Innocenzo e con l'abate Georg Joseph Vogler, prima di entrare a far parte nel 1778 come violoncellista nella celebre orchestra del principe elettore di Baviera Karl Theodor. Nel 1790 sposò la cantante d'opera Maria Margarethe Marchand, con la quale viaggiò per numerose città europee fra cui Lipsia, Praga, Venezia e Firenze.

La madre era Barbara Sidonia Margaretha Toeschi, sorella di Karl Joseph (Carlo Giuseppe) Toeschi e figlia di Alessandro Toeschi. Suoi fratelli erano la compositrice e cantante Francesca Lebrun (nata Franziska Dorothea Danzi e sposata con l'oboista Ludwig August Lebrun) ed il violinista Johann Baptist Danzi. Danzi visse in un periodo fondamentale per la musica europea. La sua carriera attraversa la transizione fra classicismo musicale ed il primo periodo romantico. Da giovane conobbe Wolfgang Amadeus Mozart, compositore del quale egli aveva grande stima e considerazione; Danzi fu anche contemporaneo di Ludwig van Beethoven, nei riguardi del quale aveva impressioni contrastanti; egli fu infine mentore del giovane Carl Maria von Weber.

Si colloca nel periodo che segna il passaggio dal Classicismo al primo Romanticismo.
Talento precoce, Danzi studia violoncello, pianoforte e canto con il padre, poi sotto la guida dell’abate Vogler; già all’età di quindici anni suona in concerto con l’orchestra di Mannheim.
Nel 1780 esordisce con due opere, Cleopatra ed Azakia; si afferma con le musiche di scena per l’opera di F. Schiller, Die Räuber, e nel 1783 subentra al padre nell’incarico di violoncellista a Monaco. Dopo il successo ottenuto con l’opera comica Die Mitternachtsstunde, si dedica al teatro musicale tedesco, ma lo scarso apprezzamento di Ifigenia in Aulide, che nel 1807 viene replicata soltanto due volte, lo induce a lasciare Monaco per trasferirsi a Stoccarda, alla corte di Federico I, dove assume l’incarico di maestro di cappella e insegnante di composizione. Tra i suoi allievi più conosciuti figura Carl Maria von Weber che, nel maestro, trova un assiduo sostenitore.
Nella produzione musicale di Franz Danzi occupano significativo rilievo le pagine scritte per gli strumenti a fiato; è molto interessante la sua sperimentazione in varie combinazioni e in diverse tipologie d’esecuzione; in particolare ricordiamo le composizioni per fagotto, quattro concerti e tre quartetti con archi, dove il timbro e le peculiari caratteristiche dei vari strumenti trovano la migliore valorizzazione.

Il Quintetto in re-minor op. 41 è considerato un classico di sempre tra i tre quintetti per pianoforte e fiati. Questo fu pubblicato nel 1810 ed è composto per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte. In tre movimenti, la prima parte è preceduta da un'introduzione lenta.

La musica di Danzi veniva abitualmente descritta come "classica leggera". Un recensore scriveva: "La musica ha fascino e raffinatezza, esaltati dalla persuasiva maestria della sua partitura". Secondo una recensione del Gramophone, i suoi "pezzi potrebbero trasformare gli amanti di Mozart in amanti di Danzi, amante di Mozart".

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