lunedì 17 ottobre 2022

Capitolo 24: Il flipper, Quercianella (LI), agosto 1963

Oggi, come tutti gli altri giorni, siamo al Bar Pasquini, quello di fronte alla farmacia dello zio Giovanni Culla...

I genitori ci accompagnano qui dopo cena, con la scusa di fare due passi, il bar è in fondo al viale principale del paese, ma questa sera c’è uno strano fermento. I giovani sono tutti fuori a bere e fumare, ma non si sente la musica, il jukebox è rotto? Leccando il solito bif al chinotto mi avvicino all’apparecchio, è acceso e non sembra rotto, le luci lampeggiano, si spengono e si inseguono, eppure nessuno si avvicina o ci mette la monetina... Dall’altra parte della sala un lenzuolo enorme copre qualcosa, mi avvicino ma il barista mi blocca!
Beh, ma cosa ci sarà di così segreto lì sotto?
Dopo qualche minuto, mentre il papà sta finendo la Coppa del nonno, il gelato confezionato al caffé, arriva il Sindaco di Livorno in pompa magna.
Tutti si alzano e si avvicinano alla sala, o meglio, all’oggetto misterioso...
Mi faccio largo tra un nugolo di gambe pelose e arrivo carponi in prima fila. Ecco, il Sindaco si avvicina, dice tutta una serie di salamelecchi che non capisco, poi alla fine dice una parola straniera "FLIPPER" e tutti applaudono… 
Con la mano destra afferra il lenzuolo e lo strattona, tirandolo a sé e scoprendo l'oggetto misterioso, il flipper!
Una strana cassa bislunga su quattro gambe di ferro, con uno schermo enorme dove un sacco di lucine e numeri si muovono di continuo e fanno un baccano spaventoso.
Non riesco a vedere cosa c’è dentro, allora mi aggrappo al bordo, mi isso in punta di piedi e appoggio il naso sul vetro… meraviglia... Una grossa biglia lucida di acciaio corre su e giù per una strana pista irta di trabocchetti, buchi, girandole... ogni volta che ne urta o supera uno emette strani suoni.
Il sindaco sta dalla parte opposta dello schermo, tiene la cassa vetrata con due mani, una di qua e una di là, e con gli indici preme dei tasti se la pallina arriva verso di lui. Quando fa questo movimento due levette nella cassa si spostano in su e in giù, colpiscono la biglia e la rilanciano in avanti, il pianale è inclinato verso il giocatore, se il giocatore non colpisce la palla, questa viene mangiata da un buco, come quando ti fanno gol nel calcio balilla, sparisce di sotto e ricompare come d'incanto in un ristretto spazio sulla destra del pianale, quindi il giocatore prende un pomello con molla, lo tira verso di sé e poi lo lascia, e la biglia viene colpita e rilanciata nel gioco... e si ricomincia.
Passo tutta la serata a guardare la gente che si alterna a questo strano aggeggio, tre palline a testa, poi via, si cambia giocatore.
Qualcuno a volte tenta di smuovere la cassa per non perdere la palla nel buco, ma la macchina emette uno strano gong, sullo schermo si illumina la parola TILT, tutto si blocca e il gioco finisce, il giocatore ha perso.
Torno a casa saltellante e divertito, ma durante la notte non dormo, nella mia testa tutti quei suoni e quei rumori fanno una confusione infernale e mi sembra che la pallina mi rimbalzi nel cervello.



1 commento:

  1. sn G.R,A,Z,I,E.
    è sempre mooolto piacevole leggerTi bravo ciao

    RispondiElimina