lunedì 4 settembre 2023

Capitolo 64: Palle di neve, Modena, dicembre 1967

 Oggi nevica, da stamattina. E quando nevica a Modena si dice che se la neve si ferma sui fili, ne viene giù tanta. E si sta fermando sui fili della luce. Dopo pranzo andiamo in parrocchia, al Paradisino, è sabato e ci troviamo tutti là per giocare a ping ping o a calcio, è un classico dei sabato pomeriggio. 
Quando suoniamo alla porta, ci sono già cinque centimetri di neve per terra, promette bene. La Bruna ci apre come al solito, dentro troviamo Eugenio e Fabio, il Vapo, Paolino e qualche grande... Poldo, Borellik, Bango, Arturo e Sgarbino, ed essendoci loro si giocherà a calcio, cinque contro cinque nel grande androne, gli spazi di ingresso e di uscita uno di fronte all'altro, saranno le porte, senza portiere. E' tutto valido, soffitto e pareti, unico scopo è fare gol, è lecito tutto, anche l'illecito. La nostra forza la velocità e la forza dei grandi la potenza.
Giochiamo la guerra col pallone a suon di pallonate, per ore poi, sudatissimi nonostante non ci sia alcun riscaldamento, decidiamo di tornare ognuno a casa sua. Ci bardiamo, non abbiamo la più pallida idea di cosa ci aspetti fuori, siamo chiusi qua dentro dal primo pomeriggio. Apriamo la porta e ... sorpresa, fuori ci sarà almeno un metro di neve! Le macchine parcheggiate sono introvabili, sommerse dalla coltre. In più una gragnola di palle di neve ci investe... 
I ragazzi del San Domenico sono appostati dall'altro lato di Corso Cavour e hanno avuto tutto il tempo per preparare le munizioni... E comincia così la seconda battaglia, Paradisino contro San Domenico. Non viene risparmiato nessuno, auto che passano, incauti pedoni che si avvicinano, uccelli a volo radente, muri e portoni nei dintorni. La pioggia di neve appallottolata che attraversa lo spazio destra sinistra della via è impressionante, alla fine le auto sono ricomparse, mentre noi siamo tutti bagnati e coperti di neve, stanchissimi, nessuno ha vinto nessuno ha perso, ma ci siamo divertiti tutti un sacco. Ciao ciao, alla prossima, ci salutiamo da buoni amici ed ognuno a casa propria, ad asciugarsi...



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