Cammino solitario sotto un caldo sole
calpesto l'umido tappeto naturale
percepisco lo sciabordio delle scarpe
che affondano nel soffice mare d'erba
Il mio capo
protetto da un cappello di giornale
si coccola e sornocchia
al caloroso stillicidio dei raggi solari
che come roventi meteoriti
si fiondano violentemente al suolo
schiantandosi e disgregandosi in lieve nebbiolina
Aggrappati ai paterni rami
intuisco e intravedo
agglomerati di verdi chiome
da bollente incostante vento
sbatacchiati e tormentati
D'improvviso il silenzio!
Per un centesimo di secondo
la vita sembra fermarsi
Un eterno attimo
poi un boato
lungo continuo intenso
In un batter d'occhio
caterve di polvere
trasbordano e allagano
cancellando e ricoprendo tutto
ingoiando e portandosi via ogni cosa
alberi moto auto case
e umani
lasciando al loro passaggio
desolazione distruzione orrore morte
e macerie....
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