venerdì 8 dicembre 2023

Capitolo 87: Volo in bici, Modena, settembre 1969

E adesso a mia madre come glielo dico?
Sono completamente spolto, bagnato dalla testa ai piedi, zuppo.
Vediamo, una scusa, ma quale?
A Modena per bagnarsi così bisogna cadere vestiti nella vasca da bagno, e io più o meno...
Allora le racconto la verità, mi darà del deficiente, però, c'è una ragione.
"Mi dispiace mamma, io non volevo, non doveva succedere. E’ colpa di Bruno, se non avesse aperto le bocchette nei garage per far scorrere via l’acqua non sarebbe successo niente. Lo so che il mio era un gioco pericoloso, ma tanto non girava nessuno oggi, i garage erano tutti allagati...
Lo avevo fatto già un sacco di volte, ma mi piace fiondarmi giù per la discesa, piombare nel corridoio di sinistra allagato e percorrerlo tutto fino in fondo a gambe all’aria fendendo l’acqua.
Come ti dicevo però Bruno ha aperto le bocchette e io non lo sapevo.
Mi sono lasciato andare giù, stavo percorrendo il corridoio con due spanne d'acqua perfettamente al centro, gambe aperte così non mi bagnavo. All’improvviso ho sentito uno strattone e ho visto l’acqua venire verso di me, veramente sono stato gettato in avanti e disarcionato dalla mia cavalcatura. Ho fatto un tuffo di testa. Quando mi sono tirato su la mia bici era ancora appesa là, a metà corridoio, in piedi.
La ruota davanti era infilata e incastrata nella bocchetta rettangolare aperta, il telaio aveva fatto da leva e si era alzato a catapulta, di scatto, e poi il parafango di dietro si è incastrato sul soffitto e io sono stato appunto catapultato in avanti...
Dopo poco l’acqua è sparita tutta, sono stato fortunato mamma, se mi succedeva due minuti dopo non mi tuffavo nell’acqua, ma sull’asfalto e mi facevo forse molto male, stai tranquilla, non lo faccio più..."



 

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