Mi alzai che era ancora prestoun’ora insolita per la gente normalePreparai in fretta alcune cosetutte di poco contoqualcuno se ne accorsemi disse“DOVE VAI?”Io risposi che non lo sapevoallora urlò paroleper me senza significatol’ultima cosa che sentii fu Vai al Diavolo!Uscii sulla strada camminando sul cigliomi sfilavano accanto grossi autotreniche come lunghe spade d’acciaiobucavano la fitta nebbiaLasciando dietro di loroil vuotoil freddoe me
sabato 13 aprile 2024
Graziano Gessi: Fuga
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