martedì 19 dicembre 2023

Capitolo 94: I cornetti salati, Modena, luglio 1970

Oggi il nonno, finalmente dico io, mi porta con lui al bar di Via Gallucci. La scuola è finita, ho fatto l'esame di terza media e sono stato promosso, si va al liceo, dopo l'estate, scientifico, al Tassoni, quello che ha frequentato anche il mio papà. Sono titubante, la novità mi interessa e mi carica, ma ci saranno molti cambiamenti, classe con tanti alunni e mista, con le ragazze, forse sono un po' spaventato da ciò... In compenso, mi sono già iscritto, mi hanno detto in segreteria che probabilmente sarò l'alunno più giovane di tutta la scuola, a fine agosto compirò tredici anni!
Quest'anno l'esame di terza media è andato per le lunghe. In questo periodo ci sono stati problemi e scioperi nella scuola e l'esame è slittato a fine giugno, quasi un mese dopo le solite date, sembrava pure che non si facesse, non so perchè. Ma è stato anche diverso e rabberciato alla belle e meglio. Siamo stati interrogati su tutte le materie e per ognuna solo un argomento a scelta, unica materia che si poteva saltare era il latino, che a me piace e ho portato lo stesso. Avevo paura solo per la prova di disegno, dove sono negato, ma sapendo che l'argomento era a nostra scelta avevo preparato a casa un bel disegno "lunare". Lo scorso anno gli americani erano sbarcati sulla Luna, che spettacolo, seguito credo da tutto il mondo, tutti svegli durante la notte per quell'evento epocale. Fatto sta che avevo preparato il disegno con cura, un bello sfondo piatto con crateri e Terra in lontananza al posto del Sole, a sinistra il modulo LEM e a destra Louis Armstrong in scafandro con la bandiera americana in mano... Mi ero talmente preparato che lo avrei disegnato a occhi chiusi. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene e il nonno, come da promessa, mi stava portando nel suo Bar preferito, dove lui tutte le mattine verso le dieci andava a prendere il caffé, e mangiava il mitico cornetto salato. Quella mattina ero andato con lui in studio da papà, in Corso Canal Chiaro, poi all'ora giusta siamo usciti, e attraversando il centro, per Via Trivellari, Vicolo Forni, siamo passati dentro al Mercato Albinelli, siamo sbucati in Via Mondadora, abbiamo preso per Via Canalino e poi per Via Scarpa, fino in fondo, attraversato Corso Canal Grande e infilata Via Gallucci e dopo una decina di metri, all'angolo con Vicolo dei Tomei, ci siamo infilati nel Bar... 
"...e un cappuccino caldo e un cornetto salato anche per il mio ometto!" sbotta il nonno al cameriere che gli ha appena chiesto "...il solito, Ragioniere?"

Beh, ne valeva la pena, eccome se ne valeva la pena. Mai mangiata una cosa così, mai avrei pensato che un cornetto potesse non essere salato. Diverso, non liscio e zuccherato, ma friabile e croccante. 
Dentro non c'è la marmellata, bensì una mattonellina calda di prosciutto cotto... una meraviglia! Mi godo il cappuccino, mi mangio un secondo cornetto ed esco felice tutto sbriciolato sul davanti. E mentre il nonno con pazienza mi dà una ripulitina gli butto lì... "Ci torniamo, vero nonno?"


 

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