lunedì 24 febbraio 2025

Jacula





Jacula è un personaggio immaginario dei fumetti italiani ideato da Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon e dal disegnatore Giorgio Cambiotti, protagonista di una omonima testata di genere erotico/horror pubblicata dalla ErreGI e poi dalla Ediperiodici dal 1969 al 1982. Il personaggio nasce sull'onda del successo dei fumetti neri degli anni 60 caratterizzati da elementi trasgressivi e violenti ai quali viene aggiunta una componente erotica.

 Il personaggio esordisce su un'altra testata dell'editore, Isabella, mentre la serie omonima esordisce in edicola nel marzo 1969 in formato tascabile tipico del genere dei fumetti neri fino al nº 30 per poi passare al formato gigante (cm 16,8 x 24) e per poi tornare tascabile con il nº 43. I disegni sono dello Studio Rosi sino al nº 117 e poi dello Studio Giolitti sino alla conclusione delle serie nel 1982 con il nº327. Le copertine sono principalmente di Leandro Biffi e di Ferdinando Tacconi. A causa della grave crisi del fumetto popolare agli inizi degli anni 80 e all'affermazione del mercato dei video porno la serie chiude dopo 327 volumi. Oltre a questa serie, esistono due volumi fuori serie: Il colore della morte, albo interamente a colori e supplemento al nº 100, e Seme di vampiro, supplemento in formato gigante al nº 188 del luglio 1976. Dal 1973 al 1984 la serie viene ristampata dalla Ediperiodici in 129 albi nella serie Jacula Collezione con due episodi per volume con copertine inedite.

Jacula, uscito in edicola nel 1969, aveva come protagonista una donna forte ed emancipata oltre che molto affascinante che diviene portabandiera di valori rivoluzionari per il periodo e che quindi entusiasmarono non solo i lettori italiani ma anche stranieri venendo pubblicata in Francia e in altri Paesi che venivano attratti dalle imprese erotico/horror/gotiche della vampira senza freni e inibizioni. Il successo fu strepitoso e centinaia di lettere inviate alla redazione decretarono un successo senza precedenti e un processo di identificazione sia da parte di uomini che di donne che si identificavano con l'eroina disinibita e combattiva e in tal modo Jacula fu un personaggio femminista per il modo nel quale gestiva senza inibizioni la propria sessualità.

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