martedì 15 aprile 2025

MONDADORI n.32 - H. De Vere Stacpoole: Caccia all'uomo



Il romanzo si apre con una descrizione di San Francisco così come appare al giovane protagonista, Renzo, al suo arrivo da Londra. Tutti coloro che lo incontrano vedono in lui un bel ragazzo, di un’eleganza ricercata, che porta “impressa a grandi caratteri, in tutta la sua persona, la parola «inglese»”. Renzo ha l’impressione di essersi lasciato alle spalle, assieme alla Londra “immersa nella nebbia”, anche il proprio passato di giovane benestante, mantenuto negli agi dalla rendita di una piccola azienda del padre, affidata ad un amministratore. Inizialmente spaesato, in preda alla solitudine in mezzo ad una folla a cui si sente estraneo, viene colto dalla nostalgia per la sua città, ma ha un dovere da compiere, affidatogli da un suo amico morente: trovare e consegnare alla giustizia colui che ne aveva ucciso il padre per sottrargli il segreto della fabbricazione di preziosissime perle coltivate (in sei mesi diventano identiche a quelle naturali e possono essere vendute come tali, illegalmente ma con grande profitto).

Renzo, per compiere la propria missione, chiede l’aiuto di uno zio mai conosciuto prima, un milionario di San Francisco, la cui immagine varia rapidamente davanti ai suoi occhi: inizialmente gli appare come “un vecchietto basso di statura, coi capelli bianchi, trasandato nel vestire, ma con una larga faccia gioviale”, subito dopo come “un ometto dall’aspetto quasi scimmiesco, per quanto gioviale gli fosse apparso a prima vista”; nel rivelargli il nome dell’uomo che sta inseguendo, poi, egli avverte nei suoi confronti, da parte dello zio, un’avversione ancora maggiore e ce lo descrive, di nuovo, in modo diverso:

«C’era qualcosa di spaventoso nello zio Bollard, con quella sua vocetta stridula, il viso scimmiesco e il suo violento odio per Neuberg. Renzo pensava a lui come a un ragno che avesse pazientemente atteso il momento opportuno per prendere Neuberg nella sua rete; e il modo di chiudere la rete gli era stato fornito proprio da Renzo stesso.»

L’avventura inizialmente vede Renzo come unico protagonista, alla ricerca di Neuberg sul battello Maria-Teresa, dove avviene l’incontro fatale con “la Gina”:

«La Gina aveva i capelli di un castagno piuttosto acceso e forse fra la folla sarebbe passata inosservata; ma, vista cosí faccia a faccia, col viso voltato in su, c’era qualcosa in lei, che forzava l’attenzione. I suoi occhi erano grigi come il mare d’inverno e con uno sguardo diritto come quello di un timoniere.»

Renzo prosegue poi la sua caccia, che, a bordo di diverse imbarcazioni, lo porta fino in Perù, poi a Los Angeles, poi, questa volta con lo zio Bollard che diviene coprotagonista, nella penisola di Avalon, nell’isola di San Clemente e infine su una barchetta a vela, per ritrovarsi su una baia sperduta, sempre a caccia dell’uomo, di colui che per Renzo è un assassino e per lo zio, Zaccaria Bellard, che lo odia……..
 

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