sabato 7 giugno 2025

Bilbolbul




Bilbolbul è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti ideata da Attilio Mussino e pubblicata dal 1908 sul Corriere dei Piccoli; è il primo personaggio ricorrente dei fumetti di ideazione italiana a essere pubblicato in Italia.

Il personaggio è un bambino africano che vive piccole avventure surreali e strane nel suo villaggio collocabile nell'Africa orientale, allora al centro della politica coloniale italiana. La caratteristica principale era la peculiare abilità di adeguarsi fisicamente a quello che gli veniva raccontato diventando letteralmente rosso per la vergogna o verde di rabbia o con gli occhi fuori dalle orbite a seguito del fatto che comuni modi di dire come "rosso dalla rabbia" o "avere un buco nello stomaco" nel suo caso diventavano reali fintanto che non veniva aiutato da qualcuno. Queste metafore erano i commenti in rima che comparivano sotto la vignetta in quanto le storie a fumetti dell'epoca, in Italia, venivano realizzate senza nuvolette sostituite da testi in rima che narravano le vicende descritte.

La serie esordì sul primo numero del Corriere dei Piccoli, supplemento del Corriere della Sera, il 27 dicembre 1908 e proseguì nel corso del 1909, per poi riapparire ciclicamente (nel 1913, nel 1922 e infine nel 1933) raggiungendo le 56 tavole.


Attilio Mussino (Torino, 25 gennaio 1878 – Vernante, 16 luglio 1954) è stato un illustratore, fumettista e pittore italiano.

Formatosi presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, già da studente collabora con i giornali satirici «La Luna», «Il fischietto» e «Pasquino». In questi anni porta avanti contemporaneamente sia l’attività pittorica che quella di illustratore, ma è proprio in quest’ultima che raggiunge i risultati migliori. Mussino è senza ombra di dubbio tra i più prolifici illustratori italiani, soprattutto per i libri per bambini e ragazzi.

Nel 1908 nasce il «Corriere dei Piccoli» e nel primo numero Mussino pubblica una tavola a fumetti con la prima storia di Bilbolbul, simpatico e pestifero bambino africano che vive avventure paradossali in un’Africa quasi surreale. La collaborazione con la prima testata a fumetti italiana continua per diversi anni e dalla sua penna nascono numerosi personaggi disegnati sia con tratto umoristico che realistico, come i Cinesini, che risolvono ogni difficoltà grazie ai loro codini, e Sor Spacconi, esploratore in grado di catturare qualunque tipo di animale esotico. Tra il 1910 e il 1911 Mussino crea altri personaggi come Topofino, Toccatutto e Ciabatta che diventano cari ai piccoli lettori del periodico. Sempre per il «Corriere dei piccoli» crea Schizzo, un bambino che rivive in sogno gli avvenimenti, per lo più politici, dell’epoca; l’ispirazione arriva senza dubbio da Wilson McCay creatore di Little Nemo. Dotato di fervida fantasia e anche estremamente prolifico, nel 1911 illustra per l’editore Bemporad un’edizione di Pinocchio. Questa edizione diventa un classico nell’iconografia del burattino e rivela la raffinatezza e l’eleganza del disegno di Mussino, con un’evidente adesione allo stile liberty con le sue cornici e decorazioni floreali. Si tratta sicuramente di una delle edizioni più belle e famose del capolavoro di Collodi. Al popolare burattino l’autore resta legato a lungo, tanto che negli ultimi anni di vita scrive un’autobiografia illustrata intitolata Pinocchio al microfono.

Muore il 16 luglio 1954 a Vernante, in provincia di Cuneo.
 

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