Pallamano Modena vs Handball Carpi

Si arriva al palazzetto,

ognuno con il suo borsone,

non c'è la solita aria

spensierata,

rilassata,

tranquilla,

scherzosa ...

Aleggia tanto nervosismo,

negli occhi dei giocatori

si legge concentrazione,

non è una serata come le altre,

oggi c'è la partita,

oggi c'è il derby.

Brevi saluti,

bocche cucite,

cenni con le mani,

ammiccamenti.

Ci si guarda,

ci si scruta,

ci si studia ...

Uno schiocchiar di dita,

ognuno nel suo spogliatoio.

Ci si cambia in silenzio,

la tensione e' palpabile,

poche parole,

rumore di cerniere,

di cerotti strappati,

odore di canfora ...

Poi una porta sbatte,

l'allenatore impartisce

i suoi dettami.

Un battito di mani, 

un grido corale

e i giocatori raggiungono il campo.

Sul parquet

due squadre dalle maglie colorate

si contendono la posta in gioco.

Sugli spalti il pubblico

grida, incita, fischia,

esulta, applaude, rumoreggia,

scalpita ...

In campo

si corre

si cade

si segna

si difende

si attacca ...

... si combatte ...

In panchina

si soffre, si tifa,

ci si dispera, ci si esalta.

L'allenatore dirige il gioco

con sbraiti e urla,

impartendo ordini

tra un'azione e l'altra.

Alla fine ...

solo un vincitore,

ma tutti,

arbitri e giocatori,

sono

stanchi o stremati,

felici o delusi.

Sotto la doccia

la tensione cade,

i corpi si distendono, 

ritornano i sorrisi.

Poi tutti fuori, 

chiacchiere, risate,

di nuovo amici,

fino alla prossima sfida.