giovedì 17 febbraio 2022

Passato remoto di Leonardo Padura Fuentes


La sparizione di Rafael Morin Rodriguez, dirigente di un'azienda legata al ministero dell'Industria di Cuba ed ex compagno di scuola del tenente Mario Conde, sembra destinata a restare un mistero: l'uomo apparentemente non aveva nemici, non è fuggito con un'amante, non ha tentato di lasciare l'isola. L'indagine è affidata al riluttante Conde, con l'ordine di trovare una veloce risoluzione senza disturbare troppo le alte sfere che Rodriguez era solito frequentare. Ma è proprio lì che le indagini finiscono per concentrarsi, dopo aver portato alla luce alcuni aspetti non proprio limpidi nella carriera del dirigente scomparso.


Leonardo Padura Fuentes (L'Avana, 1955) nasce nel barrio di Mantilla e compie i suoi studi pre-universitari in quello di La Víbora, barrio nativo di sua moglie Lucía; Leonardo è molto legato a queste zone della città, infatti saranno molto presenti nei suoi romanzi. Padura si laurea alla facoltà di letteratura latino-americana dell'Università dell'Avana e comincia la sua carriera giornalistica nel 1980 per la rivista letteraria El Caimán Barbudo e per il quotidiano Juventud Rebelde.
Il suo primo romanzo, Fiebre de caballos, è una storia d'amore scritta tra il 1983 e il 1984. I sei anni seguenti Padura li passa a scrivere reportage su fatti storici e culturali che, come racconta lui stesso, gli permettevano di trattare tematiche reali in maniera letteraria. Risale proprio a questo periodo la nascita del tenente Mario Conde, personaggio che lo seguirà per tutti gli anni a venire e che gli regalerà un gran successo di pubblico. Il tenente Conde è disordinato, disincantato e spesso ubriaco, è un poliziotto che, secondo la definizione dello stesso Padura, avrebbe voluto fare lo scrittore.
I romanzi che hanno il tenente come protagonista hanno avuto un gran successo internazionale e sono stati tradotti in molte lingue, ottenendo molti premi. Conde, sostiene l'autore in un'intervista, riflette "le vicissitudini materiali e spirituali" che ha dovuto affrontare la sua generazione. "Non credo sia un alter ego. In questi libri Mario Conde è i miei occhi, la forma in cui proietto il mio sguardo sulla realtà cubana", confessa.

Attualmente Padura vive nel barrio di Mantilla, quello che l'ha visto nascere.


 

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