giovedì 15 febbraio 2024

Richard Strauss + Sinfonia delle Alpi op.64 (1915)

Monaco 11-VI-1864 - Garmisch 8-IX-1949

"Scoperto" da Hans von Bulow, questi lo chiama nel 1885 a Meiningen, dove lo fa nominare direttore sostituto dell'orchestra impartendogli contemporaneamente lezioni di direzione. Nell'anno successivo compie un
viaggio in Italia e dallo stesso 1886 all'89 svolge attività direttoriale in
second'ordine all'Opera di Monaco, passando poi a Weimar come maestro di cappella a corte. Qualche anno dopo dirige a Bayreuth e dal 1894 è direttore alla corte di Monaco, succedendo contemporaneamente a Bulow nella direzione dei Concerti Filarmonici di Berlino, dove nel 1898 diviene direttore dell'Opera. Da qualche anno è già ben noto in patria, all'estero le sue composizioni destano vive polemiche e nel 1903 viene organizzato a Londra un Festival a lui dedicato. Dal 1908 al '18 è direttore generale dell'Opera di corte di Berlino, mentre dal 1919 al '24 dirige l'Opera di Vienna. In seguito si dedica quasi esclusivamente all'attività di compositore, ma nel 1933 accetta la presidenza della " Musikkarnmer " del Terzo Reich, dimettendosi nel 1935. Col crollo del nazismo si ritira in Svizzera, e nel 1947 viene assolto dalla corte di Monaco dall'accusa di collaborazionismo.
Strauss è rimasto nella storia della musica come il rappresentante più perfetto della società borghese di fine '800. Egli va incontro alla vita con fiducia e sicurezza: accetta la tradizione per arricchirla consolidandola nello stesso tempo da un punto di vista tutto esteriore, e la sua musica rutilante di effetti, è essenzialmente affermativa. Non c'è in lui nulla del dubbio, della ricerca, della problematica che caratterizzano l'opera di musicisti della stessa generazione, come Busoni, Mahler o Debussy: egli prende per buono lo stadio a cui è giunta la società del suo tempo, sposa senza esitazione i portati di una
cultura ormai giunta sulla china della decadenza e porta al limite estremo proprio questa decadenza, dandole una patina di luminosità e di forza che lo pone decisamente al centro dell'attenzione internazionale di fine secolo.

Sinfonia delle Alpi op.64 (1915)
Dodici anni separano questa Sinfonia dalla precedente composizione sinfonica di Strauss, dodici anni che avevano visto il successo delle sue opere di teatro, da Salomé, a Elettra, al Cavaliere della rosa fino all'Arianna a Nasso. Ma mentre nel teatro il musicista aveva saputo fino a un certo punto rinnovarsi, riprendendo la composizione strumentale egli continua quel declino che già avevamo notato nelle precedenti composizioni.
La Sinfonia delle Alpi è uno dei lavori più pletorici ed esteriori da lui composti, e rimane ancora nei programmi concertistici per qualche gradevole evocazione di atmosfere alpestri e soprattutto per il virtuosismo della scrittura strumentale.
Formalmente si tratta di un solo, gigantesco tempo di sonata, che comprende nel suo sviluppo lo Scherzo e il tempo lento, mentre l'inizio e la fine costituiscono rispettivamente il primo e l'ultimo tempo della classica forma sinfonica. Tutta la composizione si ispira, come dice il titolo, ad impressioni
montane e naturalistiche: si inizia con un notturno, poi viene l'alba, la salita sul monte, l'entrata nel bosco, la passeggiata in riva al torrente, la cascata, e cosi via fino al tramonto. Allo scopo di ottenere determinate atmosfere, Strauss impiega un organico imponente, in cui ha larga parte la percussione: diamo qui l'elenco degli strumenti impiegati in questa Sinfonia, che darà all'ascoltatore un'idea della enorme varietà di mezzi a cui era arrivato Strauss nella musica strumentale : 4 flauti (anche 2 ottavini), 3 oboi (anche corno inglese), oboe baritono, 4 clarinetti (anche clarinetto basso), 4 fagotti (anche controfagotto), 8 corni (anche 4 tube tenori), 4 trombe, 4 tromboni, 2 tube basse, 2 arpe, organo, eolifono (per imitare il vento), macchina del tuono, Glockenspiel, piatti, tamburi, triangolo, campanacci, gong, celesta, timpani e archi (almeno 18 primi violini, 16 secondi, 12 viole, 10 violoncelli e 8 contrabbassi); si aggiungano 12 corni, 2 trombe e 2 tromboni in lontananza:
complessivamente circa 120 esecutori.

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