È presto.
Saranno da poco passate le cinque del mattino.
Due soggetti sono fermi sul marciapiede, uno di fronte all’altro.
Si guardano e non fiatano.
Zitti, impettiti.
Fa giorno.
Il cielo è limpido, sereno.
In giro pochissima gente, passano tutti alla larga da loro.
Loro sono sempre lì, che si guardano e non fiatano.
Sembra una sfida, una sfida di resistenza.
Il sole è alto nel cielo e la temperatura è afosa.
Fumano e si guardano, ma non parlano.
Il tempo trascorre, inesorabile.
A un certo punto passa un cane, si avvicina, annusa e se ne va.
Ma loro niente, non si muovono, non muovono nemmeno un pelo.
Poi qualcosa accade.
Si sente una strana vibrazione nel terreno.
Ma loro sempre lì, nessun movimento.
La vibrazione aumenta.
Aumenta, e si sente pure un gran vocio.
E in fondo alla strada si vede arrivare, di corsa, un nugulo di persone.
Loro due impettiti, due figure ferme e solitarie ad affrontare la furia urlante….
La moltitudine si avvicina sempre più, ancora, ancora.
È vicinissima.
Ma loro niente, fermi, duri.
La folla è qui, li schiva, non li tocca nemmeno, lo spettacolo è incredibile.
Appena sono vicini a loro tutti scartano da un lato.
E così, dopo il passaggio, loro due sono ancora lì, uno di fronte all’altro, duri, eretti.
Passano le ore, ma nulla cambia, tutto resta come prima.
Si fa sera e le ombre si allungano.
Anche le loro.
Ormai è quasi buio, un lampione si accende e da lontano si sente un leggero ticchettio….
…Che produce una lieve vibrazione sul marciapiede.
Il ticchettio aumenta di intensità, ma non di frequenza.
È cadenzato, preciso.
Ora è vicinissimo.
Di colpo si percepisce un movimento sopra le loro teste.
Improvvisamente e pesantemente una cosa scura casca su una di esse……
spatciapfffttt e un grido echeggia nell’oscurità:
“Porca puttana, che sfiga essere ciechi….. ma cosa è?….. aaarrrrrgggghhhhhh…….. ppppfffffiiiiiuuuu…… cazzo….uno stronzo!…..”.
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