mercoledì 19 aprile 2023

Franz Joseph Haydn


Rohrau [Austria] 31-III-1732 - Vienna 3 1-V-1809

Figlio di un povero carradore, dimostrò ben presto attitudini musicali, tanto che all'età di sei anni incominciò a studiare la musica con un lontano parente. Georg Reutter, maestro di cappella di Santo Stefano a Vienna, lo sente cantare e lo porta con sé nella capitale, facendolo entrare nel coro della cattedrale e impartendogli le prime lezioni di composizione. 
Con la muta della voce, Haydn si trova a dover affrontare a diciassette anni il problema dell'esistenza: dà lezioni, suona in orchestrine, ripassa spartiti, e intanto continua a studiare per conto suo. Metastasio lo assume come accompagnatore al cembalo, e poco più tardi Porpora lo prende al suo servizio come accompagnatore e cameriere: al suo seguito il giovane Haydn conosce Gluck, Dittersdorf e tutti i rappresentanti più in vista del mondo musicale viennese.
Ma le sue doti di compositore si fanno ben presto notare, e a 27 anni egli diviene compositore e direttore di musica alla piccola corte del conte Morzin (è di questi anni l'infelice matrimonio con Marianna Keller, che sopporterà con rassegnazione per tutta la vita). Nel 1761 Morzin scioglie la cappella e Haydn passa al servizio del principe di Esterhazy, ad Eisenstadt, prima come secondo, e dal 1766 come primo maestro di cappella al servizio del nuovo principe di Esterhazy Nicola Giuseppe. Fino al 1790, cioè per quasi trent'anni, egli rimase al servizio degli Esterhazy, svolgendo la sua attività ad Eisenstadt ma soprattutto nella residenza di Esterhaz. In quel periodo la sua fama si diffonde in tutta Europa; la paga che riceve dal principe gli consente un tenore di vita agiato, le frequenti visite a Vienna lo portano a contatto con quel mondo musicale, e qui conosce Mozart, che avrà per lui una sconfinata venerazione, e più tardi Beethoven; nel 1779 si innamora della cantante Luigia Polzelli, la
quale lo contraccambia però solo per interesse. 
Nel 1791, lasciato nel '90 il servizio presso gli Esterhazy con una cospicua
pensione, si reca a Londra su invito dell'impresario Salomon, per scrivere e dirigere colà opere e sinfonie. Si stabilisce poi a Vienna (che lascerà ancora una sola volta nel 1794 per un soggiorno in Inghilterra fino all'estate del '95), dove rimane fino alla morte, circondato dal rispetto e dall'ammirazione universali.

SINFONIA N. 101 IN RE MAGGIORE (" L'OROLOGIO " O " LA PENDOLA" ) ( 1794)
È una di quelle pagine in cui si dispiega meravigliosamente tutto il potenziale sinfonico di Haydn. Insieme alla n. 103 questa Sinfonia sta a coronamento di una straordinaria carriera di musicista e all'inizio di quel sinfonismo beethoveniano da cui prenderà poi l'avvio la splendida fioritura romantica. Del resto, quando Haydn scriveva le 12 "Sinfonie di Londra, " Mozart era già scomparso, e aveva lasciato a sua volta un corpus sinfonico di cui Haydn non poté non tener conto nella produzione della vecchiaia.
Accolta a Londra con straordinario favore, questa Sinfonia si sottotitola "l'orologio" a causa dell'andamento iniziale del "II tempo" (in re minore), dove lo staccato dei fagotti e il pizzicato degli archi sembrano imitare il ticchettio di una pendola.
Ma non c'è assolutamente nulla di banalmente descrittivo o di superficialmente imitativo in questa Sinfonia, che risulta invece una costruzione ampia e solida, dal possente alito già quasi beethoveniano.
Si noti l'inizio, con un breve "Adagio" in re minore dalle atmosfere cupe e col successivo "Presto" dai ritmi incalzanti e dallo sviluppo di nuovo memore delle atmosfere iniziali. Distesa, fluente, dolcemente cantabile ma innestata su una polifonia elaborata, la melodia dell"'Andante," cui segue un gentile "Minuetto" (con relativo trio) e infine un rondò "Vivace" dove la festosità e la leggerezza dei temi non esclude una notevole elaborazione formale e strumentale. 

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