lunedì 29 maggio 2023

Capitolo 50: Belfagor, Quercianella (LI), luglio 1966

Stasera alla televisione trasmettono lo sceneggiato Belfagor, il fantasma del Louvre, i genitori dicono che non è adatto a noi bambini e ci spediscono in paese a prendere il bif...
Qui a Quercianella, d'estate le macchine circolano poco per le strade e noi ragazzini siamo liberi di scorrazzare dove ci pare, tanto non scappiamo. Per raggiungere il Bar Pasquini, che è in fondo al paese, dobbiamo percorrere un corto lungomare, due curve, una salita e un gran vialone buio. 
Ma stasera abbiamo un altro piano: alla pensione sulla prima curva, Villa Verde, guardano la TV con gli scuri accostati e noi, appollaiati sulla verandina, possiamo sbirciare di nascosto e vedere Belfagor, finalmente...

Hanno ragione i genitori ... è pauroso ...
Tratteniamo a stento le grida, ci tappiamo la bocca con le mani, tremiamo come foglie...
Di colpo compare lui, Belfagor, il fantasma del Louvre e noi ci spaventiamo a morte, scappiamo tutti urlando su per la salita, ma quasi in cima ci blocchiamo terrorizzati, un'ombra paurosa ci sbarra la strada, sembra muoversi verso di noi, da un angolo nascosto ci controlla, da qualsiasi parte ci spostiamo ci segue, le sue dita nodose ci inseguono e sembrano raggiungerci e bloccarci la strada, i suoi artigli ramificati ci minacciano... Poi Luca Checcacci lancia un urlo: BELFAGOOOOR!!!!!
Fuggiamo spinti dalla fifa e corriamo verso le nostre case, terrorizzati, stasera niente bif! 



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