giovedì 16 gennaio 2025

Linda Maria Messina: Mio caro...


Mio caro, 
sono molto felice di ricevere questa lettera, ma anche piuttosto stupita perché mi sembra di leggere tra le righe un certo scontento. Credevo che tu fossi assolutamente felice. Hai ottenuto tutto quello che volevi: una separazione pacifica (sei stato anche molto generoso, grazie); una nuova, giovane compagna e un rapporto d’amicizia con me, che per tanti anni sono stata tua moglie, amica e confidente. Dunque, perché non sei felice, amico mio? Spero di sbagliarmi, spero che sia solo un momento di malumore, ma sappi che io sono qui, pronta ad ascoltare le tue confidenze. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
credo proprio che tu dia corpo alle ombre. È ovvio che la tua nuova donna gradisca la compagnia dei suoi coetanei; è giusto che non rompa i rapporti con i vecchi amici (anche tu hai mantenuto i contatti con me); è assurdo che tu ti risenta per questo. Sono anche sicura che alla tua non più verde età tu non muoia dalla voglia di andare a ballare fino alle ore piccole e rammento come amavi stare con me, in penombra ad ascoltare musica classica, ma i tempi cambiano, le persone anche e, quindi, ti consiglio di adeguarti ai desideri della “ragazza” (non rammento mai il suo nome, scusami) e non vedere tradimenti dove, quasi certamente, non ci sono. 
A presto, Emma.

Mio caro,
è veramente irragionevole da parte tua fare tante storie per qualche piccola bugia. Io credo che la ragazza sia stata costretta a dirla dalla tua continua gelosia; in fondo non è poi così grave che sia andata a passare il fine settimana con i suoi amici dicendoti che andava dalla sua mamma. Tu sei stato viziato dalla mia assoluta sincerità e non sai difenderti da comportamenti diversi. È vero che tra amanti (scusa se non mi viene altro termine, ma è quello giusto, no?) bisognerebbe evitare le menzogne, ma tu sei sicuro di essere completamente sincero con lei? Forse sì. È vero che noi non desideravamo altro che stare sempre insieme, ma non tutti sentono nello stesso modo. È vero che tra quegli amici c’era anche il suo vecchio fidanzato, ma… non mi viene niente. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
sono veramente stupita dal tono della tua ultima lettera. Non credo proprio che le tue recriminazioni siano giustificate. Questa bambina (in confronto a te e me è soltanto una bambina) vuole divertirsi, tu glielo impedisci e lei cerca di sfuggire ai tuoi controlli: tutto qui. Sono certa che non c’è niente di più, anche se… Io sono lontana, se dovessi giudicare da quello che mi dici, penserei che effettivamente… ma credo e spero che tu ti sbagli e dia corpo alle ombre, anche se ombre sostanziose ed inquietanti. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
adesso basta. Sono veramente stanca di questo tuo atteggiamento piagnucoloso e non vorrei doverti ricordare che tutti, e sottolineo tutti, ti avevamo avvertito che non sarebbe stato facile vivere con una creatura così giovane che avrebbe potuto essere tua figlia (e anche tua nipote, io credo). Inoltre la ragazza viene da uno stato di indigenza, ha trovato un uomo affascinante, colto e ricco, capisco perfettamente come abbia deciso di venire a vivere con te; non è, quindi, lei da criticare, non credi? Spero che la tua prossima lettera, se ce ne sarà una, sia più distesa e serena. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
sono veramente stupita e amareggiata dal tuo atteggiamento. Morire? Non ti capisco, avrei capito meglio “uccidere”, anche se eccessivo. Io rammento, e sono sicura che è così anche per te, quando mi dicevi che se ti avessi tradito mi avresti ucciso e, se protestavo, aggiungevi che dalle parti tue un “uomo d’onore” si comporta così. Sei veramente cambiato, e non in meglio. Voglio sperare che ti torni la grinta per cui eri famoso e che abbandoni questo modo di fare così perdente e lacrimoso. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
non vorrei proprio averti dato un’impressione sbagliata. È vero che io non sono obiettiva perché ti ho molto amato ed ho molto sofferto nel vederti preferire una sciocchina, fatua, presuntuosa e, io credo, più innamorata dei tuoi soldi che di te, ma non vorrei mai spingerti a fare qualcosa di assurdo come “vendicare il tuo onore”. L’onore è il bene più prezioso, dicevi tu, ma anche saper accettare di pagare i propri errori (e tu hai certamente sbagliato) è segno di grande maturità. 
A presto, Emma.

Mio caro, 
non sto affatto cercando di dirti che devi fare il “cornuto compiacente” (sono parole tue), anzi, ma credo proprio che tu non abbia alternative. Sei troppo vecchio per riuscire a rimontare la corrente; è ovvio che quella piccola… sciagurata preferisce la compagnia e, come dire, l’attività sessuale dei suoi coetanei. La cosa più grave, quella per cui io soffro veramente è pensare che sicuramente mentre sta con gli altri riderà di te, delle tue “defaillances” (non eri uno stallone neanche da giovane), del tuo corpo appesantito e imbolsito, magari paragonandolo a quello dei suoi giovani compagni. Già, perché mi hai detto che è più di uno, vero? Soffro per te, ma non vedo via d’uscita, o almeno l’unica possibile è così… orrenda che non voglio neanche pensarci, e tu? 
A presto, Emma.

Mio caro, 
questa tua ultima lettera mi stringe il cuore. Come sei diventato pavido e vile!
L’uomo che ho conosciuto (e amato) non avrebbe mai permesso a NESSUNO di trattarlo come questa delinquente tratta te! Mi scrivi che ti tradisce e deride e tu cosa fai per vendicarti? Mi scrivi che ti manco e vorresti tornare con me, ma per farlo dovrei essere sicura che sei tornato l’uomo di una volta, quello che cavalcava il mondo e non aveva paura di nessuno. Ci sono tanti modi per uscire da questa situazione, non sarò io a suggerirteli, ma, rammenta, se sarai capace di liberarti di lei forse, ripeto forse, la nostra vita potrà tornare ad essere serena e, oso dire, felice come tu vorresti ed io rimpiango. 
A presto, Emma.

Mio caro,
ho visto le immagini ed ho letto gli articoli che riguardano il tuo colpo di testa. Devo dire che non ne sono stupita, i tempi erano maturi e di provocazioni ne hai avute tante, ma personalmente io credo che tu abbia curato una pazzia iniziale con una pazzia estrema. Quanto a venirti a trovare in prigione, credo che non sia possibile perché sto partendo per le Maldive con il mio nuovo giocattolo. Bello, giovane, forte e instancabile. Non mi illudo che mi ami, l’ho praticamente comprato (ti ho detto, mi sembra, che nel divorzio sei stato molto generoso) e, se uno dei due si stancherà, ce ne saranno altri.
A mai più, Emma.
 

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