giovedì 16 marzo 2023

Lee Child, alias James Dover Grant


(Coventry, 29 ottobre 1954)

Lee Child, pseudonimo di James R. Grant (Coventry, 1954), ha lavorato a lungo come autore televisivo, ma nel 1996 perde il lavoro e decide di dedicarsi alla letteratura.
Nel 1998 si trasferisce negli Stati Uniti e vive tuttora a New York City.



Tutti i suoi romanzi hanno come protagonista il personaggio di Jack Reacher, un ex ufficiale della polizia militare statunitense che, dopo aver lasciato l'esercito, decide di iniziare una vita di vagabondaggi attraverso gli Stati Uniti, libero dai vincoli e dai condizionamenti del "sistema". Duro come pochi e dotato di un innato senso di giustizia, Reacher si presenta come un cavaliere solitario di altri tempi, che pur non cercando guai è sempre pronto ad aiutare i più deboli e a correre in soccorso degli amici, per poi riprendere il suo cammino senza meta al termine di ogni avventura.



Ciò ne fa un personaggio atipico nel panorama poliziesco, in positivo e in negativo: interessante l'idea di un eroe svincolato dalle regole ma che le conosce perfettamente, essendo quindi in grado di aggirarle o ribaltarle, così come quella, molto western, del nomadismo (scelto, non forzato come ne Il fuggiasco) che prevale sulla tormentata stabilità metropolitana. Però il tutto è piuttosto irrealistico, e allora Child compensa con una curiosa miscela di puntigliosità britannica e pragmatismo americano: situazioni estreme ma definite, combattimenti e scontri a fuoco di cruda violenza ma scanditi con gelida precisione, cura quasi eccessiva dei particolari.
Trame ben congegnate, scrittura semplice e colta (numerosissimi i riferimenti alla musica), ma l'impressione fastidiosa che Reacher sia un po' troppo bravo in tutto (dalle armi alla chimica, dalla cinesica alle arti marziali), ancorché privo di telefonino e poco avvezzo ai computer.



Romantico e unico è anche Jack, no middle name, Reacher. Altezza: 2 metri. Professione: vagabondo. Be’, un vagabondo decisamente speciale.
Il personaggio di Jack Reacher esce dalla penna di Lee Child (altro pseudonimo), inglese di nascita, ma americano d’adozione: è del 1995 la sua prima avventura, raccontata da Lee in “Killing floor”. A fine aprile uscirà sul mercato Us e Uk il quattordicesimo libro della serie, intitolato “Gone tomorrow”. Inutile dire che l’ho già in preordine.
Jack Reacher è un ex MP dell esercito americano, congedatosi col grado di maggiore. È un poliziotto, insomma, che ha avuto a che fare nei suoi tredici anni di polizia militare con i più temibili bad guys, più temibili dei criminali comuni perché, in quanto soldati dello Zio Sam, molto, ma molto ben addestrati.



Figlio di un militare, diplomato a West Point, dopo tredici anni nell’esercito Jack decide di mollare tutto e incominciare a girare gli States. Nonostante sia un ufficiale della US Army, o meglio un eroe della US Army, Jack non ha visto l’America: da bambino e ragazzo ha girato per le basi militari Usa di tutto il mondo al seguito del padre, e da MP ha fatto lo stesso. In altre parole, conosce meglio le Filippine o il Medio Oriente del New Jersey. E così, con solo uno spazzolino richiudibile e un bancomat (ha un po’ di soldi in banca), senza patente e senza assicurazione sanitaria, Jack gira gli States, soprattutto in autobus e autostop. Non ha neppure una sacca, perché Jack non ha vestiti. Dopo averli indossati per qualche giorno, li butta via e ne compra di nuovi nei discount e nei negozi di articoli militari. Non vuole avere legami con niente e con nessuno. Neppure con una valigia.

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