sabato 3 agosto 2024

Macroscream: Macrophonix, 2024

 da nonsoloprogrock.blogspot.com

Lasciatemi subito dire che il Progressive Rock in Italia sta subendo una mutazione rivolta a uno stile moderno e distaccato rispetto ai canonici anni ’70. Ovviamente questo non vale per tutti i gruppi, rimane sempre uno zoccolo duro che stagna in quel sound tanto caro ai fans di prima data, e questo comunque non è un fatto negativo, anzi, le tradizioni, come si dice in gergo, vanno sempre rispettate. Poi ci sono band che mantengono i piedi su due staffe, ossia fra passato e presente, quelle che personalmente definisco “in mutazione”. Cambiano i tempi, le mode, la tecnologia e la società, quindi il Rock essendo specchio del momento, si muove di conseguenza. Questo può piacere o meno, ma è nella naturale evoluzione delle cose, e non vale soltanto per la musica.
Nel 2001 a Roma nasce il progetto Macroscream, per volere del bassista e cantante Alessandro Patierno, questo per passione nei confronti del Progressive Rock prettamente anni ’70. Servono tuttavia molti anni prima che la band si stabilizzi e dia luce a “Sisyphus” (2012), un disco in cui trapela tutta la passione dei musicisti che si lanciano anche in brani suite, come da tradizione progressiva. Nel 2016 è la volta di “Macroscream”, album apprezzato soprattutto dalla critica e che mette la band sotto i riflettori di un pubblico più vasto. Per questo oggi aleggiano attese riguardo al nuovo “Macrophonix”. In questo lasso di tempo all’interno del gruppo avvengono avvicendamenti che contribuiscono a dare un sound più diretto e meno sinfonico rispetto ai lavori precedenti. Le lunghe suite lasciano il passo a brani più sintetici, conservando tuttavia la vena anni ’70 seppur infarcita di nuove tendenze. La nuova formazione vede sempre Alessandro Patierno coadiuvato dal tastierista Davide Cirone, a seguire i nuovi innesti Daniele Pulcini alla chitarra elettrica, Giacomo Liò alla batteria e Giovanni Saulini alla voce solista.
La Medusa (figura mitologica greca) rappresentata in copertina con dei connettori jack per capello al posto dei famosi serpenti, lascia intendere un percorso multiplo, forse inquietante visto lo sguardo di ghiaccio del volto, per scoprirlo non resta che addentrarsi nelle dieci canzoni che compongono l’album.
“Inside The Tunnel” è l’intro dalle caratteristiche psichedeliche dettate dalle abbondanti tastiere che immergono lo stato d’animo nel giusto contesto, qui sembra di trovarsi faccia a faccia con questo volto di Medusa. E’ con “First Step” che si entra a pieno titolo nell’ascolto che denota immediatamente il succitato intento di esprimere un Rock diretto pur mantenendo le influenze del passato grazie all’uso dell’Hammond. Il pezzo è orecchiabile e godibile soprattutto nella fase centrale in cui le coralità disegnano intriganti passaggi assieme ai cambi di tempo. Il basso apre “Sand Dunes”, canzone inizialmente ricercata oltre che intimista, per poi lanciarsi in un contesto altamente Progressive Rock. Uno strumentale che mette in luce le capacità sia tecniche che compositive della band. Ritmo Funk per “Follow Me Down”, questo mette in evidenza la cultura ampia nel contesto di questi strumentisti. Tutto scorre liscio come l’olio, tra frangenti divertenti e altri più complessi. In evidenza la title track, la bellissima “Standing On A Miracle” e la Rock “Road To The East”, canzone più lunga del disco attraverso nove minuti abbondanti di cambi di tempo.
“Macrophonix” evidenzia tutte le capacità e la volontà del gruppo di fuoriuscire da un modus operandi stantio, arricchendo la musica Prog con nuove idee derivanti da un mix di generi cuciti fra loro da eleganti assolo fra chitarra elettrica e tastiere. Il passato dunque è assorbito e metabolizzato, poi ci pensa la personalità a giocare con il pentagramma, apportando freschezza e buone soluzioni vocali, anche per merito di Giovanni Saulini. Un disco maturo da gustare con tranquillità.

Genere: Progressive Rock
Supporto: cd / Bandcamp – 2024

1. Inside the Tunnel
2. First Step 
3. Sand Dunes
4. Follow Me Down
5. Bloody Noise
6. Macrophonix
7. Waiting for My Turn
8. Standing on a Miracle
9. Road to the East 
10. Outside the Tunnel 


- Davide Cirone / keyboards
- Giacomo Liò / drums
- Alessandro Patierno / bass
- Daniele Pulcini / guitar
- Giovanni Saulini / vocals

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