Tra l'orbita di Marte e quella di Giove, a una distanza media dal Sole di 450 milioni di chilometri gravitano, in ampia triplice fascia, i cosiddetti pianetini, o asteroidi. Con dimensioni che vanno da poche decine di metri di diametro a massimi - come ad esempio Cerere e Vesta - di sei o settecento chilometri, gli asteroidi sono numerosissimi. Si calcola che possano arrivare fino a 50.000, vera polvere di mondi, ciottoli del cielo, dalla misteriosa origine. Quale, infatti, l'origine di questo sciame di frammenti di roccia, gravitante esattamente là dove, secondo le leggi della dinamica celeste, dovrebbe trovarsi un pianeta di massa equivalente almeno a quella terrestre? Molte sono le ipotesi avanzate dalla scienza per spiegare questo enigma cosmico. Si, c'era una volta un pianeta tra Marte e Giove, gravitante lungo l'orbita attualmente occupata dallo sciame di pianetini... Ma che fine ha fatto? Scoppiò, forse, per essersi avvicinato troppo al quel colosso dall'enorme forza gravitazionale ch'è Giove? O, come acutamente immagina L. R. Johannis, popolato in epoche remotissime da una razza intelligente ed evoluta, esplose per avere troppo usato dell'energia nucleare, del cui segreto era giunto in possesso? Rapporti strettissimi legarono il pianeta suicida al suo vicino Marte e alla lontana Terra, priva ancora di vita intelligente; e una grande emigrazione cosmica ebbe inizio... Ma leggiamo questo straordinario romanzo, dove fantasia, scienza, fervida narrativa si fondono a creare un autentico scritto di poesia cosmica.
Roberto Roganti Grog
contatto: grogfisio@gmail.com
giovedì 19 giugno 2025
mercoledì 18 giugno 2025
Rosalina Abejo
Rosalina Abejo (Tagoloan, Misamis orientale, 13 luglio 1922; Fresno, California, 5 giugno 1991) è stata una suora, compositrice, direttrice d'orchestra e insegnante di musica filippina.
Nacque da Pedro Abejo y Villegas e Beatriz Zamarro y Madronal, persone piuttosto in vista nella loro città e strettamente imparentate con i proprietari di un'orchestra. La piccola crebbe quindi in un ambiente di famiglia intriso di musica e ricevette i primi insegnamenti dalla zia Suor Rosario Madroñal.
Dopo aver conseguito il diploma di insegnante elementare, sentendo la vocazione fin da bambina, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale si unì alla Congregazione delle Religiose della Vergine Maria. Durante il noviziato, fu organista, pianista, e responsabile del coro del monastero, cominciò a scrivere canzoni e diede lezioni di pianoforte alle consorelle e ad alcuni principianti.
Ottenne nel 1949 il diploma di pianoforte presso la Scuola di Musica del Collegio Santa Scolastica e nel 1957, dopo aver completato il suo baccalaureato in musica, acquisì un master di specializzazione nella composizione, presso la Università filippina femminile (PWU). Per la sua laurea si tenne un recital dove furono eseguite sue composizioni dalla Pilipino Youth Symphony Orchestra diretta dal professor Luis Valencia con le stelle nazionali della lirica Aurelio Estanislao e Fides Cuyugan e la pianista Carmencita Lozada. Per affinare ulteriormente il suo talento musicale, proseguì gli studi negli Stati Uniti e in Europa dal 1962 al 1964.
Tuttavia in questi anni non si limitò alla personale formazione musicale, ma, rispondendo alla propria vocazione religiosa, cercò di apprendere dall'Occidente i metodi e le tecniche più moderne per trattare con persone fisicamente e mentalmente disabili. Perciò ella non solo prese lezioni di musicoterapia presso l'Università del Kansas alla scuola di Gaston Thayer, ma anche fece stage e periodi di assistenza in varie istituzioni statunitensi specializzate nel settore, tra cui la Clinica Meninger, la Fondazione Copper per i Ritardati e i Malformati e la Fondazione medica degli alcolizzati, tossicodipendenti e malati di mente.
Nel 1978 emigrò negli Stati Uniti, dove si unì alle Suore internazionali statunitensi per la comunità cristiana e divenne il capo del dipartimento musicale del seminario Pio X del Kentucky. Nel paese americano continuò la sua opera di "apostolato musicale" e di composizione.
Morì il 5 giugno 1991; è sepolta all'Irvington Memorial Cemetery di Fremont, California.
"The Guerrilla Symphony" ritrae debolmente in suoni musicali la vita eroica condotta dai filippini durante gli anni angoscianti della Seconda Guerra Mondiale.
In compagnia di soldati poco preparati ma coraggiosi, molti filippini vagavano montagne foreste sconosciute, escogitando strategie per resistere ad assalti inaspettati.
Pur combattendo una gara senza speranza, rimasero imperterriti. Umiliati dalla sconfitta, sopportarono con ammirevole dignità l'oppressione e le atrocità del nemico. Fedeli fino alla fine e fiduciosi in giorni migliori, guardarono qualunque raggio di speranza fosse visibile fino ai dolci giorni della liberazione.
Un'atmosfera molto pacifica inizia la composizione con gli archi che entrano tremante in toni sommessi per consentire ad un tema suggestivo, "Bahay Kubo", di emergere dal corno. Uccelli cinguettanti si uniscono al quintetto mentre le onde si agitano, si precipitano ed echeggiano nell'arpeggio dell'arpa.
All'improvviso gli aerei ruggiscono! Le bombe esplodono! I tamburi ovattati suggeriscono l'avvicinarsi del nemico. Risuonano i sonagli delle mitragliatrici. Gli ottoni intonano il tema dello Star Spangled Banner mentre i legni rispondono con il tema dell'inno nazionale filippino. I temi frammentari si rincorrono correndo quasi con costernazione. Si sentono bombardamenti. Esplosioni!
Il nemico alla fine vince. Il Kamigayo è intonato dal fagotto affiancato dai fiati e dagli ottoni. È l'era dell'Occupazione. Dolore, sofferenza e oppressione riempiono l'atmosfera mentre i violini cantano melodie piene di pathos.
Atterraggio a Leyte! Finalmente la liberazione! Un'aria Balitaw suggerisce il ripristino della vita gioiosa e pacifica della gente. L'intera orchestra intona maestosamente un frammento dell'inno nazionale filippino mentre si avvicina a un climax improvviso. Così si chiude la sinfonia in un solo movimento.
martedì 17 giugno 2025
MONDADORI n.41 - Edgar Wallace: I tre giusti
Quando una ragazza in cerca d'impiego legge sul giornale un'offerta di lavoro che sembra tagliata su misura per lei, è ovvio che cerchi di non farsela sfuggire. Tanto più se, come è il caso per Mirabelle Leicester, il compenso è interessante. Tanto interessante da nascondere una trappola. Fortunatamente ci sono i tre Giusti, George Manfred, Leon Gonsalez e Raymond Poiccart e, con alleati del genere, anche le situazioni più pericolose possono risolversi per il meglio, perfino quando si ha a che fare con un misterioso mamba che lascia dietro di sé una scia di morti avvelenati.
lunedì 16 giugno 2025
Henry Slesar: Esperto in memoria
Olin Mearns sedeva da solo nell’aula improvvisata sopra il ristorante “El Greco” e si teneva il volto tra le mani. Sapeva che non avrebbe mai dimenticato quella giornata, ma ciò non era insolito. La sua professione era quella di ricordare le cose e di addestrare gli altri in questa pratica. Era un insegnante di Memoria. E ai bei tempi la sua classe, nel Britt Buildings nella Quarantaduesima strada, contava dai venti ai trenta studenti al semestre. Dopo dieci minuti dall’inizio del corso era in grado di dare un nome a ogni volto, impresa che non finiva mai di colpire i suoi allievi.
Naturalmente la cosa gli riusciva molto più facile ora, dato che in classe non aveva mai più di cinque o sei studenti, una triste realtà che l’aveva costretto a lasciare l’indirizzo sulla Quarantaduesima strada per un alloggio più piccolo sopra il ristorante “El Greco”, in centro dove la cosa più notevole del suo corso era l’odore di olio di oliva bollente. Uno dei suoi pochi studenti era stata Penelope Walz, che era la causa della sua attuale infelicità. Aveva compiuto proprio quel giorno 24 anni, e aveva un volto che Olin non riusciva a dimenticare, anche se ci si provava a una bella figura, anche se un tantino rigogliosa. Inoltre aveva un cervello simile a un colino.
Era stata quell’ultima caratteristica a interessare Penelope al piccolo annuncio pubblicitario che Olin faceva uscire regolarmente sul Daily News:
Non dimenticate mai un volto! Non dimenticate mai un nome! Non dimenticate mai un fatto che potrebbe essere essenziale per il vostro lavoro e per il vostro successo! In solo quattro brevi settimane Olin Mearns, laureato in filosofia, vi aiuterà a sviluppare una memoria perfetta.
Proprio quella mattina a Penelope la memoria imperfetta era costata per la quarta volta in quell’anno l’impiego di segretaria. Lavorava per un avvocato di nome Nerdlinger, ma raramente ricordava il suo nome. Quel giorno il signor Nerdlinger in persona era entrato in ufficio e Penelope aveva detto: — In che cosa posso esservi utile? — Era in quell’ufficio da quattro mesi. Quando se n’era andata si era persino scordata di prendere lo stipendio.
La verità è che Olin era riuscito a fare ben poco per le capacità mnemoniche di Penelope. Il loro incontro era memorabile per una ragione diversa: Olin si era innamorato appassionatamente e senza speranza per la prima volta nei suoi quarantanove anni di vita. Penelope ne era stata piuttosto compiaciuta da
corrispondergli nonostante la differenza di età, la modestia del fisico di Olin e il fatto che i suoi capelli fossero solo un ricordo. Era il cervello che l’aveva colpito, quel vasto magazzino di fatti, situato sotto la sua calvizie.
Ma quel pomeriggio, quando era arrivato con il regalo di compleanno per lei, nell’atteggiamento di Penelope c’era qualcosa di assai diverso dal solito.
— Che cos’hai tesoro? — le aveva chiesto Olin. — Non ti piacciono le rose?
— Mezza dozzina — aveva detto Penelope in tono acido. — Pensa, portare a qualcuno una mezza dozzina di rose!
— Tesoro, ti ho detto che devo tagliare le spese.
— Tu devi tagliare le spese! — aveva esclamato Penelope. — E io? Sai che mi aumentano l’affitto di questo appartamento di trenta dollari al mese? Sai quanto denaro devo al droghiere? E il prestito che dovevi farmi?
Olin aveva deglutito faticosamente rimpiangendo che vi fossero cose che Penelope non dimenticava.
— Tesoro, sai come sono andati male gli affari in questi ultimi tempi. Questo trimestre non ho ancora fatto alcuna nuova iscrizione...
— E l’anello che dovevi comperarmi? — lo aveva accusato lei. — Che cosa ne è stato di quello? Davvero, Olin, per essere un insegnante di memoria a volte tu di memoria ne hai molto poca!
— Tesoro, sto aspettando che le cose si mettano meglio. È un problema economico,
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