lunedì 28 agosto 2023

Capitolo 63: La maestra di pianoforte, Modena, novembre 1967

Oggi è il gran giorno, dopo settimane di lezioni "a vuoto", finalmente qualcosa di concreto. 
Finora ho dovuto imparare le note, do re mi fa sol si, bemolle e diesis, la loro posizione sul rigo musicale e sulla tastiera, le chiavi di basso e violino, i solfeggi con mani e voce... ma mai, dico mai, ho posato le dita sulla tastiera.
So tutta la teoria ma la pratica è ancora da scoprire, e io sono carico come una molla.

La mamma mi accompagna a lezione, in Via Sgarzeria, dalla signorina Angiolina Berselli.
Sarà anche signorina, ma io la chiamerei signorona, peserà a occhio e croce più di cento chili, è enorme e imponente, con una voce gutturale aggraziata però, ma sa anche essere dura e dolce allo stesso tempo, ed è simpaticissima!
Giungiamo sul posto, io non mi sono ancora abituato, ma la mamma trova subito la porta, è una di quelle porticine ricavate nel muro, mimetizzate da muro, se non sai che c'è non la vedi!
Entriamo nel suo laboratorio, scendendo un paio di gradini, una cantina riadattata e tenuta che è una meraviglia, fa effetto guardare fuori dalle finestre e vedere quasi il marciapiede...

La mamma se ne va e io mi siedo sullo sgabello davanti al pianoforte verticale.
La signorina si mette al mio fianco, sul leggio del piano poggia uno spartito, gli stessi che ho letto finora... la guardo interrogativo, temo altri solfeggi.
E invece no, lei mi sorride, mi invita a leggere le note, mi mette le mani in posizione e, dolcemente, mi sussurra: "Suona..."

Non credo alle mie orecchie e le dita partono da sole, l'occhio sui fogli e le dita sui tasti, l'occhio scorre e le dita suonano... non credo alle mie orecchie, quelle scale armoniche le sto suonando io...
Di questo passo immagino che a Natale potrò finalmente suonare brani completi, a casa ho gli spartiti del Piccolo Montanaro di Frontini, di Per Elisa e Al chiaro di luna di Beethoven, i Notturni di Chopin...
Li ho guardati, ho studiato le note, e tutti quegli accavallamenti, note piene e scure che scorrono su e giù non mi hanno spaventato e non vedo l'ora di cimentarmi da solo...


 

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